BARI - Il Consiglio Provinciale di Bari è convocato, nella sala consiliare del Palazzo della Provincia, in seduta straordinaria, per domani martedì 31 gennaio 2012 alle ore 9.00 per la trattazione del seguente argomento: "No all'Italia senza le Province".
Anche la Provincia di Bari ha aderito all'iniziativa promossa dall' Upi nazionale che prevede la convocazione il 31 gennaio prossimo, in tutte le Province italiane, di sedute straordinarie aperte alla cittadinanza per la discussione ed approvazione di un ordine del giorno finalizzato a promuovere una serie di iniziative volte a garantire l'esistenza delle Province intese come strumento di partecipazione democratica dei cittadini nel governo del territorio.
DOSSIER
LE PROVINCE ALLO SPECCHIO
LE FUNZIONI, I BILANCI, I COSTI.
Roma, 20 gennaio 2012
Spesa pubblica complessiva (anno 2011):
813 miliardi di euro
Settore
|
Spesa
|
Amministrazione Centrale
|
182 miliardi di euro
|
Previdenza
|
305 miliardi di euro
|
Interessi sul debito
|
75 miliardi di euro
|
Regioni
|
168 miliardi di euro
(di cui 116 Sanità)
|
Comuni
|
72 miliardi di euro
|
Province
|
11 miliardi di euro
|
Fonti: Siope e Decisione di Finanza Pubblica 2010 - 2013
LE PROVINCE RAPPRESENTANO
L’1,35%
DELLA SPESA PUBBLICA COMPLESSIVA DEL PAESE
Gli amministratori provinciali (i numeri)
Gennaio 2012
Nel 2010 il personale politico delle Province ammontava a circa 4.000 unità.
A seguito dell’approvazione del decreto legge 2 del 2010 il numero dei consiglieri e degli assessori è stato ridotto del 20%.
Con il decreto legge 138 del 2011 (convertito da l.n.148/11), è stata operata un’ulteriore riduzione del 50% sul numero dei consiglieri e degli assessori provinciali (come da tabella di seguito).
Gli amministratori delle 107 Province per fasce di popolazione
Popolazione
|
N.
Province
|
N. Consiglieri
|
N. Assessori
|
Popolazione superiore a 1.400.000 abitanti
|
4
|
18
|
5
|
Popolazione superiore a 700.000 abitanti
|
19
|
14
|
4
|
Popolazione superiore a 300.000 abitanti
|
47
|
12
|
4
|
Popolazione altre Province
|
37
|
10
|
3
|
Il numero totale degli amministratori risulta a regime il seguente, con una riduzione del 55%.
Presidenti: 107
Assessori (Giunta): 395
Consiglieri: 1272
TOTALE: 1774
Gli amministratori provinciali (i compensi)
Gennaio 2012
Nel 2011 il costo degli amministratori provinciali è stato di 111 milioni di euro, di cui 94,7 milioni per indennità e 16,4 per rimborsi (Fonte Siope 2011).
Rispetto alla spesa complessiva delle Province (11,5 miliardi di euro) i cd. costi della politica ammontavano allo 0,9%.
Dopo la manovra 2011, a regime, sulla base di quanto previsto dal decreto 78 del 2010 in materia di riduzione delle indennità degli amministratori provinciali, il costo complessivo dei 1.774 amministratori provinciali si ridurrà a circa 34 milioni di euro (Stima Upi su Fonte Siope, 2011).
I compensi 2011 degli eletti degli altri livelli istituzionali
PARLAMENTO
|
459.265.000
|
di cui Senato
|
153.215.000
|
di cui Camera Deputati
|
306.050.000
|
Regioni
|
844.724.998
|
Comuni
|
591.232.767
Di cui 36 milioni per rimborsi
|
I bilanci delle Province
Dati Siope: confronto triennale 2008 – 2011
Variazione delle Spese delle Province
|
2008
|
2009
|
2010
|
2011
|
VAR 08/11
|
SPESE CORRENTI
|
9.032.212.361
|
8.678.006.562
|
8.562.810.574
|
8.371.029.346
|
-7,32
|
SPESE IN C CAPITALE
|
3.821.419.630
|
3.552.928.423
|
2.936.728.318
|
2.623.061.943
|
-31,36
|
SPESE RIMBORSO PRESTITI
|
667.025.916
|
668.988.230
|
659.245.656
|
624.214.126
|
-6,42
|
TOTALE
|
13.520.657.907
|
12.899.923.215
|
12.158.784.548
|
11.618.305.415
|
-14,07
|
Variazione delle Entrate delle Province
|
2008
|
2009
|
2010
|
2011
|
VAR 08/11
|
ENTRATE TRIBUTARIE
|
4.904.840.790
|
4.651.588.591
|
4.694.117.255,30
|
5.042.090.840
|
2,80
|
ENTRATE DA CONTRIBUTI CORRENTI
|
4.091.627.846
|
4.390.249.646
|
4.122.916.971,95
|
3.850.156.973
|
-5,90
|
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE
|
698.717.671
|
702.174.347
|
674.587.744
|
624.834.392
|
-10,57
|
ENTRATE DA ALIENAZIONE E TRASFERIMENTI CAPITALE
|
2.539.931.391
|
1.988.609.587
|
1.958.320.769
|
1.558.289.956
|
-38,65
|
ENTRATE DA ACCENSIONE PRESTITI
|
913.397.036
|
855.890.475
|
601.913.364
|
638.130.109
|
-30,14
|
|
13.148.514.734
|
12.588.512.646
|
12.051.856.104
|
11.713.502.270
|
-10,91
|
Variazioni spese per il Personale delle Province
Fonte Istat
|
2008
|
2009
|
2010
|
Var 08/10
|
var % 08/10
|
spesa di personale
|
2.635.855.721
|
2.568.778.125
|
2.343.335.170
|
- 292.520.551
|
-11,10
|
IL RUOLO, LE FUNZIONI E I BILANCI DELLE PROVINCE
Nel 2011 le spese sostenute dalle Province sono state pari a circa 11,6 miliardi di euro, in marcata flessione rispetto al triennio precedente (- 1 miliardo e 900 milioni di euro rispetto al 2008).
