Molfetta, nuovo blitz della Forestale al Comune: si allarga l'inchiesta
Si indaga anche sul progetto delle due torri destinate a centro direzionale nella zona Asi
MOLFETTA - Proseguono le “visite” degli agenti del Corpo forestale dello Stato negli uffici del Comune di Molfetta, per sequestrare documenti nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti che avrebbero provocato allagamenti e disagi in varie zone della città.
Su questa vicenda sono già partiti una ventina di avvisi di garanzia a ingegneri, tecnici e funzionari comunali e a studi professionali cittadini ad essi collegati.
Il nuovo blitz della Forestale sembra essere legato all’ampliamento dell’inchiesta che si estenderebbe alla progettazione delle due torri in programma nella zona Asi (vedi foto del progetto), destinate a diventare centro direzionale.
Sembra che anche per questa mega struttura non sia stata richiesta la prevista autorizzazione all’Autorità di bacino della Puglia, anzi gli stessi progetti violerebbero la normativa in tema di ambiente e sicurezza. E questo in un’area a rischio idrogeologico, nella quale sono stati già realizzati capannoni e infrastrutture sulle lame che, in caso di alluvione, potrebbero causare disastri ambientali, mettendo a rischio vite umane, come “Quindici” denuncia da tempo.
Gli inquirenti ritengono che senza la prescritta autorizzazione dell’Autorità di Bacino, le costruzioni già realizzate siano fuori legge. Questo significa che potrebbero essere anche a rischio di demolizione.
Le inondazioni della città non sono dovute – come “Quindici” sostiene da tempo – a piogge abbondanti, bensì alla strozzatura delle lame molfettesi, proprio per la presenza di quelle costruzioni selvagge che ostruiscono il passaggio dell’acqua piovana fino al mare.
E’ possibile che ora, con l’allargamento dell’inchiesta, il numero degli avvisi di garanzia sia destinato a salire.