Molfetta – Continuano ad arrivare segnalazioni, a questa redazione, anche sull’increscioso problema della sosta selvaggia. “Parte almeno la liberazione di Corso Umberto dalle macchine?” si stanno chiedendo molti lettori che, passeggiando per il Corso, non vedono ancora una delle poche, vere, zone pedonali di Molfetta, libera dalla sosta selvaggia di autoveicoli. E’ innanzitutto un problema di civiltà, di malcostume, forse anche di arroganza, spocchia e spregio delle regole, di chi si sente autorizzato per chissà quale antropologica deformazione mentale, a fare quel che cavolo gli pare, che nel caso in questione, equivale a lasciare l’autovettura dove meglio gli aggrada strafregandosene delle regole del buon vivere civile.
Non ci sono dubbi, i primi responsabili di questa situazione, sono gli automobilisti indisciplinati. Ma sull’altro fronte, quello della Pubblica Amministrazione, come non considerare che, ci vorrebbe veramente poco, un minimo di continuativa vigilanza, senza tolleranza, cosa che certamente non porta nocumento alle casse comunali, perché non c’è nulla che indispettisca più di tutto, lo spocchioso e arrogante di turno, che una “bella multa” da pagare. E’ questa la sana e saggia deterrenza. Ma per arrivare ad una seria deterrenza, bisogna essere continuativi, nella vigilanza e nelle sanzioni. Altrimenti gli indisciplinati capiscono che “un solo blitz non fa primavera”. Raid singoli, eclatanti, con tanto di paparazzi al seguito, sortiscono solo effetti mediatici, ma già nell’immediatezza, non portano alla soluzione radicale del problema, non estirpano in alcun modo il malcostume. Gli spot, come detto, vanno bene per le campagne elettorali, adesso servono minime, concrete, quotidiane azioni esecutive di governo. Liberare Corso Umberto subito, Piazza Municipio e il Duomo, in tempi celeri si può fare e se non lo si fa ancora o peggio, non si è capaci ancora di farlo, allora evidentemente qualcosa non sta funzionando come dovrebbe in quella che brutalmente si potrebbe definire “catena di comando e controllo”.
La sensazione del cittadino che ha voluto da subito un cambiamento, anche nelle piccole cose è che ci sia una qualche forma di velato ostruzionismo volto a dimostrare che nulla è cambiato. Stranamente i rifiuti aumentano per strada, stranamente l’azione di vigilanza sembra essersi ulteriormente allentata. La gente non è stupida, la gente percepisce certi fenomeni ancor prima degli Amministratori, perché la gente vive nella quotidianità il suo territorio, rispetto agli amministratori costretti loro malgrado, a restare chiusi nelle convulse stanze comunali, a tentare di venire a capo in questo momento dei grossi problemi di transizione amministrativa tra la vecchia amministrazione e la nuova. A nulla vale dire che c’è stato il periodo transitorio della gestione commissariale perché, sempre i cittadini, che fessi non sono, hanno visto onnipresenti gli ex amministratori, nei palazzi comunali, quasi fossero ancora loro, a condurre la partita amministrativa di questo comune, fin quasi al giorno del passaggio delle consegne al nuovo Sindaco.
Il Duomo Romanico (monumento nazionale, per chi se lo fosse dimenticato), rimane ancora assediato dalle lamiere come pure Piazza Municipio. Cittadini e residenti, hanno compreso che occorre più tempo, soprattutto perché bisogna individuare delle soluzioni praticabili per i residenti del Centro Storico, su questa cosa si può certamente convenire. Ma non è comprensibile il motivo per il quale, non si viene ancora a capo della sosta selvaggia a Corso Umberto adesso, non domani. E questo problema non deve essere argomento ancora di spot, deve sparire da subito dall’agenda delle cose da risolvere.
A questo serve anche la stampa libera, quella che guarda ai problemi della collettività, senza farsi traviare da ragioni di appartenenza ideologica di chiunque. Guai se succedesse il contrario, i problemi si risolvono eliminado i problemi, non evitando o tentando di evitare che se ne discuta.
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