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Panathlon Club Molfetta, la conferenza sulla nuova organizzazione territoriale del Coni Ospite l'Ing. Raffaele Sannicandro Presidente Comitato Regionale Coni
05 maggio 2013

MOLFETTA - Il Panathlon Club Molfetta, proseguendo nell’attività di formazione e di aggiornamento culturale e sportivo, ha organizzato nella Sala Stampa V. Zagami di Palazzo Giovene una Conferenza dibattito su un tema estremamente attuale: la Nuova organizzazione territoriale del CONI.
Anche in questa occasione è stato chiamato in causa un relatore di spicco: l’Ing Raffaele Sannicandro, Presidente del Comitato Regionale CONI ed Assessore Comunale di Bari con delega all’Urbanistica ed allo Sport.
Alla presenza del Presidente del Panathlon Club di Bari Dott. Franco Leccese, accompagnato dal Colonnello Vitantonio Laricchia (socio del Club barese e volto noto al grande pubblico per le previsioni del tempo che fa tutte le mattine su RAITRE in Buongiorno Regione), oltre che del Fiduciario Comunale CONI Prof. Franco Perta e del Presidente Provinciale CSAIN P.I. Domenico de Candia il Presidente Sannicandro ha ripercorso gli ultimi dodici anni di vita del CONI e del mondo sportivo italiano ad iniziare dal Decreto Melandri, all’epoca Ministro dello Sport, che aveva l’obiettivo di rinnovare democraticamente il CONI ed il mondo sportivo.
“Prima del decreto Melandri – inizia Sannicandro - gli elettori degli organismi dirigenti del Coni erano rappresentati da un massimo di cinque esponenti per ogni Federazione e da un rappresentante per ciascun Ente regionale; dalla Melandri, invece, gli elettori furono portati a ben duecentoventi con una maggiore presenza della base. Un passaggio epocale finalizzato a considerare lo sport non più e non solo come un evento elitario, ma come un bisogno sociale fondamentale. Quindi, lo sport come strumento di contrasto per combattere sedentarietà e cattiva alimentazione, lo sport come volano per favorire socializzazione e confronto, in particolare per i ragazzi e per le giovani generazioni”.
Nel 2004 il governo dell’epoca, per rispondere alla crisi finanziaria del CONI determinata dalla contrazione degli incassi del Totocalcio, costituì l’azienda “Coni Servizi” con l’obiettivo di introdurre metodi aziendali nella gestione e nell’utilizzo delle risorse dedicate allo sport: “Metodologie che vanno bene per tutte le aziende, ma che possono creare danno, e lo hanno creato - prosegue l’ing. Sannicandro -  alle aziende che producono Sport e che non hanno salariati ma volontari” -.
L’effetto di tale iniziativa è nefasto per l’intero mondo dello sport: si riducono i finanziamenti ai territori e si contraggono gli spazi di partecipazione e di coinvolgimento nella predisposizione e nell’attuazione delle politiche sportive”.
Nel 2011 sotto la gestione del dott. Petrucci si completa il disegno centralizzatore e di smantellamento del CONI dal territorio, con la decisione di chiudere i CONI provinciali.
Una scelta che è stata motivata con la necessità di comprimere le spese e adottare un modello organizzativo coerente con la nuova articolazione territoriale delle istituzioni locali,  che prevedeva il superamento delle Provincie. Ma il CONI è il territorio: 800 mila volontari, 600/700 mila società sportive gestite con bilanci all’osso e da volontari che hanno bisogno di una presenza territoriale del CONI, per non essere costretti a lunghe e dispendiose trasferte sul territorio regionale. Una scelta che, se portata a compimento, rischia di tagliare definitivamente la “rete” sulla quale si regge il CONI e l’intera impalcatura dello Sport in Italia”.
Ad avviso del relatore, la Presidenza del CONI, gestione Malagò, sta dando segnali di ravvedimento: anche se non è rientrata formalmente la decisione di superare il livello provinciale, ci sono segnali di un cambiamento di rotta verso un maggiore coinvolgimento della struttura territoriale, con un rilancio del ruolo della provincia attraverso la costituzione di Delegazioni Provinciali CONI nominate dai Comitati Regionali.
Avviandosi alla conclusione il relatore, che ricopre anche l’incarico di Assessore al Comune di Bari, con delega allo Sport ed all’Urbanistica, ha voluto sottolineare come lo Sport possa e debba condizionare anche lo sviluppo urbanistico delle nostre città per contribuire a generare, nell’intera società civile, la consapevolezza del ruolo determinante che lo sport riveste nello sviluppo sociale, sanitario ed economico dell’intera collettività.
Al termine della relazione di Sannicandro il Presidente del Panathlon Club Mimmo Valente ha ricordato il grande atleta olimpionico Pietro Mennea, recentemente scomparso, che è stato un autentico ambasciatore della nostra terra in tutto il mondo: in suo onore l’intero consesso ha osservato un minuto di silenzio e di raccoglimento.
E’ successivamente intervenuto il Governatore dell’8ª Area del Panathlon International avv. Oronzo Amato, appena confermato nel ruolo di Segretario del Distretto Italia. Sono intervenuti con richieste di chiarimento il Presidente del Panathlon Club di Bari Dott. Franco Leccese ed i soci del Club di Molfetta Perta, de Robertis e de Palma, a cui l’ing. Sannicandro ha risposto fornendo ulteriori contributi ed analisi.
Si è quindi proceduto alla cerimonia di investitura del nuovo socio Angelantonio Spagnoletta ed infine il Presidente Valente ha ringraziato il Presidente Regionale del Coni Elio Sannicandro per aver accettato l’invito consegnandogli il crest ed il guidoncino del Club in ricordo dell’evento.
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