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Paola Natalicchio, candidato sindaco del centrosinistra, incontra le realtà produttive di Molfetta
18 aprile 2013

MOLFETTA - “Costruire il futuro”, è questo il titolo dell’iniziativa che si terrà domani venerdì 19 alle ore 17.30, presso l’Officina Co.Me.A. in Via degli Agricoltori – Lotto B5, nel corso della quale Paola Natalicchio, candidato sindaco del centrosinistra, incontrerà le realtà produttive presenti nella zona industriale e nella zona artigianale della città, oltre ai soggetti operanti nel settore della cantieristica navale.
La manifestazione rappresenterà anche l’occasione per presentare, in un luogo simbolico della Molfetta che produce, i punti programmatici relativi al lavoro e allo sviluppo economico.
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E dajé con la Natalicchio che non vive a Molfetta e non conosce la nostra realtà! Continuiamo pure con questa falsa scusa, tanto non costa niente. Conosco molte persone che per le più diverse necessità NON vivono nella loro Molfetta: non per questo mi sento di dire che NON conoscano i problemi di Molfetta (anche perché hanno il termine di paragone dell'ambiente nel quale vivono e possono confrontarlo con la realtà nostra). La Paola, anche ammesso e non concesso che sia eletta, NON potrà (conoscendo o meno i problemi, così come anche il più radicato Molfettese) da sola risolvere tutto. Dipenderà moltissimo, ripeto, moltissimo dalla sua squadra e dalla sua voglia di autonomia gestionale; e quast'ultima, non è appannaggio solo di chi risiede a Molfetta. Per parlare di Cantieristica: E' parzialmente vero che i Cantieri stanno morendo. I Cantieri, così come li abbiamo in mente nella nostra realtà, non sono più quelli di una volta e soffrono!. Ma non solo per cause endogene (io ci metterei anche il grandissimo individualismo che anima i nostri Operatori, i quali non hanno mai concepito seriamente l'idea della cooperazione), ma sopratutto per la mancanza di una politica di incentivazione/promozione (non solo economica, anche di immagine) del settore che, senza di ciò, anche in concomitanza con la famigerata crisi generalizzata, blocca anche un pò di voglia di intrapresa da parte degli ultimi, eroici Operatori. Ho seguito alcuni incontri della Paola. Ho sentito tutto quello che ha in mente di realizzare: è un'opera che definire titanica è voler usare un eufemismo. Questo perché i problemi che lei ha ben sviscerato, smentendo, per quel che mi riguarda, le ipotesi degli scttici sulla conoscenza dei problemi medesimi, sono di una tale ampiezza, da indurre a dire: 'ma come farà? dove prenderà le risorse?'. Ebbene, io non me intendo, ovviamente, tuttavia all'ultima domanda retorica, risponderei capovolgnedo il problema, e cioé: Dove prendono le risorse i Paesi dove le cose funzionano un pò meglio che da noi? Chissà, forse con una più oculata gestione delle risorse disponibili, per poche che siano, una loro migliore distribuzione che prescinda dalla polarizzazione delle stesse sempre e solo in un settore di attività dove si trova più consenso, non si riesca a mettere mano a qualche criticità in più di quelle che sono state, se lo sono state, in passato. Dove è scritto che l'eventuale Eletta debba, dall'oggi al domani, capovolgere, in un colpo solo, una situazione che è maturata in decenni se non più di sine-cura, menefreghismo, arroganza, corruzione (che non si potrà mai estinguere totalmente, almeno da noi), egoismo, mancanza di regole e di chi ne faccia riapettare un minimo di, disordine, maleducazione e mancanza di rispetto per la cosa comune: la famosa res-publica! Fenomeni che ci hanno abbrutiti e che pochi hanno tentato di riportare ad un livello di civile Nazione. Ebbene, incominciamo a provarci: una cosa la volta, anche scontentando chi avrebbe voluto che il suo auspicio fosse preso per primo in considerazione. Nessuno pretende che tutto cambi subito. La pretesa è che almeno QUALCOSA CAMBI SUBITO.
Sig. decandia che esista una crisi economica mondiale è incontestabile, ma vivendo la stessa crisi il comportamento dei vari Paesi è stato diverso e non a caso alcuni riescono a navigare sopra la crisi altri ci sono dentro fino al collo. Il compito della Politica in particolare quella locale non è di risolvere la crisi ma di mettere a disposizione degli imprenditori gli strumenti per poterla affrontare con serenità. Quello che la D.ssa Natalicchio propone (letto dal suo programma e ascoltato nel magnifico comizio da lei fatto due domeniche fa)cose semplici che hanno convinto anche gli imprenditori locali che l'hanno invitata a questo incontro di approfondimento. 1) Incentivare il trasporto pubblico per la zona industriale e artigianale in modo tale da evitare che i dipendenti arrivino con le auto private che oltre ad intasare il traffico, vengono rubate creando seri danii agli stessi. 2)Migliorare l'arreda urbano della zona industriale con rotonde manutenute e asfalto nuovo 3) Incentivare la creazione di un marchio "Molfetta" evidenziando l'eccellenza molfettese in alcuni settori in particolare la meccanica di precisione. 4)Effettuare un'analisi di Found Raising che permetta alle aziende molfettesi di partecipare a fiere internazionali sviluppando il marchio Molfetta che lavora. 5) Rilevare come Comune uno dei tanti capannoni sfitti e vuoti nella Zona Industriale creando aree di co-working in cui giovani che vogliono avviare un'idea di impresa non siano oberati da costi di avviamento che li fanno desistere. 6) Concordare con Banche locali un fonddo di solidarietà che permetta a lavoratori in Cassa Integrazione o in Mobilità di avere degli anticipi dalle Banche sulle somme che l'INPS liquida con ritardo che gli permettono di sopravvivere ovviamente dando in garanzia la liquidazione INPS e concordando con le Banche un "tasso sociale" per le anticipazioni. Sono tutte proposte chiare realizzabili senza grandi costi e sforzi. A parlare di tutto questo tra qualche giorno verrà a Molfetta Cristina Tajani - Assessore alle Politiche del Lavoro di Milano che queste cose le ha già realizzate in un'incontro con Paola Natalicchio.



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