Non alla luna, non al vento di marzo: esordio poetico per Gianni Antonio Palumbo di Quindici
È disponibile presso le librerie “Corto Maltese” e “Pagina Tre” il nuovo libro di Gianni Antonio Palumbo (Shena editore), apprezzato redattore di “Quindici”. “Non alla luna, non al vento di marzo” è una raccolta di poesie, che muove da una riflessione scaturita dal ripensamento intorno alla parabola esistenziale dell'umanista Domizio Calderini, per poi scandagliare le pieghe di un'anima scissa, in costante mescolanza di letterarietà e improvvise accensioni di spontaneità. Una serie di pensieri d'amore dà avvio a un itinerario di claudicante ascesi, che alle mistiche immagini dell'incontro con Dio (Rendez-vous) e della Mater gloriosa contrappone il disagio di una perenne oscillazione tra tensione al trasumanar e acquisizione di consapevolezza della propria fragilità. A ciò si aggiungano la memoria dell'infanzia trascorsa a Brindisi (Brindisi, Postkarte), istantanee del Salento (La Saraghina del formaggio) e di Messina (La Maddalena delle 22), l'amore-odio per Bari e alcune liriche di poesia della storia o del mito, in cui a colloquiare con il lettore sono ora Lucrezia Borgia ora Achille ora la Luna. A reggere i fili di questo mondo magmatico un “eremita scalzo”, a tratti Pierrot, a tratti “Astolfo matto a zonzo sulla Luna”, col suo ironizzare su una poesia falsamente sofisticata, ma che non ha “granché da dire”, col suo rintanarsi nei silenzi.