Queste le singole voci di spesa:
· Mobilità, Viabilità, Trasporti: gestione trasporto pubblico extraurbano; gestione di circa 125 mila chilometri di strade nazionali extraurbane. Spesa complessiva 1 miliardo 430milioni di euro.
· Gestione del territorio e tutela ambientale: difesa del suolo, prevenzione delle calamità, tutela delle risorse idriche ed energetiche; smaltimento dei rifiuti. Spesa complessiva 3 miliardi e 200 milioni di euro.
· Edilizia scolastica, funzionamento delle scuole e formazione professionale: gestione di oltre 5000 gli edifici, quasi 120 mila classi e oltre 2 milioni e 500 mila allievi. Spesa complessiva 2 miliardi 210 milioni di euro.
· Sviluppo economico e Servizi per il mercato del lavoro: gestione dei servizi di collocamento attraverso 854 Centri per l’impiego; sostegno all’imprenditoria, all’agricoltura, alla pesca; promozione delle energie alternative e delle fonti rinnovabili. Spesa complessiva 1 miliardo 100 milioni di euro
· Promozione della cultura. Spesa complessiva 190 milioni di euro
· Promozione del turismo e dello sport. Spesa complessiva 210 milioni di euro
· Servizi sociali. Spesa complessiva 180 milioni di euro
· Costo del personale. Spesa complessiva 2 miliardi 300 milioni. Il personale delle Province ammonta a circa 61.000 unità.
· Spese generali dell’amministrazione e spese di manutenzione del patrimonio (informatizzazione, patrimonio immobiliare, cancelleria, costi utenze telefoniche, elettricità, etc.) Spesa complessiva 750 milioni di euro
· Indennità degli amministratori. Spesa complessiva 111 milioni di euro
Spese per Aziende, Società, Enti strumentali
In questo momento esistono oltre 7000 enti strumentali (Consorzi, Aziende, Società) che occupano circa 24 mila persone nei Consigli di Amministrazione.
Il costo dei compensi, le spese di rappresentanza, il funzionamento dei consigli di amministrazione, organi collegiali, delle Società pubbliche o partecipate nel 2010 è pari a 2,5 miliardi.
Il Costo degli Enti, Agenzie e altri soggetti a valere sui bilanci delle Regioni
Fonte: Siope 2011
Regioni
|
Spesa
|
Enti e Agenzie Regionali
|
€ 3.684.447.564
|
Enti di ricerca delle Amministrazioni locali
|
€ 91.218.924
|
Autorità Portuali
|
€ 42.735.459
|
Aziende di promozione turistica
|
€ 57.999.451
|
ARPA – Agenzie regionale Ambiente
|
€ 532.225.966
|
Unioni di Comuni
|
€ 243.289.662
|
Comunità Montane
|
€ 565.402.035
|
TOTALE
|
€ 5.217.319.061
|
Il costo degli altri organismi intermedi
Fonte: Siope 2011
BIM – Bacini Imbriferi Montani
|
€ 180.406.575
|
AATO (ambiti territoriali ottimali acqua/rifiuti)
|
€ 223.787.168
|
CONSORZI Enti gestione Parchi
|
€ 75.633.118
|
CONSORZI Vigilanza Boschiva
|
€ 6.458.657
|
TOTALE
|
€ 486.285.518
|
Comuni
|
Spesa
|
Unioni dei comuni
|
€ 328.243.934
|
Comunità Montane
|
€ 104.424.845
|
Aziende speciali
|
€ 292.536.854
|
Imprese di pubblici servizi
|
€ 383.148.096
|
Autorità portuali
|
€ 187.199
|
Aziende promozione turistica
|
€ 5.032.657
|
Arpa
|
€ 810.647
|
Totale
|
€ 1.114.384.232
|
Province
|
Spesa
|
Unioni dei comuni
|
€ 10.171.857
|
Comunità Montane
|
€ 25.016.560
|
Aziende speciali
|
€ 42.949.083
|
Imprese di pubblici servizi
|
€ 118.192.363
|
Autorità portuali
|
€ 214.163
|
Aziende promozione turistica
|
€ 7.942.686
|
Arpa
|
€ 3.629.829
|
Totale
|
€ 208.116.541
|
Il totale
delle spese per il funzionamento
di le società, Aziende, consorzi, ed enti regionali, provinciali e comunali
7.026.105.352 euro.
