MOLFETTA - Una titolazione che potrebbe trarre in inganno. «Impegno di spesa di € 15,000.00 per le attività in favore di minori frequentanti le scuole dell’obbligo», questa la delibera n.37 del settore Socialità del Comune di Molfetta del 16 febbraio, pubblicata sull’albo pretorio solo lo scorso 22 maggio. Ci si aspetterebbe, ad esempio, animazione e recupero scolastico, particolari politiche educative (progetti famiglia, centri d’incontro, consulenza educativa domiciliare, nuovi progetti per la disabilità, ecc.), gestione di programmi di integrazione sociale, anche attività di facilitazione e mediazione linguistico/culturale per l’inserimento scolastico di minori stranieri nella scuola dell’obbligo.
All’assessorato alla Socialità, invece, sono pervenute da parte di associazioni culturali di Molfetta proposte di progetti ludico-ricreativi rivolti a minori frequentanti le scuole di primo e secondo grado nell’ambito del Piano comunale d’intervento per il Diritto allo Studio 2011-12 (approvato nel novembre 2011). Con quali modalità sono state presentate le quattro proposte? Perché la delibera non è più dettagliata?
Spesa complessiva, 5.300 euro: modica, anche se non si conosce l’articolazione dei progetti (di cui non si mettono in dubbio efficacia e progettualità). Eppure il Comune ha impegnato sul bilancio del 2012 ben 15mila euro, che - si potrebbe immaginare -potrebbero servire per coprire alcune spese collaterali dei progetti: ma quali? Come saranno utilizzati i 10mila euro di scarto? Perché la delibera, anche in questo caso, non offre nessun’altra spiegazione? Secondo quali criteri sono stati valutati i progetti? Che tipo d’istruttoria è stata o sarà seguita?
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