“Non calpestare i fiori”, il mondo attraverso gli occhi delle sorelle Mara e Diana Zaza di Molfetta
MOLFETTA - Si è aperta così, tra le note musicali suonate da un violoncello la presentazione del libro “Non calpestare i fiori”, opera postuma di Mara e Diana Zaza pubblicata a cura di Francesco Minervini e Mariella Sciancalepore.
La presentazione del libro, alla quale hanno partecipato anche il vescovo della Diocesi di Molfetta mons. Domenico Cornacchia e mons. Pietro Fragnelli, vescovo di Trapani e amico di famiglia (nella foto: Fragnelli, Minervini, Sciancalepore), si è svolta nell’auditorium A. Salvucci del museo diocesano, luogo tutt’altro che casuale in quanto questo conserva diverse opere dell’artista Vito Zaza, padre delle due ragazze. Dopo vent’anni Isa Zaza – mamma di Mara e Diana – ha deciso di condividere riflessioni, aforismi, pensieri e interrogativi delle sue due giovani figlie, permettendo così la pubblicazione del libro, i cui proventi saranno devoluti a scopo benefico.
Dai passi letti durante l’evento emergono le personalità di due ragazze innamorate del mondo e della sua bellezza, dell’arte e della poesia, che guardavano la vita con occhi sempre curiosi e attenti. Gli spunti di riflessione e le loro domande sul senso della vita e sull’esistenza umana coinvolgono la coscienza di tutti coloro che li leggono e li ascoltano. Parole che regalano a chi le legge l’immagine di un mondo che va scoperto e svelato in tutti i suoi segreti, con la caparbietà di chi vive il dolore con la consapevolezza che solo se affrontato può essere vinto: “su di me si può abbattere il più violento dei tornanti ma non mi scalfirà”, ci rivelano le loro parole.
Il loro invito è quello di aprirsi al mondo, di scrutarlo con l’interesse di chi vuole “capire la propria esistenza”, come afferma la stessa Diana.
SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA MENSILE “QUINDICI” IN EDICOLA IL 15 DICEMBRE UN APPROFONDIMENTO SU QUESTO EVENTO E SUL LIBRO “NON CALPESTARE I FIORI”.
© Riproduzione riservata
Autore: Giulia Camporeale