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Noi con le emozioni, progetto della scuola elementare Scardigno di Molfetta PON finanziato dall'Unione Europea (Fondo Sociale Europeo) e dal ministero della Pubblica Istruzione
29 maggio 2008

MOLFETTA - Il 5° circolo didattico “Rosaria Scardigno” di Molfetta presenta "Noi con le emozioni", progetto PON finanziato dall'Unione Europea (Fondo Sociale Europeo) e dal Ministero della Pubblica Istruzione e coordinato dalla professoressa Grazia Abbascià, docente referente del Progetto. Il progetto PON "Noi con le emozioni" è nato dalla necessità di ricercare un approccio didattico e metodologico coerente per lo sviluppo dell'autostima dei bambini, partendo dal presupposto che “l'autostima è il risultato del confronto tra successi concretamente ottenuti e le corrispondenti aspettative da parte della persona” così come definita da W. James. A ciò si aggiungono gli effetti interattivi tra la persona e l'ambiente di provenienza che ulteriormente definiscono la crescita dell'autostima e il conseguente successo scolastico con l'accettazione di una struttura sociale condivisa. Mentre i bambini agiscono sul e nel loro ambiente, i loro comportamenti si evolvono sulla base dei loro successi e fallimenti, nel modo in cui le persone che li circondano reagiscono alla loro presenza e alle loro azioni e in base al modo in cui gli altri influenzano i loro comportamenti e comunicano determinate aspettative. Il mancato sviluppo dell'autostima crea nel gruppo dei pari e nel clima della classe dinamiche interpersonali “a rischio” pur provenendo, i bambini, da situazioni sociali, culturali ed economiche medio-alte. Se l'ambiente ha una forte valenza nella strutturazione dell'autostima, allora la scuola, ambiente fortemente stimolante, può intervenire strutturando un percorso mirato alla costruzione di dinamiche interpersonali positive. Ed è al fine di fare della “prevenzione”, nella scuola primaria, il ponte tra le conoscenze strutturate delle discipline e quel complesso di esperienze interpersonali fondamentali per la formazione della persona che nasce questo progetto articolato in quattro moduli, tre rivolti agli alunni e uno ai genitori, offrendo così un'occasione formativa anche per le famiglie coinvolte nel processo educativo. L'articolazione e la gestione del PON FSE, questo il termine tecnico, ha rappresentato una sfida per la scuola "Scardigno" che ha affrontato per la prima volta tale esperienza e si è impegnata nella sua organizzazione impiegando buona parte delle risorse umane presenti, dirigente, docenti, collaboratori, personale amministrativo, nonché esperti esterni. Esso è stato articolato in quattro moduli, i primi 3 rivolti agli alunni e il quarto ai genitori: “Comunicare è un gioco da imparare”; “Mi muovo con la musica”; “Emozioni in scena”; “Camminare insieme”. Le caratteristiche dell'intervento formativo proposto hanno riguardato attività che, svolte con piacere e in relazione con gli altri, hanno aiutato i bambini a conoscere se stessi, i propri limiti, ad affrontare le proprie paure, a sviluppare un proprio pensiero. I vari moduli sono stati condotti da esperti e tutor per due incontri settimanali di 3 ore ciascuno. Il filo conduttore di tutto il progetto sono state le emozioni: le emozioni che sono all'interno di ognuno di noi, che non sono misurabili, quantificabili, e, i bambini in particolare, non sempre sanno riconoscerle, esprimerle e ancor più gestirle. L'intento, quindi è stato quello arrivare all'autostima dei bambini utilizzando linguaggi alternativi e specifici, quali il linguaggio delle emozioni, la musicoterapia, il linguaggio della gestualità e della corporeità, quindi il teatro. Il modulo dei genitori, invece, ha voluto dare chiavi di lettura sui comportamenti propri e dei loro figli, per assolvere in modo più efficace e sereno il loro ruolo, per prevenire difficoltà di relazione e incentivare e rafforzare i rapporti scuola-famiglia. I vari moduli, pur con percorsi specifici e differenziati, si sono gradualmente e progressivamente intersecati e amalgamati in una rete di connessioni di contenuti e obiettivi fino a realizzare un processo e un prodotto: processo formativo all'interno dei percorsi svolti per 60 ore per ciascun modulo, e un prodotto finale che vede impegnati sul palco del teatro “Regina Pacis” di Molfetta, il 30 maggio alle ore 18.30, tutti i fruitori di questo progetto. I vari itinerari didattici sono confluiti in una rappresentazione teatrale “Il castello dei destini incrociati”, un castello nel quale viandanti, eroi, fanti e cavalieri compongono quadri di emozioni attraverso l'affascinante gioco del teatro ispirato all'omonima fiaba di Calvino e scritta da Francesco Tammacco. Operatori coinvolti nel progetto: Ins. Grazia Abbascià - Ideatrice e referente del Progetto Dirigente Scolastico Nicoletta Paparella Direttore Servizi Generali e Amministrativi Consiglia Tedone Referente del Progetto Grazia Abbascià Facilitatore Luigi Sparapano Valutatore Maddalena Altamura Consulente esterno Francesco lo Basso Esperti esterni Vincenzo Miranda, Tania Solimini, Francesco Tammacco, Marta Visag-gio. Tutor Grazia Abbascià, Antonia Angione, Giorgia Bergliaffa, Paola Carabellese, Elena Primaro, Daniela Rubini, Eleonora Vilardi. Docenti accompagnatori degli alunni diversamente abili: Francesca Nicoletta Gadaleta, Gaetana Rosa Lattanzi . Assistenti parentali: Maria Antonella Claudio e Vincenza Allegretta. Coordinatori di classe Maria Girolama Amato, Carmela Altamura, Damiana Angione, Lucia Al-tamura, Maddalena Azzollini, Maria Antonella de Ruvo, Gaetana Gadale-ta, Marialina Morgese, Consiglia Paparella Docenti assistenti alla mensa: Angela del Rosso, Gaetana Gadaleta, Marialina Morgese. Servizio Catering “Salsello”, Bisceglie Assistenti Amministrativi Leonardo Altomare, Rita Stufano, Raffaella Tritto. Collaboratori scolastici Rosa Azzollini, Nicola D'Elia, Onofrio Giovine, Emanuele Mastropasqua
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