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Molfetta, pace fatta tra Paola Natalicchio e il Pd. Debora Serracchiani: “questa è una delle migliori amministrazioni di centro sinistra. La crisi è occasione di rilancio”
Tenutasi presso la sede comunale di Lama Scotella una conferenza stampa alla presenza del vicesegretario nazionale del Pd e dei vertici regionali del partito. Soddisfatto il primo cittadino Paola Natalicchio: “ Oggi celebriamo una rinascita, l'occasione per far rinascere la pluralità di esperienze politiche maturate in questi due anni. La nostra resta la sfida di una progettualità innovativa”
05 agosto 2015
MOLFETTA
- Una crisi politica seria e profonda superata grazie alla responsabilità e allo slancio di tutte le forze del centro sinistra cittadino e adesso occasione di rilancio programmatico e rinnovamento politico. E' pace fatta tra il sindaco di Molfetta
Paola Natalicchio
e il partito democratico che hanno annunciato in una conferenza stampa tenutasi presso la sede comunale di Lama Scotella e alla presenza del vicesegretario nazionale del partito
Debora Serracchiani
, la rinnovata intesa e la volontà di andare avanti nell'esperienza amministrativa partita nel 2013. Dopo settimane di burrasca, culminate nelle dimissioni del primo cittadino e in una accesa polemica politica senza esclusione di colpi, in città sembra tornare il sereno.
A testimoniare la risoluzione della crisi è proprio la presenza dell'onorevole Serracchiani che ha “benedetto” il superamento della crisi: “ringrazio Michele Emiliano per l'impegno profuso per il superamento di una situazione complicata che ha trovato una soluzione tutta politica e ovviamente il segretario provinciale e cittadino del partito. E' stato fatto un lavoro di squadra di grande qualità, che ha coinvolto tutta la comunità politica impegnata in un tagliando il cui bisogno è anche naturale dopo lo svolgimento delle elezioni regionali. Il punto era trovare una soluzione costruttiva che ci permettesse di ripartire. E' così che siamo riusciti a non venir meno al patto stretto con la città nel 2013. Ora abbiamo messo il sindaco in condizione di rilanciare l'azione amministrativa e rinnovato con ancora maggiore convinzione il patto che ci lega a Molfetta al fine di un rilancio programmatico molto interessante. Il dato è che l'amministrazione riparte di slancio con un grande sindaco e un grande esecutivo perché questa di Molfetta è una delle esperienze più importanti del centro sinistra italiano e che quindi va salvaguardata e protetta”.
Un rilancio ha chiarito la Serracchiani, che dovrebbe ripartire dalla gestione del caso porto (nel corso della mattinata ha visitato il nuovo porto commerciale in compagnia dei vertici della capitaneria di porto e del sindaco Paola Natalicchio promettendo l'impegno del partito per la risoluzione della problematiche più rilevanti attinenti l'opera) dalla socialità e da innovative politiche culturali. Rispondendo alle domande di “
Quindici
” la Serracchiani ha negato la crisi del partito con l’emorragia di consensi e di iscritti, malgrado la spaccatura a Molfetta con la fuoriuscita dei militanti vicini a
Guglielmo Minervini
e le recenti polemiche sollevate dal presidente regionale del Pd
Annarita Lemma
dimessosi dopo aver dichiarato di non sentire più suo il partito: “Ho grande rispetto per Guglielmo Minervini che è stato uno di più brillanti assessori regionali alle infrastrutture che ho conosciuto ma rispetto la sua scelta di lasciare il partito. Il fatto è che spesso vediamo chi esce ma non chi entra. Il Pd sta bene, è in crescita e di recente ha ottenuto grandi successi. Governa tutte le regioni del Sud e 17 regioni in totale, oltre a importanti amministrazioni. Ci siamo impegnati in un coraggioso programma di riforme e questo non è andato giù a tutti perché a molti le cose vanno bene così. Ma noi guardiamo oltre, impegnati in una grande sfida culturale per il cambiamento. Il nostro è un grande partito che sta facendo bene anche se non sempre le azzecchiamo tutte.
