Onda anomala di Molfetta, sulla scuola passo indietro della Gelmini ma la battaglia continua
MOLFETTA - L'onda anomala studente scadi Molfetta interviene dopo la marcia indietro del ministro Gelmini (foto).
«Non proclamiamo vittoria, perché la battaglia per una scuola pubblica non è finita. Anzi, siamo solo agli inizi – dicono i giovani dell'Oas -.
Ma i passi indietro che il ministro Gelmini ha fatto in questi giorni non possono far altro che dare ragione alla mobilitazione che c'è stata negli scorsi mesi.
Prima un video su YouTube, poi la notevole modifica alla riforma, specialmente sul tema “maestro unico” ed infine il rinvio al prossimo anno per la riforma sulla scuola media superiore.
Questi gesti non sono altro che una piccola vittoria di tutto il movimento studentesco nazionale e non, di cui fa parte anche l'OAS (onda anomala studentesca) di Molfetta.
Ma “vincere una battaglia non vuol dire vincere una guerra”. I tagli ci sono ancora, e poiché notiamo ancora disparità di trattamento continueremo a lottare.
Ci chiediamo ad esempio come mai in pochi giorni, dopo la protesta degli istituti ecclesiastici paritari, siano stati annullati i tagli a quest'ultimi? È giusto che la crisi la paghiamo solo e soltanto noi comuni mortali?
A voi ogni risposta.
Ed appunto perché la protesta, l'OAS non muore qui, invitiamo tutti gli studenti delle scuole medie superiori che si ritrovano nei nostri principi il 16 c.m. a votare per il parlamento regionale degli studenti, l'allieva Federica Bellifemine dell'I.T.I.S. Molfetta, membra dell'OAS.
Tutto questo appunto perché la protesta non è finita. Non è solo una “primavera”. C'è ancora tanto da fare, e cercheremo di portare avanti le nostre proposte ed idee nelle sedi opportune grazie anche e soprattutto all'aiuto di tutti gli studenti che ci vorranno aiutare.
L'Onda non s'è spenta. Non ancora».