Molfetta, scandali Pino Amato ed edilizia: i consiglieri del centrosinistra prendono posizione
MOLFETTA - Le ultime vicende pubbliche molfettesi sono commentate ora dai consiglieri di opposizione che, tramite comunicato stampa prendono posizione “in relazione alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto un consigliere comunale di maggioranza e all'altra, concernente presunti gravi illeciti urbanistici che hanno condotto al sequestro penale di fabbricati ultimati o in corso di costruzione”.
Lo fanno, ritenendo innanzitutto “doveroso astenersi da ogni giudizio sul merito delle imputazioni e sulle responsabilità delle persone coinvolte in quanto materia riservata all'autorità giudiziaria nella quale ripongono la massima fiducia”.
La loro prima preoccupazione è per gli “ignari cittadini che stanno pagando le conseguenze di scelte amministrative non sufficientemente meditate e in relazione alle quali erano state sollevate a suo tempo motivate perplessità.
A costoro esprimono piena solidarietà e assicurano un costante impegno per la tutela del loro diritto acquisito alla proprietà dell'abitazione”.
Non mancano le valutazioni di tipo politico: “Nel contempo, tali vicende, a prescindere dai loro aspetti giudiziari, devono ineludibilmente condurre ad una approfondita riflessione sulle modalità di acquisizione del consenso elettorale nella nostra città, sul rapporto tra una fetta rilevante del ceto politico e gli strati bisognosi della popolazione, sulla opacità di alcune condotte amministrative, spesso asservite ad interessi privati, e sulle nefaste conseguenze che il complesso di questi fenomeni produce sul prestigio delle istituzioni, sulla fiducia dei cittadini nella politica e sullo stesso senso civico e di appartenenza degli stessi.
In città è purtroppo sempre più diffusa la convinzione, che rischia di farsi invincibile senso comune, che gli stessi diritti delle persone possano essere esercitati e fatti valere solo se patrocinati da un politico influente, così come al medesimo bisogna ricorrere se si intendono acquisire indebiti vantaggi, comunque agevolmente conseguibili se si paga tale pedaggio.
Si deve evitare che si radichi la convinzione che il voto possa essere concesso per convenienza personale e non per convinzione o per il bene della comunità.
Si deve altresì evitare che si radichi la convinzione che il confronto politico si possa regolare come in un mercato, per cui si stringono accordi o alleanze con chiunque pur di vincere le elezioni.
In tale contesto diventano significativi segnali di allarme sociale sia i ben noti comportamenti devianti di cui la cronaca ha dovuto recentemente occuparsi, sia il sensibile decadimento del senso civico e del rispetto dei beni comuni, effetti tipici della sempre più generalizzata percezione dell'estraneità della cosa pubblica e del prevalere di concezioni egoistiche pregiudizievoli per la coesione sociale della comunità.
L'opposizione consigliare, unitamente alle forze politiche e ai movimenti civici di cui è espressione, i quali tutti si riconoscono nell'esperienza della coalizione di Centrosinistra in campo nazionale, ha più volte richiamato l'attenzione della maggioranza di governo locale e della città tutta su tali cruciali questioni, ma senza alcun risultato, avendo il Centrodestra cittadino replicato che il problema non esisteva, accusando anzi l'opposizione di atteggiamenti demagogici, strumentali e, addirittura, di “remare contro” gli interessi della città.
Riteniamo, viceversa, che rema contro chi, cacciando la testa sotto la sabbia, si ostina a non vedere, per miopi interessi di bottega, la degenerazione della vita pubblica in una città ferita da un ceto politico di governo che, in non esigua parte, è protagonista e responsabile dei fenomeni profondamente negativi sopra evidenziati.
E' necessario, quindi, che, non solo le forze politiche, ma i cittadini tutti e ogni espressione organizzata della cittadinanza acquisiscano coscienza della necessità di adottare e pretendere dai propri rappresentanti, e da chiunque abbia responsabilità amministrative, condotte non solo penalmente lecite ma anche irreprensibili sotto il profilo della correttezza gestionale e della parità di trattamento dei cittadini.
A tale riguardo deve essere posta con forza la questione della correttezza e trasparenza dei comportamenti di parte della burocrazia comunale, che non sempre sembra avere fatto buon uso delle prerogative ed attribuzioni che la legge le affida.
Responsabilità precipua, inoltre, dei gruppi dirigenti della politica cittadina, è quella della selezione delle candidature in base ai suddetti criteri, senza la quale ogni proposito di rinnovamento e di estirpazione della pianta della cattiva politica è destinato al fallimento.
Noi abbiamo accettato questa sfida e la condurremo sino in fondo.
Invitiamo tutti i responsabili politici e le persone di buona volontà a fare altrettanto”.