Parcheggi, polemiche su grattini e zone di sosta
“ Zona C? Io non parcheggio!”, questa la polemica che da giorni vede protagonisti i giovani di An e dei Comunisti Italiani accomunati, al di là di ogni divisione politica, dall'evidente intransigenza nei confronti di grattini, multine e zone di parcheggio a pagamento.
Ad alimentare la polemica su un sistema che avrebbe dovuto risolvere gravi problemi legati al traffico e ai parcheggi, le voci sempre più forti dei cittadini molfettesi che, stanchi di continui incentivi all'aumento del costo della vita, hanno promosso una petizione popolare presentata dai Comunisti Italiani al Consiglio Comunale, nella speranza, se pur remota, di un'eventuale riduzione dei costi dei grattini prefissati a euro 0,60 nella prima delibera 404 del 23/10/03.
In questi ultimi giorni poi il Partito Comunista ha fatto affiggere in città più manifesti di denuncia del problema, al fine di sensibilizzare non solo i residenti interni alle famose zone blu, ma tutti e soprattutto lo stesso Consiglio comunale: finora l'argomento non è stato inserito nell'ordine del giorno.
Parallela l'iniziativa di Azione Giovani che si pone contro l'espansione della zona soggetta a pagamento in altre vie, Piazza Giovene, S. Angelo e Amente, Via Dante, Banchina San Domenico e Via M. Colonna.
L'opposizione dei giovani di An prende forma in una seconda petizione volta anche a sottolineare che la nuova zona, detta C, non sarebbe coperta dalla convenzione tra amministrazione comunale e Multiservizi, società gestore delle zone a pagamento A e B.
Una realtà quindi sconveniente, che mirata ad alleggerire il traffico locale ha creato problemi di parcheggio in centro, gravando sul bilancio di famiglia con una nuova tassa sull'abitazione, scoraggiando eventuali compratori e soffocando così l'attività commerciale degli esercizi.
Un pedaggio inaccettabile che se, pur presente, dovrebbe lasciare posto a spazi liberi, evitando così di diventare un tormento per tutti i cittadini molfettesi.
Alessandra Lucivero