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Nasce anche a Molfetta l'Adisco per la donazione cordone ombelicale
15 giugno 2012

Ciò che ha nutrito una vita, può ancora dare vita: è nata la sezione territoriale Adisco Molfetta. Presso l’hotel Garden dott. Domenico Aiello, presidente del Rotary Club di Molfetta, ha presentato al territorio la nuova sezione molfettese della Adisco (Associazione donatrici sangue cordone ombelicale), unitamente a Rotaract, Interact, Avis, Masci, Fidapa, Gruppo Volontariato Vincenziano, cittadino e della parrocchia S. Teresa e Cattedrale di Molfetta. La prof.ssa Cosima Raguseo, presidente della sezione Adisco territoriale Molfetta, ha espresso gratitudine per la collaborazione e l’entusiasmo profuso nei vari incontri preparatori. Ha poi esposto il programma di massima da realizzare, con una attenzione particolare alla sensibilizzazione delle giovani donne e alla promozione della ricerca al fine di sviluppare completamente le potenzialità dell’impiego del sangue del cordone ombelicale (SCO). Il prof. Tommaso Berardi ha moderato la discussione sulla importanza della donazione eterologa del sangue cordonale in una tavola rotonda con ha visto protagonisti il dott. Giuseppe Garrisi, presidente Adisco Puglia, il dott. Gennaro Volpe presidente te Adisco Bari, la prof.ssa Anita Pesce, presidente Adisco Bisceglie, la dott.ssa Annalisa Altomare, direttore sanitario ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta. Il dott. Giuseppe Garrisi ha illustrato il percorso della sezione pugliese e gli obiettivi futuri, il dott. Gennaro Volpe ha presentato dati scientifici a conferma della opportunità offerta dalla donazione libera e gratuita del sangue placentare. Questo è ricco di cellule staminali utili per curare gravi malattie del sangue nei bambini. Il prelievo è svolto da personale abilitato mentre la raccolta, la tipizzazione, e la conservazione vengono effettuate presso La Banca di SCO a San Giovanni Rotondo. La prof.ssa Anita Pesce, madrina della serata, ha rivolto il suo augurio alla presidente della neonata sezione cittadina, ed ha illustrato modalità di comunicazione efficace sulle problematiche delle cellule staminali da SCO. La dott.ssa Annalisa Altomare, dopo una breve presentazione sulla situazione della sanità nel nostro ospedale, ha manifestato disponibilità ad una collaborazione ed al confronto sulla promozione della donazione del sangue cordonale. Non è mancato l’intervento del vescovo mons. Luigi Martella, che ha espressione il suo giudizio positivo sulla validità di tale iniziativa. Ogni donna può decidere per la donazione, dopo il parto, del sangue del cordone ombelicale, offrendo una speranza in più ai bambini per guarire da patologie mortali: tutto ciò può essere non soltanto una bella storia da raccontare, ma vera e propria cultura della vita.

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