Pasqua a Molfetta, secondo week-end di passione
MOLFETTA - Dopo l’esperienza con i Cantori del Miserere di Conversano, le Cinque confraternite di Vico del Gargano e la Compagnia di Pigna dalla Corsica, gli appuntamenti con la musica dal vivo per “Pasqua a Molfetta – Quaranta giorni di passioni” volgono al termine. Il weekend che culmina nella Domenica delle palme ha per protagoniste nuove realtà pugliesi, che da tempo portano avanti quell’intreccio unico tra tradizione, religiosità e folklore tipico delle giornate che precedono la Pasqua. Il cartellone di eventi promosso dal Comune di Molfetta e dal suo assessorato alla Cultura (con il patrocinio di Pugliapromozione, Puglia events e Puglia sounds) invita all’ascolto di canti tra i più sentiti dalla fede popolare, spesso tramandati per secoli. Entrambi gli eventi rientrano nella rassegna “Vexilla – Canti della settimana santa”, promossa dall’ensemble Calixtinus e dalla società cooperativa FeARt. Il primo appuntamento è sabato 12 aprile alle 20,30 al Museo diocesano con un concerto inedito: “Animenti” è l’espressione che accomuna le voci dei Cantori del Venerdì Santo di Grumo Appula e quelle di Teresa Barbieri, Fabrizio Piepoli e Giovannangelo de Gennaro, impegnati a ricercare i territori sonori del Mediterraneo e quel fil rouge che accomuna le sue tre grandi religioni monoteistiche (Cristianesimo, Ebraismo e Islam). Il giorno dopo, domenica 13 aprile, alle 20,30 al Museo diocesano l’ensemble Calixtinus incontra le confraternite di Sannicandro Garganico per “Popule meus – Canti del triduo pasquale”.
I concerti sono a ingresso libero; info: Museo diocesano, 340.880.70.38.
Di seguito i dettagli delle due serate.
sabato 12 aprile
RASSEGNA VEXILLA – CANTI DELLA SETTIMANA SANTA
- ore 19,30, Museo diocesano (sala conferenze): incontro con i cantori e introduzione al concerto
- ore 20,30, Museo diocesano: CONCERTO INEDITO “Animenti” con I cantori del Venerdì Santo di Grumo Appula e il canto di Teresa Barbieri, Fabrizio Piepoli e Giovannangelo de Gennaro
Il lamento dell’Addolorata è un antico canto religioso e svolge il tema della passione di Cristo; precisamente il tema relativo al pianto della Madonna Addolorata. In passato veniva cantato, di notte, e a volte anche di giorno, in campagna dai giovani durante la Settimana Santa. Attualmente è cantato al rientro in Chiesa Matrice della processione della Madonna Addolorata. Purtroppo è un canto tradizionale che coinvolge i giovani sempre meno, anche perché particolarmente difficile da cantare. Il canto è articolato in questo modo: due o tre cantori fanno, a turno, da solisti, svolgendo cantando la narrazione. Una decina, o meno, di voci, a mo’ di coro, ripete l’ultimo verso detto dal solista. Il canto in tal modo, diventa un lungo lamento come a imitare il pianto della Vergine che vaga disperata in cerca di suo figlio.
Barbieri, Piepoli e de Gennaro sono tre musicisti che da anni solcano i territori sonori delle tradizioni del Mediterraneo, impegnati in un repertorio di canti devozionali appartenenti alla storia delle tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Il programma si forma con canti liturgici e paraliturgici tuttora eseguiti durante i riti appartenenti. Questi canti devozionali di tradizione popolare e d’autore scorrono come grani di un rosario millenario che cinge la spiritualità mediterranea, in cui la devozione popolare e la dottrina liturgica si fondono inestricabilmente per declinare un solo Dio in differenti forme e idiomi
Dopo il concerto, alle 22,30 in via Entica della Chiesa c’è la degustazione “pizzarello” (panino tipico molfettese, a cura di associazione Passione e tradizione – associazione La Voce di Sant’Andrea)
domenica 13 aprile
RASSEGNA VEXILLA – CANTI DELLA SETTIMANA SANTA
- ore 19,30, Museo diocesano (sala conferenze): incontro con i cantori e introduzione al concerto
- ore 20,30, Museo diocesano: CONCERTO “Popule meus – Canti del Triduo pasquale” con le confraternite di Sannicandro Garganico e l’ensemble Calixtinus
Le confraternite di Sannicandro Garganico
Sannicandro Garganico è sede di quattro Confraternite che si contraddistinguono dalle tante altre pugliesi per la straordinaria bellezza degli abiti di rito: la Confraternita della Pietà o Morte, l’Arciconfraternita del SS. Rosario, la Arciconfraternita del SS. Sacramento e la Confraternita di Maria SS. di Costantinopoli. Le confraternite intoneranno lo struggente “Canto del Miserere”, una composizione musicale e polifonica di tradizione orale, eseguita a tre voci, sui versi del Salmo 50 di Davide oltre ad altri canti processionali.
L’ensemble Calixtinus incentra il proprio lavoro sulla riscoperta e il recupero di una tradizione compositiva, musicale e canora. È il risultato di un’indagine iniziatasi da alcuni anni fra i fondi musicali degli Archivi Diocesani di Molfetta e di Ruvo di Puglia e che tuttora continua con le ricerche e le esecuzioni. Il Graduale di Ruvo di Puglia scoperto da Giovannangelo de Gennaro agli inizi degli anni ‘90 è una importante testimonianza locale scritta per la sua forma compositiva colta. Quest’anno Calixtinus proporrà l’antifona “Ad Benedictus” del Sabato santo “Mulieres sedentes” composta dal maestro di cappella Antonio Pansini.