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Orrore per la strage di bambini in Usa
17 dicembre 2012

Orrore, raccapriccio! Due sentimenti, insieme alla piétas, che sconvolgono le anime e le menti delle persone in questi giorni che, altrimenti sarebbero di relativa letizia in vista del prossimo Natale, pur non dimenticando i gravissimi problemi sociali che ci attanagliano.
 
Un ragazzo, apparentemente – ma, a posteriori – solo apparentemente normale, figlio della borghesia americana: viveva, non in una delle metropoli in cui convivono le diverse anime sociali (ricchezza, opulenza, delinquenza, degrado, povertà), ma in una tranquilla cittadina del New England dove, a detta degli esperti, addirittura cercano “rifugio” i Borghesi che vogliono sottrarsi alla morsa della metropoli tentacolare: in un …angolo di paradiso (relativo). Spinto da chissà quali demoni, fa una strage orrenda! Uccide, apparentemente senza un motivo, venti bambini e sei adulti, colpevoli solo di trovarsi nella scuola elementare Sandy hook di Newtown - Ct., come tutte le mattine.
 
Forse ci addentriamo in un terreno minato, proponendo un parallelo un po’ azzardato, ma crediamo che potrà esserci utile per tentare di spiegare cosa può essere l’anima dell’Uomo (sapiens?): un’anima capace di slanci di generosità, di intelletto, di amore; ma anche di odio e ferocia indicibili, quando viene motivato ed i mezzi a sua disposizione glielo consentono.
 
Gli estremi si toccano? Beh, sembrerebbe di sì, almeno per quel che riguarda come trattiamo, a volte, i nostri figli ed i bambini in generale.
 
L’opulenta America, ricca, spregiudicata, dove le leggi funzionano, dove (sembra) tutti hanno le stesse possibilità, basta che abbiano talento e spirito di iniziativa. La Scuola, il sociale, la giustizia sono concetti forti. Lo saranno ancora di più – si dice – dopo la riconferma del Presidente al secondo mandato, quello che tradizionalmente porta più frutti nella politica di gestione della Nazione. L’America diventa, a causa della follia? di uno squilibrato, scenario di un evento tragicamente drammatico. Un evento che non coinvolge bande armate di delinquenti o peggio, azioni terroristiche di disperati cinici fanatici che uccidono, alla …rinfusa, anche persone innocenti. Un evento che provoca la morte orrenda di piccoli scolari in una Scuola, dove i loro genitori li credevano al sicuro!
 
Il contro-altare: I paesi del così detto Terzo mondo dove, a completamento (l’avverbio usato può essere cinico, ma la descrizione della cronaca degli eventi lo impone) della strage di Innocenti che ogni giorno immola sull’altare della povertà e della disperazione centinaia di migliaia di bambini morti per denutrizione, per malattie che, nel così detto Mondo civile vengono curate con l’assunzione di semplicissime pillolette, si verifica un’altra strage, non meno crudele: quella dei BAMBINI soldato. Giovanissimi che sono costretti con violenza inaudita ad imbracciare armi potentissime per difendere o sostenere la causa di individui perversi che ricorrono anche all’”uso” di bambini – strappati alle loro famiglie, o peggio offerti nell’intento di farli sfuggire ad un destino che, comunque vada è sempre nefasto - a fianco di truppe fanaticizzate, per raggiungere i propri turpi scopi.
 
E quale è il comune denominatore di queste due situazioni al limite dell’incredibile? Le ARMI ed i loro fabbricanti!
 
Nel nostro Mondo moderno, occidentale (se è per questo, anche in quello meno… occidentale) i Fabbricanti di armi da guerra, da difesa, da diletto grandi, piccole, potenti o meno, devastanti, di distruzione di massa producono un quantitativo di pezzi forse, anzi sicuramente, superiore al bisogno intrinseco per la difesa, il diletto e la sicurezza.
 
Sarà questa una con-causa delle stragi e delle atroci efferatezze che siamo ormai abituati a leggere nelle cronache? Una risposta immediata direbbe di si! Anche queste sono le cause. D’altro canto i Produttori – che introitano ricavi ed utili di tutto rispetto – inquadrati in lobbies potentissime – un po’ fanno orecchio da mercante o tacciono in queste situazioni; un po’, con una certa dose di cinismo, commentano farisaicamente con: “non sono le armi che uccidono; sono gli UOMINI che le usano!”.
 
Qui si potrebbe aprire una vera e propria disquisizione etico/deontologica, ma noi preferiamo dare voce solo al sentimento di smarrimento dell’”uomo della strada” : non ci servono simili pedanterie filosofiche: ci basterebbe pensare che, se lo sciagurato, infelice giovane vittima e carnefice di un mondo come il nostro, non avesse potuto disporre di una tale quantità e qualità di armi – ingiustificata sotto tutti i punti di vista (dato che l’acquisto, per dettato costituzionale in America, è relativamente facile) – è possibile che avrebbe dovuto “trovare” altri mezzi per sfogare e/o tacitare i demoni che dilaniavano la sua anima. E, possibilmente forse, diciamo forse, non ne sarebbe scaturita una strage così orrenda!
 
© Riproduzione riservata
Autore: Tommaso Gaudio
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