L’ITALIA SENZA LE PROVINCE
MENO GARANZIE
MENO OPPORTUNITÀ
MENO IDENTITÀ
MENO VICINANZA
Se non vuoi rinunciare ai tuoi diritti,
fai sentire la tua voce contro un’Italia senza le Province.
Testimonia contro l’abolizione della TUA Provincia, su:
UPI (Unione Province d’Italia)
oppure scrivi a:
info@upinet.it
UPI - Piazza Cardelli, 4 - 00186 Roma
www.upinet.it
31 gennaio 2012
Consigli provinciali aperti
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L’ITALIA SENZA LE PROVINCE
Le Province si occupano di circa 125 mila chilometri di strade nazionali. Ogni anno investono oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro per mantenere le strade sicure, soprattutto nei tratti di montagna, lontano dai grandi centri abitati. Grazie ai 2 miliardi e mezzo che le Province destinano alle scuole, ogni giorno 2 milioni e 500 mila ragazzi possono studiare nei 5000 edifici scolastici aperti su tutto il territorio, nelle piccole comunità come nelle grandi città.
A garantire questi servizi sono i 56.000 dipendenti provinciali, la parte più giovane, moderna ed efficiente della Pubblica Amministrazione italiana, quella che si è strutturata più di recente, senza i fardelli del passato.
Chi deciderà, senza le Province, quali scuole tenere aperte e quali chiudere, quando bisogna liberare una strada dalla neve, quali buche tappare o quali tratte rendere più sicure? Se fosse un manager di una azienda a dovere scegliere, siete sicuri che gli interessi che prevarrebbero sarebbero quelli dei cittadini? Senza le Province la gestione in sicurezza del sistema viario, la difesa del suolo, la realizzazione delle infrastrutture di comunicazione, saranno affidate ad organismi centralizzati su cui i cittadini non avranno alcuna capacità di influenza. Il patrimonio dei 56.000 dipendenti verrà disperso: molti perderanno il lavoro, altri per mantenerlo, dovranno spostarsi a centinaia di chilometri da casa.
OPPORTUNITÀ
MENO OPPORTUNITÀ
Trovare un lavoro sarà ancora più difficile, e comunque più lontano. I cittadini più deboli saranno anche più soli. La rete delle piccole e piccolissime associazioni di volontariato, sportive e culturali finirà per chiudere. Senza le Province, l’Italia dei paesi sarà più povera.
Le Province ogni giorno accompagnano oltre 2 milioni 400 mila cittadini alla ricerca di un posto di lavoro, attraverso i 553 Centri per l‘impiego sparsi su tutto il territorio.
Oltre 800 milioni l’anno sono destinati a sostenere le associazioni del volontariato e del sociale, e a consentire che anche nei piccoli centri sia permesso a tutti i cittadini di praticare sport e di vivere la cultura.
IDENTITÀ
MENO IDENTITÀ
Le Province sono l’istituzione su cui si è costruita l’identità del nostro Paese. L’Italia è un paese di provincia, perché è in provincia che vivono, operano, crescono, migliaia di italiani.
La nostra stessa cultura, la letteratura, il nostro cinema, l’arte, hanno attinto alla provincia per raccontare le diversità che insieme fanno la ricchezza dell’Italia.
Con la fine delle Province si spegneranno i riflettori sulla ricchezza dell’Italia delle differenze.
Da 150 anni le Province identificano il territorio di appartenenza di ciascun italiano, cancellarle significa sbiadire i colori e la storia d’Italia.
VICINANZA
MENO VICINANZA
Le Province garantiscono la dignità di ciascun territorio, tutelando i diritti delle comunità e assicurando che le risorse non siano utilizzate altrove. Le Province fanno da argine allo strapotere delle grandi aree urbane nelle decisioni politiche che contano. I Consiglieri provinciali si incontrano ogni giorno nel proprio paese, mentre le Giunte regionali e il Parlamento sono lontani.
Senza le Province, la viabilità, l’urbanistica, l’edilizia scolastica, la tutela dell’ambiente, la gestione dei rifiuti, la caccia e la pesca, la protezione civile, saranno gestite non a garanzia del territorio, ma sulla base di convenienze che premieranno gli interessi più influenti e le grandi aree urbane, sempre più distanti dai cittadini, i quali non potranno controllare e interloquire con chi assume decisioni che incidono pesantemente sulla loro quotidianità.
(a cura dell'Upi, Unione province italiane)