Pallavolo maschile, serie A: storico sesto posto per l'Exprivia Molfetta. Piacenza annientata
MOLFETTA - Passione, cuore, voglia di essere nuovamente protagonisti, voglia di soprendere quei tifosi ormai innamorati persi: questi gli ingredienti della "ricetta" dell'Exprivia Molfetta, di anno in anno perfezionata. Società, atleti e tifosi qui sono un tutt'uno, un mix esplosivo che ormai da tre campionati soprende il resto d'Italia , anche attraverso i momenti di difficoltà. Dopo lo storico accesso ai play-off dello scorso anno, arriva un altro record incredibile per la squadra molfettese: il sesto posto in classifica a fine regular season (è la prima squadra del sud in tutta la storia della A1 ad aver raggiunto questo risultato). Il verdetto è stato ufficializzato dopo la partita perfetta contro la LPR Piacenza; un incontro in cui i ragazzi di mister Vincenzo Dipinto hanno dominiato dall'inizio alla fine. 3-0 il risultato finale (25-21, 25-16, 25-22).
L'Exprivia Molfetta, visti gli infortuni di Randazzo e Del Vecchio, è scesa in campo con Rafael e Fedrizzi di banda, Candellaro e Barone al centro, la diagonale Hernandez - Hierrezuelo, il libero De Pandis.
Piacenza ha risposto con Perrin e Zlatanov di banda, Kohut e Tencati al centro, la diagonale Luburic - Tavares, il libero Papi.
Giudici di gara: Francesco Puletti e Simone Santi.
Agli inizi del primo set l'Exprivia ha provato subito a prendere il largo grazie agli attacchi di Hernandez, Rafael e Fedrizzi (8-5). Piacenza, faticando ad entrare in partita, si è fatta avanti con un ace di Kohut. Dopo il timeout tecnico (12-10) i muri di Candellaro e di Hierrezuelo hanno costretto mister Giuliani a fermare il gioco. Pausa propizia perché, con l'ace di Zlatanov, i piacentini hanno raggiunto l'Expria sul (14-14). Ma subito dopo il muro di Candellaro ed uno scatenato Rafael in attacco hanno portato Piacenza nuovamente a chiamare il timeout (20-16). Hernandez in attacco ed a muro ha reso facile poi la conquista del primo parziale, chiuso da un provvidenziale muro di Hierrezuelo.
Rafael e gli ace di Fedrizzi e Candellaro hanno aperto il secondo set che ha mostrato ancora di più il divario tra le due squadre (5-1). Dopo il primo timeout chiamato da Piacenza (9-5) ed il timeout tecnico, l'Exprivia ha continuato a controllare con sicurezza il set grazie agli attacchi di Hernandez e Candellaro efficace a muro. Piacenza ha provato a cambiare marcia sostituendo Kohut con Patriarca, ma niente da fare: Rafael, Hernandez, Hierrezuelo al servizio ed un muro di Barone hanno spento le luci anche sul secondo parziale.
Candellaro ed un pazzo Hierrezuelo hanno aperto poi il terzo ed ultimo set che ha visto anche l'espusione di mister Giuliani, per proteste, sul (7-4). Combattuta infatti questa parte dell'incontro: l'ace di Tavares e gli attacchi di Zlatanov hanno tenuto testa a quelli di Rafael, Hernandez ed Hierrezuelo più volte attaccante in questa partita ( 6 i suoi punti personali. Mvp della serata). Dopo i due timeout consecutivi chiamati dal Piacenza, l'Exprivia ha preso di nuovo il largo grazie ad una meravigliosa difesa di De Pandis ed il punto concretizzato da Hernandez (21-18). Barone e Candellaro infine fanno esplodere il Palapoli con gli ultimi attacchi dal centro che chiudono la partita.
Partita perfetta, avversari nettamente in difficoltà fin dalle battute iniziali. L'Exprivia dopo le due sconfitte con Civitanova e Latina strappa con forza il sesto posto proprio alla squadra laziale, oggi battuta dal Perugia. Occhi puntati ai play-off ora, occhi puntati su Trento: si, dopo lo scorso play-off e dopo lo scontro in Coppa Italia, anche quest'anno l'avversaria dell'Exprivia è la fantastica corazzata campione d'Italia. Obiettivo: provarci. Così come si evince dalle parole di Rocco Barone a fine gara: "Incontreremo di nuovo Trento e saranno degli scontri tiratissimi. Nei play-off si ricomincia da zero, mettendo da parte quello che è successo in campionato. Dobbiamo provarci a tutti i costi perchè abbiamo dimostrato di poterli battere sia in casa nostra che da loro. Ce la metteremo tutta".
E quale finale migliore di un bel coro dell'intera squadra tra gli spalti dei Fedelissimi, sulle note della canzone che sempre più ha reso famosa la tifoseria molfettese in Italia ed ormai conosciuta anche dai giocatori? "Che vinca o che perda, noi siamo sempre qua. E dalla nostra curva un coro si alzerà" recita il testo del tormentone. I ragazzi di mister Di Pinto lo sanno e promettono di dare battaglia a cominciare già da questo giovedì, in gara 1 a Trento. Una prova di forza per continuare a sognare ed a trasformare poi i sogni in realtà. Tutti insieme, come sempre.
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