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Molfetta, tecnologia petrolifera per rimuovere il traliccio di via Ungaretti Un investimento pubblico di 2 milioni di euro per risolvere un grave problema ambientale
20 febbraio 2008

MOLFETTA - Per la rimozione del traliccio dell'alta tensione di via Ungaretti arriva in soccorso la tecnologia petrolifera americana. Sono cominciati già da alcuni giorni i lavori di “perforazione teleguidata” che serviranno a completare l'interramento delle due linee elettriche aeree da 150 mila Volt che alimentano la sottostazione elettrica della ferrovia di Molfetta. I lavori permetteranno la rimozione definitiva del traliccio dell'alta tensione di via Ungaretti (foto), situato da oltre 30 anni a pochissimi metri di distanza dalle abitazioni. Commissionato da “Rete Ferroviaria Italiana” (RFI), l'intervento che consentirà la rimozione del traliccio è stato possibile grazie a un finanziamento statale di circa 2 milioni di euro ottenuti dal Comune di Molfetta. “Il progetto è complesso è prevede la riconfigurazione di tutta la linea dell'alta tensione dalla statale 16 bis fino alla stazione ferroviaria. Nella fase attuale, l'intervento consiste nel far attraversare i cavi elettrici sotto via Berlinguer. Si è ricorso così a una tecnica all'avanguardia derivata dalle trivellazioni per pozzi petroliferi utilizzata negli Stati Uniti” spiega il sindaco uscente Azzollini. “In questo caso la trivellazione viene effettuata in linea orizzontale (e non verticale) per poter installare le tubazioni sotto il livello stradale. La cosa più importante è che finalmente gli abitanti di questo quartiere non dovranno più preoccuparsi né di inquinamento elettromagnetico, né di scariche elettriche incidentali, né della bruttura urbanistica causato da un traliccio nel bel mezzo di una strada”. Come funziona questa tecnologia innovativa? Da via Berlinguer fino alla stazione ferroviaria, le linee ad alta tensione passeranno sotto terra rendendo inutile la presenza del traliccio di via Ungaretti. Ed è qui che entra in gioco la “Ditch Witch”, la perforatrice della Nuovapanelectric Srl di Nardò che sta eseguendo i lavori. Il macchinario resta fermo su un lato della strada e da qui inserisce nel terreno alcune aste di perforazione che si avvitano l'una dopo l'altra man mano che un foro sotterraneo attraversa per circa 60 metri la sezione di via Berlinguer, fino ad arrivare sul lato opposto della strada. La direzione e la profondità della punta perforatrice vengono “teleguidate”, cioè determinate a distanza da un operatore che, grazie a una sonda radar e a un monitor, ha la visione tridimensionale di quello che accade sotto terra. Il tunnel sotterraneo verrà successivamente allargato mediante una alesatrice. Poi si procederà alla posa dei 15 tubi contenenti i cavi elettrici e le fibre ottiche. “Il tutto senza ricorrere agli scavi a cielo aperto e quindi senza arrecare alcun intralcio al traffico automobilistico” spiega Giuseppe Sapio, il responsabile tecnico della Nuovapanelectric che sta coordinando i lavori”. Insomma, sia i residenti che gli automobilisti nemmeno si accorgono di quello che accade sotto terra.
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