Molfetta Shopping, si dimette il presidente Mauro Panunzio
MOLFETTA – 5.3.2006
Il presidente dell'Associazione di commercianti “Molfetta shopping”, Mauro Panunzio ha deciso di dimettersi per candidarsi alle prossime elezioni amministrative.
Panunzio spiega in un comunicato i motivi della sua scelta e traccia un bilancio della sua presidenza.
“Il futuro della città risiede necessariamente nella migliore vivibilità – scrive Panunzio -; 'uno sviluppo economico che mina la coesione del tessuto urbano non può essere sostenibile a lungo andare', è necessario contrastare tendenze deleterie come la possibile scomparsa dei piccoli negozi al dettaglio. In tal senso si riconosce come, a fronte dei profondi mutamenti che hanno interessato il commercio urbano nel corso degli ultimi decenni, nulla sia stato fatto da nessuna amministrazione, tanto meno dall'assessorato al commercio che è stato sempre gestito con superficialità, in alcuni casi da competenze discutibili.
Dinanzi a questi fenomeni, le iniziative promosse dalla nostra associazione hanno avuto riscontri positivi sul commercio di prossimità. Il nostro lavoro viene premiato da dati oggettivi visibili da tutti, convinti che i negozi sono una barriera ed una garanzia contro il degrado urbano. Contestualmente però credo che a questa categoria debba essere riconosciuta l'importanza che riveste per la città: le attività del commercio sono considerate assolutamente secondarie rispetto ad altri settori.
Mi chiedo quando una qualunque amministrazione si accorgerà che la sua prima risorsa economica è il turismo con le attività ad esso connesse, e quando saranno adottate, al di là dei proclami, politiche di sviluppo concrete e coerenti con questa realtà. Uno dei mezzi con i quali le amministrazioni possono tuttavia dare risposte efficaci è costituito dalle misure e dagli interventi strutturali per migliorare la viabilità, individuare aree di parcheggi con servizi efficienti di navette, arredo urbano qualificato, strumenti di incentivazione economica e finanziaria, avviare un dialogo sociale e culturale tra i vari soggetti coinvolti nell'attuazione delle politiche urbane locali.
Il punto è che oggi, per vincere queste sfide, non bastano intelligenza, capacità, esperienza e sensibilità (doti che hanno sempre caratterizzato la categoria): oggi occorrono ingenti capitali, preparazione specifica, strutture adeguate. Abbiamo realizzato tanto e continueremo ad operare con slancio ed entusiasmo, siamo una realtà riconosciuta a tutti i livelli istituzionali, ma ritengo si possa fare molto di più. L'esperienza di questi anni mi ha indotto ad una attenta riflessione, per poter essere più incisivi nella salvaguardia e la tutela del commercio di prossimità è necessario partecipare attivamente al dibattito politico amministrativo.
Per avere risposte concrete a quanto abbiamo chiesto da anni, annuncio la mia piena disponibilità per una eventuale candidatura alle prossime elezioni comunali, nello schieramento che saprà affrontare finalmente le dinamiche volte a rilanciare il commercio tradizionale, aprendo un dibattito politico serio, assicurando a tutti i commercianti, ampie garanzie per ottenere la giusta rappresentatività del commercio locale. Mi vedo costretto, per non coinvolgere l'associazione sulle mie scelte politiche, a rassegnare le mie irrevocabili dimissioni da presidente di Molfetta Shopping cui ero stato riconfermato per il secondo biennio.
L'Associazione che con alcuni soci ho fondato nel 2000 ha svolto in questi anni un ruolo propulsivo nel rapporto tra consumatore e commerciante colmando, con la propria attività di informazione e di supporto, gravi carenze di comunicazione e marketing urbano. Siamo e dobbiamo continuare ad essere al servizio dei commercianti e del commercio di vicinato. Proprio per questo nostro ruolo di servizio ed al fine di impedire che l'Associazione possa subire contraccolpi da decisioni personali del suo presidente ho deciso di rassegnare le dimissioni. Nella consapevolezza che il cammino finora percorso ed i riconoscimenti che abbiamo conseguito non solo non vadano dispersi ma possano essere ulteriormente rafforzati. Resto, in quanto socio fondatore, al servizio dell'Associazione e, nei limiti del mio possibile, non mancherò di collaborare e di rispondere a quanti volessero farmi pervenire le loro richieste di informazioni”.