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Oggi si vota dalle 7 alle 23 (unico giorno) per il referendum sulle trivelle in mare. Le ragioni del SI'
17 aprile 2016

MOLFETTA – Si vota oggi in tutt’Italia dalle ore 7 alle 23 per il referendum abrogativo sulla durata delle trivellazioni in mare, che prevede la cancellazione - mediante un unico quesito - dell'articolo 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006 numero 152 (Norme in materia ambientale). Gli elettori (tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto la maggiore età), sono 46.732.590; a questi vanno aggiunti 3.898.778 di elettori residenti all'estero, che però dovranno esprimere il proprio voto per corrispondenza. Il numero dei giovani che per la prima volta andranno al voto è pari a 828.519.

Alla consultazione referendaria potranno partecipare anche gli italiani residenti temporaneamente all'estero - come ad esempio gli studenti Erasmus - che tuttavia dovranno aver inviato entro il 25 febbraio una richiesta al proprio comune di residenza per ricevere il plico con la scheda. Questa possibilità è stata resa possibile grazie a una recente riforma della legge elettorale. Il corpo elettorale è ripartito negli oltre 8 mila comuni italiani e nelle 61.563 sezioni elettorali distribuite sul territorio nazionale. Lo scrutinio dei voti inizierà al temine delle operazioni di voto, quindi già a partire dalle ore 23 di domani.

I dati sull'affluenza verranno resi noti dal Viminale alle ore 12, 19 e alle 23. In ogni caso affinché la proposta soggetta a referendum sia approvata occorre che vada a votare almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto e che la maggioranza dei votanti si esprima con un 'Sì'. E' anche bene ricordare che la legge di stabilità 2014 (articolo 1, comma 399 della legge numero 147 del 27 dicembre 2013) ha previsto che "a decorrere dal 2014 le operazioni di voto in occasione delle consultazioni elettorali o referendarie si svolgono nella sola giornata della domenica", dalle ore 7 alle 23. L'insediamento dei seggi avverrà alle 16 di oggi, sabato 16 aprile, e ciascun presidente li costituirà chiamando a farne parte il segretario da lui scelto e gli scrutatori, a uno dei quali verranno affidate le funzioni di vicepresidente.

CHE COS'È IL REFERENDUM ABROGATIVO? - Il referendum abrogativo è disciplinato dall'art. 75 della Costituzione. Si ricorre a questo tipo di referendum per deliberare l'abrogazione parziale o totale di una legge quando lo richiedano cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali: nel caso del referendum del 17 aprile i Consigli regionali che hanno chiesto la consultazione sono stati 10. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei Deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, il cosiddetto quorum, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi (50 per cento degli iscritti al voto su base nazionale + 1 elettore) 

COSA SI VOTA - Si vota per l'abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell'articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come sostituito dal comma 239 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, limitatamente alle seguenti parole: "per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale". Questa norma permette la ricerca e lo sfruttamento di giacimenti petroliferi o di gas naturale nel territorio nazionale compresi i mari entro le dodici miglia dalla costa. Chi vuole l'abrogazione di questa possibilità deve votare Si.

CHI PUÒ VOTARE - Possono votare tutti i cittadini italiani e che hanno compiuto il 18mo anno di età alla data di domenica 17 aprile 2016. Grazie alle modifiche introdotte con legge 6 maggio 2015, n. 52 alla legge sul voto all'estero (L. 459/2001), per la prima volta anche gli italiani temporaneamente all'estero potranno partecipare al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari.

COME SI VOTA - Per votare l'elettore deve esibire la tessera elettorale e un documento di riconoscimento personale (carta d'identità ad esempio, il passaporto ecc.). Nel caso la tessera elettorale non risulti più utilizzabile per l'esaurimento di tutti gli spazi relativi alla certificazione del voto occorre, prima di presentarsi a votare, richiedere una nuova tessera elettorale. 

LE RAGIONI DEL SI' - Il comitato nazionale "Vota Sì per fermare le trivelle" invita i cittadini a dire sì all'abrograzione della norma che estende senza più scadenze le attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa. Il comitato si pone come obiettivo quello di diffondere capillarmente le informazioni sulla consultazione popolare in tutti i territori e di far crescere la mobilitazione.

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