MOLFETTA - Il talentuoso e colorato universo vintage griffato Nina Zilli è andato in scena anche a Molfetta. Alla fine la pioggia si è arresa e Nina Zilli, all’anagrafe Maria Chiara Fraschetta, vocalist di Gossolengo, un paesino della Val Trebbia, ha potuto incantare il suo pubblico, lo stesso che non sì è fatto per nulla intimorire dalla pioggia torrenziale del pomeriggio abbattutasi sulla città.
Divertimento puro per il penultimo concerto in cartellone dell'estate molfettese. La cantante dal sapore retrò, che molti paragonano a Amy Winehouse e a Mina, è riuscita a sfidare anche la pioggia. I suoi fan, in delirio, tra una breve precipitazione e l'altra, sono rimasti incollati alle sedie bagnate dalla pioggia incantati dalla bravissima e simpaticissima cantante piacentina. Alla fine anche la pioggia si è arresa e il concerto è arrivato alla fine.
Tanti i grandi successi che l’artista ha riproposto durante questa tappa del tour estivo in giro per l'Italia «L’amore è femmina», dal nome dell’ultimo album della cantante. Tra i brani più famosi: «50 mila», «Bacio d’addio», «L’uomo che amava le donne», «L’inferno» e dall’ultimo lavoro discografico «Per le strade», «L’amore è femmina» che da il titolo al suo ultimo album premiato con il disco d’oro, e poi ancora «Lasciatemi dormire».
Il concerto organizzato dalla Fondazione “Vincenzo Maria Valente”, presieduta dal dott. Pietro Centrone, in collaborazione con il Comune di Molfetta, ha riscosso grande successo grazie anche all’ estro dell’artista piacentina vera protagonista della serata e grande trascinatrice. Dopo il successo in radio con il programma «Stay Soul», che ha contribuito a diffondere il suo amore per la musica black, Nina Zilli riprende il suo tour registrando in molte tappe il tutto esaurito.
Non sta mai ferma sul palco Nina. I suoi tacchi altissimi e il suo vestito vintage svolazza mentre canta e fa conoscere il suo soul al pubblico, dominando su quel palco che ha visto esibirla sin dall’età di 13 anni. Un ciclone di energia e talento che conquista tutti, senza confini di età e gusti musicali. Neppure il pubblico riesce a trattenersi dall'alzarsi dal suo posto per dondolarsi e accompagnarla nella sua frenesia tanto che a fine concerto tutti corrono sotto il palco per l’ultimo brano.
La stella del soul italiano saluta Molfetta dopo circa due ore di intensa musica, con uno stacchetto sulle note di «Basta» di Adriano Celentano che balla con la sua band (il trombettista Riccardo Gibertini, il sassofonista Marco Zaghi, il chitarrista Antonio Vezzano, il tastierista Angelo Catoni, il bassista Lucio Fasino e il batterista Nicola Roccano).
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