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Nicola Camporeale: la politica ritrovi il dialogo per il bene della città Le dichiarazioni del presidente del consiglio Comunale
10 novembre 2008

MOLFETTA - “Sui grandi temi che riguardano il futuro di Molfetta invito tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione a riscoprire il valore del confronto politico prescindendo da ogni pregiudizio ideologico. La vicenda della foresteria della Capitaneria di Porto, in costruzione su Banchina San Domenico proprio a ridosso del mare, può sin da subito rappresentare il terreno giusto per un rinnovato dialogo. Al contrario, enfatizzare i toni dello scontro politico nei confronti dell'amministrazione comunale non contribuisce alla ricerca delle soluzioni migliori per il bene dell'intera città”. È quanto ha dichiarato Nicola Camporeale, Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Molfetta, commentando le ultime vicende riguardanti la cosiddetta “Nuova Punta Perotti”. Camporeale, inoltre, commentando la sentenza dalla Terza Sezione del TAR Puglia che ha giudicato improcedibile il ricorso del Ministero delle Infrastrutture contro le ordinanze di sospensione dei lavori firmate dal sindaco, Antonio Azzollini, afferma che “si tratta di una sentenza importantissima per la città e il suo futuro. La richiesta di arretrare di appena qualche metro la costruzione della nuova palazzina alloggi della Capitaneria di Porto contiene infatti valutazioni politiche che attengono esclusivamente alle opportunità di sviluppo turistico ed economico di Molfetta. Il risultato positivo ottenuto dal Comune di Molfetta dinanzi al TAR Puglia, dà quindi un nuovo impulso alla 'battaglia' civile che il sindaco Antonio Azzollini, l'amministrazione comunale e le associazioni cittadine stanno portando avanti ormai da anni. Su queste ragioni, maggioranza e opposizione possono e devono ritrovarsi insieme”.
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L'invito del sig. Camporeale, se fatto con la dovuta serietà, scevra di ogni idea di imporre alcunché ad alcuno, è assolutamente condivisibile. Chissà che questo non costituisca un primo passo verso una normalizzazione dei rapporti istituzionali fra le due anime politiche che si confrontano - devo dire sempre più incivilmente - in Consiglio comunale e fuori. E' tuttavia necessario subito fare dei rilievi doverosi e delle ammissioni altrettanto dovute. L'amministrazione comunale (ricordo che sono circa otto anni che a Molfetta "regna" il C.D.) ha fatto e disfatto di tutto in particolare sul problema della Foresteria che sta diventando uno degli argomenti più dirompenti per la Cittadinanza. Ha di fatto creato un piano regolatore per il porto, l'ha discusso, l'ha finanziato (anche se vi è una scuola di pensiero che fa risalire il finanziamento addirittura all'ing. Di Gioia! Mah, chi lo sa?.),ha iniziato a realizzarlo, con tanto di esposizione di cartelli con nomi di Professionisti e Imprese. Poi che succede, il Sindaco? si accorge che una parte non va bene. Qualcuno deve avere scritto che solo le bestie non ritornano sulle proprie decisioni. Ed è vero, è più che lecito tornare su una decisione, a patto che, stando le cose come stanno, e prima di far "scendere in campo truppe cammellate costiuite da Associazioni, addirittura di Molfettesi all'estero, Confcommercio, opinionisti, sit-in, e altre iniziative, per me manovrate, sospette e torbide" si faccia chiarezza. E qui veniamo alla seconda proposta: Il S.S.P. ha ammesso che la "colpa" è sua: bene. Invoca delle ragioni risibili ai più: male, perché sta creando una spaccatura netta fra coloro che , pur non avendo un'opinione esatta della giustezza o meno della Foresteria, la dove si è iniziato a costruirla, si "turerebbero il naso e direbbero: OK prendiamo atto dell'errore commesso, ma le cose sono troppo avanti e sarebbe troppo costoso (in tutti sensi) tornare indietro". Poi c'è il fatto sconcertante che mi è parso di non coglire nelle opinioni di coloro che NON VOGLIONO UNA PUNTA PEROTTI!, o meglio ancora che lamentano l'occlusione della vista della basilica!, e cioé la mancanza di interesse su: 1) Che cosa si intende quantitativamente e qualitativamente "spostare più in là" la costruzione. 1 metro, 10 metri?, più verso terra, più verso mare?. 2) Che cosa comporterà, in termini di tempo la rielaborazione di una parte del P.R.? 3) Una cosa importante: quanto costerà, in toto, questo scherzetto? 4) E la cosa più importante: dove saranno scaricati gli oneri derivanti da tutto ciò? Tantissima gente esprime opinioni contrastanti sulla materia del contendere, pochi sono quelli che si pongono questi quesiti, nonostante l'infuriare della polemica (e questo date la situazione di Molfetta, è deprecabile) nessuna voce autorevole, salvo prova contraria, ha mai quantificato nulla. Si spera allora che, qualora venga accolto l'invito del sig. Camporeale, come atto preliminare, venga chiarita, in toto, la situazione. Molto modestamente invito l'opposizione e perché no anche la maggioranza, prima di "firmare cambiali in bianco di alcun tipo" di fare proprie queste considerazioni, se proprio non l'hanno ancora fatto.


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