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Molfetta, rimosso (finalmente) il traliccio di via Ungaretti. Tutte le foto
L'intervento realizzato grazie ad un accordo tra Comune di Molfetta e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS)
09 luglio 2008
MOLFETTA -
Dopo trent'anni, il desiderio di molti abitanti della zona si è avverato. Il traliccio dell'alta tensione di via Ungaretti a Molfetta (foto) è stato rimosso (vedi photo gallery). Per gli abitanti del quartiere era ormai una istituzione, il traliccio dell'alta tensione che trasportava 150.000 volt fino alla Sottostazione elettrica di Molfetta, e che alimentava i treni della linea Bari- Foggia. Ora il gigante d'acciaio non esiste più, è stato rimosso, durante la cerimonia pubblica, alla quale hanno preso parte il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini e il direttore Compartimentale Infrastruttura Bari di Rete Ferroviaria Italiana, Ing. Pasquale Borrelli. Molti i cittadini presenti alla cerimonia che incrociando il primo cittadino, attorniato da molti dei suoi “fedelissimi” assessori, lo ringraziavano per questa rimozione. “Questa è la prima volta che ringraziamo l'amministrazione per qualcosa che ci togliete” ha affermato un signore, residente nella palazzina in cui si affacciava il traliccio. Quello di via Ungaretti, è stato l'ultimo dei tralicci ad essere rimosso, gli altri sei furono eliminati nell'ottobre 2007. Per procedere alla rimozione dei tralicci, 2 chilometri di nuovi cavi elettrici ad alta tensione sono stati interrati e posizionati in aree non urbanizzate tra la S.S.16 bis, la Sottostazione elettrica di Molfetta e gli elettrodotti che in precedenza attraversavano il Comparto 5 del comune, nella zona dell'Ospedale. Per la rimozione dei tralicci, è stato modificato anche il tracciato dei cavi elettrici ad alta tensione che alimentano la linea ferroviaria Bari-Molfetta-Barletta. L'investimento complessivo dell'opera è stato di 2 milioni di euro, la maggior parte dell'importo finanziato da FS.
Durante la cerimonia il sindaco Azzollini (nella foto, col casco) ha voluto sottolineare la preziosa collaborazione tra istituzioni, che in questo caso ha prodotto dei risultati. Grande è stata l'intesa tra Comune di Molfetta e Ferrovie dello Stato insostituibile per la realizzazione del progetto. Senza FS, il Comune non avrebbe mai potuto realizzare ciò che oggi è stato fatto, sia per le scarse risorse finanziarie del Comune di Molfetta (il Comune ha coofinanziato il progetto solo con il 35% dell'importo complessivo), sia per la competenza nell'interramento di cavi elettrici ad alta tensione che solo Ferrovie dello stato può avere. Azzollini ha illustrato anche i tempi, a suo dire “record” in cui è stato realizzato il progetto, l'interramento dei cavi e la rimozione dei tralicci. «Oggi abbiamo chiuso positivamente una delle peggiori vicende della città, con questo atto prosegue un percorso di risanamento e valorizzazione dell'intero quartiere, ha detto il sindaco di Molfetta, Sen. Antonio Azzollini, nel corso della conferenza stampa che stamattina ha preceduto la rimozione definitiva dei due tralicci dell'alta tensione ubicati in via Ungaretti, uno nel cuore del quartiere Poggiofiorito e l'altro a ridosso della Sottostazione elettrica delle Ferrovie dello Stato. Il sindaco Antonio Azzollini ha riservato un ringraziamento particolare a Pasquale Borelli, direttore compartimentale Infrastruttura Bari di Rete Ferroviaria Italiana, e a tutti i tecnici del Gruppo Ferrovie dello Stato «per aver impegnato le energie professionali e le risorse finanziarie necessarie per giungere a questo risultato. Il Comune ha fatto la sua parte partecipando in modo significativo al finanziamento del progetto – ha ricordato il primo cittadino – tuttavia, senza lo spirito di collaborazione mostrato dalle istituzioni in questa occasione non saremmo riusciti con la stessa celerità a superare gli ostacoli che si presentavano di volta in volta». Dopo la cerimonia pubblica il sindaco ha voluto ricordare il sindaco Gianni Carnicella, nel sedicesimo anniversario del suo assassinio, con un lungo applauso.
Autore:
Giovanni Angione
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cittadino
11 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
Vorrei sapere chi amministrava quando fu dato il permesso a costruire in quella zona, perchè è bene che si conoscano i responsabili di questo scempio. Vorrei sapere anche chi fece costruire sul lungomare ovvero il palazzo INPS. In passato di porcate ne hanno fatte tante e ora tutti a invocare maga-maghella per mettere a posto le porcate fatte da altri. Fuori i nomi.
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Damiano de candia
09 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
Certo che quando non vi conviene, commenti non ne fate eh! (mi rivolgo alla solita platea di detrattori del sindaco).
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Piero Piero
09 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
Con le Scuole chiuse + gli UFF. Pubblici svuotati al momento sono tutti al Mare. Non Vedono Non Sentono Non parlano.
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traliccio giù
09 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
Eppure in trent'anni ne sono passati di sindaci e tutti rigorosamente "presenti sul territorio" a tempo pieno, chi lavorava 10 ore al giorno, chi 12 chi non dormiva la notte ect. ect. Ci voleva Antonio che lavorando da Roma, ha spostato non 1, non 2 ma decine di tralicci per vari chilometri e pensando anche alle future costruzioni dei comparti della zona 167, perchè non si trovassero un dì con decine di tralicci fuori la finestra. In pratica quello che avrebbe dovuto fare l'allora sindaco che diede il permesso a costruire davanti al traliccio fregandosene dei futuri abitanti e problematiche varie. Diamo a cesare quello che è di cesare, sindaci si nasce e non si improvvisa. Mi è piaciuta l'intervista al responsabile delle FF.SS che ha dichiarato:..." questo è stato un intervento eccezionale e unico che non sarà di certo ripetuto in altre realtà con le stesse problematiche". Insomma il senatore-sindaco porta a molti vantaggi e su questo non ci piove. Un problema in meno.
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Ciccio Decicci
09 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
Ce ne fossero ancora molfettesi come Carnicella!! TRENTANNI PER ELIMINARE UN TRALICCIO CHE VERGOGNA!!! Queste cose non centrano niente con la politica ma con il buon senso, SEMPRE A FARE LE VITTIME QUESTI SOSTENITORI DEL SINDACO!!!!
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donato giliberti
09 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
personalmente ne sono lieto,ma gli abitanti che avevano comprato la casa lo avevano gia' il traliccio quindi dopo la protesta non dovrebbe esserci.Poi chi ha pagato?non siamo sempre noi che paghiamo?
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