Su Azzollini (anche qui sollecitata da “Quindici”) credo che l'opinione pubblica non abbia capito la differenza della presa di posizione in commissione rispetto a quella in Senato. Sono molto d'accordo col ministro Orlando che parla della necessità di rivedere il sistema delle immunità e in generale credo che il partito debba essere in grado di prendere posizione con chiarezza e trasparenza”. Insieme a Debora Serracchiani, presenti anche i vertici del Pd pugliese rappresentati dal vicesegretario regionale del partito
Assuntela Messina
, dal segretario provinciale
Ubaldo Pagano
e da quello cittadino
Piero de Nicolo
e numerosi consiglieri comunali (nella foto: Messina, De Nicolo, Natalicchio, Serracchiani, Pagano). Soddisfazione è stata espressa dal sindaco
Paola Natalicchio
: “usciamo da una crisi importante. Sono grata al Pd che è stato capace di lanciare il segnale di un patto che si rinnova perché ritroviamo in questa crisi l'occasione per un rilancio. Adesso dobbiamo mettere questa forza politica al centro della sfida amministrativa dopo che in questi giorni abbiamo chiesto aiuto al partito. Io e Piero de Nicolo siamo materia viva e solo alle materie vive succede di confrontarsi in modo così acceso. Oggi ci siamo misurati in un incontro franco, analizzando l'ultimo mese trascorso e comprendendo che questa è l'occasione per rinsaldare il patto di legislatura. Oggi celebriamo una rinascita, l'occasione per far rinascere la pluralità di esperienze politiche maturate in questi due anni. La nostra resta la sfida di una progettualità innovativa”.
© Riproduzione riservata
Autore:
Onofrio Bellifemine
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Dino d'Elia
07 Agosto 2015 alle ore 13:41:00
Pensare al bene comune e non a noi !Perchè il bene comune non riguarda noi?,non si identifica con la nostra comunità ?O pensare al bene comune significa dover accettare il teatrino della politica ,di chi esce e si crea il gruppetto o di chi non condivide la politica del partito a cui apparteneva e va a più a sinistra della sinistra?vorrei che fosse spiegata a quale ideologia si riferiscono i più a sinistra del Partito di centro Sinistra.E poi,basta con le adulazioni,con i piagnistei,con i proclami:Un'amministrazione,a capo della quale vi è il Sindaco,per definizione DEVE amministrare e se,come accade finora nel nostro Paese non ha il 51% ,deve fare i conti con chi lo appoggia,con la propria coalizione: assegnare deleghe piene .Ora che la pace è fatta,con la benedizione della Serracchiani,mandata non sappiamo da chi,si proceda in piena armonia e trasparenza,e senza l'arroganza del potere.Buon lavoro . fatto fin
Rispondi
Vengo dopo il dottor t.g
06 Agosto 2015 alle ore 21:00:00
Con tutto il rispetto, egregio dottor t.g., non condivido il tuo post. La politica si fa così? Questa è la politica da "combattere"
Rispondi
Tommaso gaudio
06 Agosto 2015 alle ore 20:02:00
quel che appare evidente nei commenti fin qui postati, è che non tutti hanno gradito l'epilogo della feroce battaglia svoltasi fra il Sindaco e la neo-segreteria del P.D. Locale. Si parla di delusione, di figuracce, di 'tarallucci e vino'!, mangiati e bevuto a profusione. Opinioni più che legittime, secondo il sentire personale. Però, vorrei chiedere, nel l'assoluta rispetto delle loro opinioni, ai delusi, a quelli che hanno intravisto una figuraccia ovvero un'abbuffata di tarli e vini: ebbene a costoro chiederei con la dovuta pacatezza, che cosa si aspettavano? Si aspettavano che la Città tornasse all'amministrazione straordinaria? Che si interrompesse del tutto l'esperienza che la maggioranza dei Citadini avevano salutato con speranza di cambiamento (è lento, lo riconosco; ma si sta verificando)? Si aspettavano che il Sindaco, si spezzasse ma non si piegasse? Ed in malora la Città e tutti noi? Che cosa pensano che avrebbero fatto le persone che sono state coinvolte in questo spiacevole incidente? Mi permetto di esprimere la mia opinione: si è trattato di uno shock salutare per tutti noi: per i duri e puri che dovrebbero imparare ad essere un po' più realisti, per i delusi, con l'invito a guardare un po' più in là della propria delusione (siamo oltre sessantamila anime! Pensiamo un po meno a noi ed un po' più al bene comune); alle anime belle dei tarallucci e ...., la Politica si fa anche così: non distruggere l'avversario, ma conviverci, stabilendo chiaramente i limiti invalicabili.
