MOLFETTA – Un lettore ci scrive una lettera amareggiata su alcuni episodi della campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Molfetta, che sta assumendo toni di violenza verbale e propagandistica mai visti.
Ecco la sua lettera:
«Volevo segnalare a Quindici, l’unico che racconta i fatti e la verità a Molfetta, alcuni episodi della campagna elettorale che mi hanno lasciato perplesso, soprattutto per le bugie e l’ipocrisia.
Ieri le cassette delle lettere dei cittadini di Molfetta sono state invase da volantini pubblicitari del candidato sindaco del centrodestra Ninnì Camporeale. Oltre alla fastidiosa invasione delle cassette, tipico delle campagne elettorali (non si potrebbe mettere i volantini nei contenitori esterni al portone?) quello che appare più grave è il contenuto del foglio: si parla dell’ultima falsa promessa, quella della riduzione della tassa sulla spazzatura. Una vergogna e un’offesa all’intelligenza dei cittadini, che va reso pubblico attraverso la stampa.
Ma come? Il giorno prima il Comune, governato dal centrodestra di cui Camporeale fa parte e dal suo amico ex sindaco sen. Antonio Azzollini ha imposto le tasse che sono arrivate nelle stesse cassette il giorno prima, con la notifica dell’ufficio tributi e poi dicono ai molfettesi di volerle ridurre. Essere trattati da imbecilli, questo no! In realtà occorre dire che Azzollini e la sua amministrazione hanno aumentato le tasse sulla spazzatura e ora si mettono la foglia di fico?
Camporeale fa come Berlusconi che prima mette l’Imu e poi dichiara in campagna elettorale di volerla eliminare. Pensano di rivolgersi a un popolo di imbecilli? E se poi la promessa non la mantengono, si trasformano in pinocchietti?
Dimostrando di non avere idee nuove (alcune, come il co-working le ha copiate dalla Natalicchio del centrosinistra), il candidato Camporeale conferma che seguirà quelle di Azzollini che hanno portato la città allo stato di degrado attuale.
Che dire poi di Azzollini che sta dietro Camporeale e che sta scendendo in campo personalmente e con forza? Tutte le sue promesse fatte in passato, non sono state realizzare e oggi ci viene a propinare altre promesse? Ma siamo tutti imbecilli noi molfettesi? Non abbiamo proprio memoria del passato e poi basterebbe chiedersi: stiamo meglio o peggio del passato e votare di conseguenza».
Non possiamo non condividere quanto scritto dal nostro lettore che ringraziamo per il suo contributo alla chiarezza e alla trasparenza. Ci chiediamo: quale credibilità può avere un’amministrazione che prima fissa un’imposta e poi afferma di volerla togliere?
La vicenda ci ricorda la storia della foresteria della Capitaneria di porto, costata al Comune e quindi a noi cittadini, migliaia di euro di risarcimento. In quell’occasione l’ex sindaco Azzollini prima autorizzò la costruzione e poi sollevò i cittadini contro questa costruzione che guastava il panorama ed era invasiva del suolo pubblico in un punto di grande traffico.
Purtroppo dobbiamo rammaricarci dei toni che il centrodestra e i suoi sostenitori stanno utilizzando in questa campagna elettorale, non ne ricordiamo di così violenti, diffamatori, calunniosi o semplicemente cattivi. Altro che fair play: siamo caduti molto in basso. Speriamo che il futuro possa riservare un reale cambiamento e una rinascita della nostra Molfetta, precipitata ai livelli più infimi della sua storia con illegalità diffusa, disoccupazione, corruzione, degrado complessivo. L’entusiasmo, la passione di tanti giovani che volontariamente e a proprie spese (combattono anche il voto di scambio, non si mercanteggia per 50 euro, poco meno o poco più), rimettendoci di proprio e sacrificando perfino il sonno per una passione politica a sostegno di Paola Natalicchio, non l’avevamo visto da anni a Molfetta. Questo ci fa ben sperare in un futuro migliore, soprattutto per loro.
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