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Piano regionale dei trasporti: avviata la discussione in commissione
07 maggio 2008

BARI - Approda in quinta commissione consiliare la discussione sul Piano regionale dei trasporti, la dimostrazione evidente “di un equilibrio soddisfacente, alla lunga cercato e poi sancito con l'approvazione dello Statuto regionale nel 2003, tra i poteri della Giunta e quelli del Consiglio regionale”. Lo ha voluto ricordare, prima dell'illustrazione del Piano da parte di Stefano Ciurnelli, docente presso le Università di Venezia e Perugia e coordinatore della stesura del Piano, l'assessore ai trasporti Mario Loizzo. “L'approvazione del Piano dei trasporti in Consiglio regionale rispecchia quell'equilibrio rispettoso, che a lungo abbiamo cercato, condiviso e discusso, tra i diversi poteri. Nello specifico, i principi, gli indirizzi e le linee di intervento in materia di trasporti vengono approvate e arricchite anche con il contributo dei consiglieri regionali. Il Piano attuativo invece sarà approvato dalla Giunta. In questo modo – ha continuato l'assessore - abbiamo salvaguardato entrambe le prerogative. I consiglieri dunque potranno entrare nel merito del Piano e presentare emendamenti affinchè vengano introdotti vincoli ancora più stringenti per il Piano attuativo”. Loizzo ha poi ricordato che ci sono ancora risorse (un miliardo di euro(, tra fondi europei, nazionali e regionali, da allocare sui trasporti e sulle infrastrutture e infine ha evidenziato la particolare complessità “di tradurre la politica trasportistica pugliese in un articolato giuridico”. Una presentazione multimediale per i sette Titoli e i 36 articoli del Piano regionale dei trasporti. Molte decine di diapositive hanno aiutato il coordinatore della stesura del Piano, Ciurnelli, che ha così illustrato i punti più importanti, da coniugare, tutti, con il nuovo concetto, importato dalla Comunità europea, di co-modalità. Cercare cioè di puntare ad un uso effciente di tutti i trasporti per sfruttare al meglio e in maniera sostenibile tutte le risorse disponibili. Obiettivo del Piano è quello di realizzare sul territorio regionale “un sistema di trasporto delle persone e delle merci globalmente efficiente, sicuro, sostenibile e coerente con i piani di assetto territoriale e di sviluppo socio economico”. Cinque le linee di intervento del Piano: il Trasporto stradale, quello ferroviario, quello marittimo, il trasporto aereo, l'intermodalità dei passeggeri e quella delle merci. Tra gli aspetti salienti eccone alcuni. Trasporto stradale La Puglia ha una buona dotazione di rete. 313 chilometri di autostrade e circa 720 chilometri di strade extraurbane principali. Dai dati e dalle percentuali si evince anche un ruolo predominante dell'automobile. Il trasporto in macchina (stiamo parlando delle persone) è del 63.4%, quello su gomma è del 27.5% e quello su ferrovia è appena del 9.1%. Per quanto riguarda le merci, il trasporto su strada arriva all'80.5%, quello su ferro al 3% e quello per mare al 16.4%. Un altro dato: oltre il 30% delle merci che partono dalla Puglia hanno una percorrenza oltre i 500 chilometri. Occorre dunque raggiungere in fretta e in sicurezza la destinazione finale. E questa è una delle prossime sfide della Puglia. Nel settore del trasporto stradale occorre puntare alle tecnologie innovative. Trasporto ferroviario 1.500 chilometri di rete ferroviaria. Un grande patrimonio regionale con situazione anche avanzate come quella di Lamasinata dove è allocato il sistema di comando e di controllo di tutta la dorsale adriatica, la prima linea ad essere telecomandata. Le ferrovie sono in grado di garantire una copertura territoriale elevatissima. Oltre tre milioni di residenti di 149 comuni hanno a disposizione una stazione ferroviaria. Ma il valore ferrovia in Puglia non è pienamente sfruttato, la rete potrebbe essere sfruttata molto di più e meglio. Tra le criticità, la vetustà di molte tratte ferroviarie e dei relativi impianti tecnologici e del materiale rotabile che incide pesantemente sulla qualità dei servizi offerti. Trasporto marittimo In questo settore il quadro delineato è abbastanza variegato. Per quanto riguarda il traffico passeggeri, mentre il porto di Bari va comunque bene e ha una buona capacità competitiva, quello di Brindisi ha subito la concorrenza degli altri porti dell'Adriatico perdendo circa il 50% del proprio traffico passeggeri. Trasporto aereo Il sistema aeroportuale ha movimentato nel 2006 oltre duemilioni e 700.mila passeggeri offendo circa 300 collegamenti a settimana. La necessità è però quella, alla luce dell'impostazione data a livello europeo per il riordino del sistema aeroportuale, di integrare e specializzare gli scali pugliesi. La principale criticità del sistema aeroportuale è l'accessibilità multimodale al sistema da parte del territorio. Al termine della presentazione, il presidente della commissione Pietro Mita ha chiesto ai commissari una decisione in merito all'ordine dei lavori. È stato il consigliere regionale del Pdl Rocco Palese a chiedere una seduta di audizioni con i sindacati e il mondo produttivo (nonostante fossero già state fatte nel corso dell'anno di lavoro da parte dell'assessore Loizzo). Condividendone la richiesta, Mita ha convocato le audizioni per lunedì prossimo, 12 maggio.
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