MOLFETTA - «
L’ultimo provvedimento adottato dal sindaco pochi minuti prima di rassegnare le sue dimissioni qualifica egregiamente tutta la sciagurata stagione amministrativa targata Antonio Azzollini». Così
Giovanni Abbattista, segretario locale del Partito Democratico, commenta i provvedimenti con cui il dimissionario sindaco Azzollini ha rinnovato gli incarichi a tempo determinato ai 4 dirigenti del Comune di Molfetta (de facto, “
assessori” azzolliniani la cui carica è stata prorogata oltre il mandato di Azzollini), come già
Quindici aveva annunciato in
esclusiva lo scorso 1 novembre, ribadendo tutti i caratteri di dubbia legittimità del provvedimento.
«Anche nell’ultimo giorno del suo incarico da sindaco, Azzollini ha voluto assestare un duro colpo alla correttezza amministrativa e alla legalità, con un’ultima decisione che si caratterizza, come tutte le altre assunte in questi anni, per opacità, illegittimità e desiderio di consolidare il suo consenso elettorale con un’operazione dal tenore chiaramente clientelare». Infatti, poco prima di abbandonare il Comune di Molfetta per perseguire la sua personalissima carriera politica, aggiunge il segretario politico del PD, «Azzollini ha di fatto rinnovato, per altri cinque anni, i contratti ai dirigenti a termine nominati al momento del suo insediamento e i cui incarichi fiduciari sarebbero stati travolti con le sue dimissioni».
Tra questi dirigenti (assunti senza aver sostenuto alcun pubblico concorso, per svolgere questa funzione), figurano attivisti e militanti politici della coalizione di centrodestra, alcuni dei quali hanno anche ricoperto, in passato, incarichi politici nelle amministrazioni guidate da Azzollini. «È questa, una scelta inaccettabile che punta ad “avvelenare” i pozzi in vista dell’imminente campagna elettorale, lasciando ai vertici della macchina amministrativa figure apicali di fatto organiche a questo centrodestra - il commento di Abbattista che ripercorre la posizione già assunta dal PD in Consiglio comunale, quando la discussione del provvedimento fu abortita dalla maggioranza e dell’amministrazione Azzollini -. Tra l’altro, in palese violazione di legge, il sindaco ha anche previsto che i contratti dei dirigenti abbiano la durata di 5 anni, tentando in questo modo di condizionare le scelte della futura amministrazione che i molfettesi saranno chiamati a scegliere tra qualche mese».
In sostanza, il provvedimento rischia di macchiare la prossima campagna elettorale per i suoi conseguenti contorsionismi azzolliniani politico-amministrativi. Perciò, il PD di Molfetta, come dichiarato dal suo segretario politico, si opporrà in ogni sede perché questa operazione non produca effetti dannosi per la collettività.
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