Rispondi
Pussi Pussi
05 Agosto 2015 alle ore 19:51:00
Ah ucci pucci, una tempesta in un bicchiere d'acqua? A me sembra il contrario, ovvero un bicchiere d'acqua in una tempesta mediatica (quella vera verrà, verrà, verrà!).
Rispondi
Precaria
05 Agosto 2015 alle ore 15:08:00
Sindaco può chiamare la Serracchiani e dire che noi docenti precari vogliamo essere assunti al sud perché i posti ci sono? Una volta riempiti tutti i posti vacanti bisognerebbe dare la possibilità ai docenti che non lavorano di trasferirsi dove ci sono posti liberi. Invece il governo ha pensato bene di far trasferire al nord entro agosto migliaia di docenti e poi assegnare altre assunzioni al sud. Noi vogliamo vivere nella nostra terra, diversamente anni fa ci saremo già trasferiti al nord lasciando mariti, figli, genitori e nonni. Sindaco si interessi di questo visto che conosce i vertici del governo. Grazie
Rispondi
ucci pucci
05 Agosto 2015 alle ore 14:45:00
Ma siamo su " Scherzi a parte" ?..... Una tempesta in un bicchiere d'acqua.. ... Tanto tuono' che .... etc etc Si potrebbe continuare all'infinito! Che figura Sindaco!!!
Rispondi
L'interprete
05 Agosto 2015 alle ore 14:37:00
1a parte - “Michele Emiliano ha dovuto impegnarsi per sistemare la situazione: imbarcando il centro-destra sul carro del PD, grazie a segretario provinciale e segretario cittadino, ha portato la Puglia sulla stessa linea del PD nazionale. La Natalicchio però, come Guglielmo Minervini prima, non s'è mostrata disponibile. Il lavoro fatto a Molfetta in occasione delle elezioni regionali è stato ottimo: abbiamo rottamato un sacco di voti e tesserati di sinistra, trovando la soluzione che ci permetterà di avanzare verso l'obiettivo finale. Non potevamo quindi permettere che Paola si dimettesse: alle prossime elezioni, a Molfetta saremmo scomparsi. Certo, De Nicolo non è affatto convinto che mettere il sindaco in condizione di rilanciare l'azione amministrativa sia la cosa migliore ma non c'era altra scelta: i molfettesi avrebbero capito che siamo solo affamati di poltrone interessanti. Questo è un grande sindaco e, per il momento, il PD non può fare altro che abbozzare per salvaguardare sé stesso."
Rispondi
L'interprete
05 Agosto 2015 alle ore 14:35:00
2a parte - “Guglielmo Minervini poi non lo sopporto! E' stato lui a mostrare a tutti cos'è davvero il PD. Per fortuna ha fatto la scelta di lasciare il partito. Il fatto è che spesso vediamo chi esce ma non chi entra. Stiamo erodendo il consenso del centro-destra e va bene così. Cresceremo e diventeremo il Partito della Nazione: governiamo già tutte le regioni del Sud e 17 in totale. Stiamo realizzando in pochi mesi quel programma di riforme che non è riuscito a Berlusconi in vent'anni. Questo non è andato giù a quella parte del PD che avrebbe voluto cambiare davvero, ma noi guardiamo oltre: siamo impegnati in una grande sfida culturale per rottamare chi non sta con il nostro “caro leader” e i poteri che lo appoggiano. Il nostro è un grande partito che sta facendo bene anche se non abbiamo ancora azzerato tutto. Su Azzollini, credo che l'opinione pubblica abbia finalmente capito che non c'è differenza tra PD e centro-destra. Sono molto d'accordo col ministro Orlando che parla della necessità di rivedere il sistema delle immunità: credo che il partito debba essere in grado di difendere tutta la casta con chiarezza. E chissene… della trasparenza”.
