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Oggi consiglio comunale: la nuova giunta allo sbando, anche il Pri prende le distanze
29 novembre 2005

MOLFETTA – 29.11.2005 Scadenza decisiva per il sindaco di centrodestra, Tommaso Minervini. Questa sera, alle 18, infatti, è stato convocato il consiglio comunale che dovrebbe fare chiarezza sullo stato di salute dell'amministrazione. Ricordiamo che dopo la presentazione della nuova giunta, qualche giorno fa, c'è stata una netta presa di distanze da parte del movimento “Molfetta che vogliamo” e del Nuovo Psi che hanno dichiarato conclusa la collaborazione con la Casa delle Libertà. Cosa avverrà questa sera? Il sindaco continuerà da solo per la sua strada, con una giunta che non gode dell'appoggio dei partiti? Quella nominata dal primo cittadino sembra in pratica una giunta sfiduciata, sotto tutela del sen. Antonio Azzollini di Forza Italia, presente come assessore al Bilancio. Una giunta elettorale per arrivare alle prossime consultazioni amministrative restando a Palazzo di città con la speranza di recuperare consensi. Intanto, alla vigilia della seduta del consiglio comunale, un'altra tegola colpisce il sindaco dall'interno della sua maggioranza, o ex maggioranza (non si capisce più cosa sia). Si tratta del Partito repubblicano dell'ex assessore Pietro Uva (nella foto), che prende anch'esso le distanze dal sindaco dichiarando di voler appoggiare solo i provvedimenti amministrativi che rientrano nel programma presentato ai cittadini nel 2001. Il partito di Uva ha inviato un comunicato ai segretari politici dei partiti dell'ex maggioranza in cui conferma le perplessità espresse nel corso di una “lunga quanto indecifrabile crisi amministrativa”. A parere dei Repubblicani “le differenze terminologiche e le incomprensioni” tra le forze di maggioranza sono “l'evidente segno che i tatticismi e le ansie pre-elettorali sono ormai prevalse sulla priorità di dare compimento e prospettiva al progetto politico che deve accompagnare l'attivato processo di trasformazione economica della nostra comunità”. “Certamente la nomina e la composizione della nuova Giunta non ha aiutato a superare tutto questo perché il nuovo organo di governo porta in sé le evidenziate incomprensioni, in quanto non è stata trovata la giusta sintesi tra le individuazioni civiche (molte delle quali non possono essere considerate espressioni rappresentative della società civile, tali da costituire un reale valore aggiunto di una futura coalizione) ed autorevoli ma ingombranti indicazioni di partito (evidente il riferimento al sen. Azzollini e ad Antonio Camporeale di Forza Italia, oltre al consigliere comunale di An, De Nicolò, ndr) . Pertanto i Repubblicani – conclude il comunicato – stante l'incertezza e confusione dell'attuale quadro politico ed in mancanza di un preventivo confronto su una idea di prospettiva condivisa di città sulla quale costruire una futura alleanza amministrativa, terranno autonoma valutazione di giudizio, dando mandato al gruppo consiliare di esprimere parere favorevole solo per quei provvedimenti che costituiscono il rispetto degli impegni programmatici presi con i cittadini nel 2001”. Insomma, i repubblicani pur avendo indicato per la giunta comunale un rappresentante di area, Imma Gagliardi, non avrebbero digerito la nomina di assessori politici come Azzollini e Camporeale di Forza Italia e l'ex consigliere comunale di An, De Nicolò. Ed è scoppiata la “guerra”. Grande confusione, perciò, sotto il cielo del centrodestra: non è escluso che i Repubblicani ritirino il proprio rappresentante, facendo venire meno la nuova giunta oppure chiedano che escano dall'esecutivo i rappresentanti politici. Tutto ciò a conferma che la nuova giunta rappresenta solo un pasticcio, sicuramente non destinato a durare nel tempo. Si arriverà all'azzeramento degli assessori neonominati, che torneranno alle loro professioni e si insedierà una giunta politica, oppure Forza Italia e l'assessore Azzollini rinunceranno a restare in giunta e si formerà una nuova squadra politica di centrodestra? E i neo rappresentanti del centrosinistra Visaggio & Co. cosa faranno? Nelle prossime ore si vedrà, anche se le cose appaiono ancora poco definite. Riuscirà il sindaco a tirarsi fuori da questo impasse? Una cosa è certa: l'instabilità politica sta creando grave danno alla città, mentre l'opposizione di centrosinistra chiede a gran voce le dimissioni del sindaco e la nomina di un commissario prefettizio per mettere fine a questo stato confusionale.
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