Rispondi
soloonesto
05 Agosto 2015 alle ore 13:36:00
purtroppo non sarà più come prima... ormai il rapporto spontaneo è incrinato e dall'esterno si vede che è finito a tarallucci e vino.. siamo tutti uguali il potere logora
Rispondi
osservatrice
05 Agosto 2015 alle ore 12:00:00
Ho letto la cronaca della giornata di ieri da tutti i giornali locali e non per cercare il punto più obbiettivo possibile. La mia personale convinzione è che la tenace sindaco di Molfetta abbia ottenuto su tutti i fronti quello che cercava con le sue dimissioni poi ritirate. Cioè si è liberata dagli orpelli e dalle beghe interne del Pd molfettese che stava impostando tutto su problematiche che di politico hanno poco e che riguardavano essenzialmente "il mostrare i muscoli a chi era più forte"; il sindaco li ha completamente bypassati ponendo il problema del Pd locale su tavoli ben più alti e cioè quello regionale (Emiliano, Decaro) e quello nazionale(Renzi, Serrachiani). Secondo me da questo momento in poi la sezione molfettese del Pd deve stare tranquilla e smetterla di fare pressioni su poltrone o su interessi vari perchè l'interlocutore del sindaco, relativamente al Pd, è da altre parti. Ovviamente al Pd locale viene dato un contentino con un assessore che sostituisce il tanto, da loro, odiato anche se preparato Giovanni Abbattista reo solo di aver seguito Guglielmo nella sua nuova avventura politica. E' una vittoria di Pirro per il Pd locale, perchè il sindaco ha già dichiarato di avocare a se tutte le deleghe strategiche dell'Assessorato Lavori Pubblici, lasciando solo l'ordinaria amministrazione in mano al nuovo assessore che comunque deve essere di suo gradimento.
Rispondi
Chiara Mente
05 Agosto 2015 alle ore 11:58:00
....... chiarezza e trasparenza nel Pd.!. Dove sono? ..... l'opinione pubblica non abbia capito......? Certo, siamo sempre noi a non capire, voi invece......
Rispondi
bacio di giuda
05 Agosto 2015 alle ore 11:55:00
Quanta ipocrisia, e quanta falsità, pur di conservare le poltrone De Nicolo abbraccia la Natalicchio, pronto in un'altro momento a ributtarla giù dalla torre, ha sbagliato la Natalicchio si doveva dimettere e rimandare nella merda questa città che non merita altro.
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Canta Gallo
05 Agosto 2015 alle ore 11:52:00
"...........prima che il gallo canti una seconda volta domani mattina, mi avrai rinnegato tre volte". (Marco 14)
Rispondi
Pinuccio delle Bombole
05 Agosto 2015 alle ore 08:49:00
E se l'ha detto una che è vive fuori dalla città, allora dobbiamo crederci. Peraltro una che è stata l'unica a criticare la scelta dei senatori PD a votare il non rogo a procedere per Azzollini. Che abbia detto che lei avrebbe votato a favore e che l'abbia fatto dopo sono trascurabili dettagli nel mare magnum del trasformismo di molti dei rappresentanti PD.
Rispondi
Michelozzo
05 Agosto 2015 alle ore 08:39:00
Dopo aver lavato i vostri panni sporchi in pubblico, ora parlate di pace fatta in casa vostra? Al popolo "sovrano", delle vostre beghe non interessa nulla. Vi consiglio di fare subito un repulisti all'interno della segreteria cittadina del vostro partito al fine di bonificarla da elementi infetti ed indegni. Fatelo presto, perchè al 2018 non arriverete mai e al momento giusto, spero presto, qualcuno dovrà dare spiegazioni del suo operato politico. Buona fortuna.
Rispondi
M.A.M.O.S. (che non è amos)
05 Agosto 2015 alle ore 08:01:00
Sarà tutto vero? M.A.M.O.S.= manc'a maronna oss'ape! (il diavolo forse si, questa volta)
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