MOLFETTA - Stoccata alla solita e inutile ironia del sindaco Antonio Azzollini. In occasione della festa di san Sebastiano, patrono delle Polizie Municipali d’Italia, Azzollini aveva “amabilmente” contestato in dialetto molfettese l’ingente partecipazione delle Forze dell’Ordine alle liberazioni delle tartarughe marine organizzate dal Wwf di Molfetta, forse perché sottraggono unità al già risicato personale del Comando di Polizia Municipale.
«Apprendiamo con enorme disappunto che il problema della sicurezza nei comuni baresi e, soprattutto, a Molfetta è legato al fatto che le forze di polizia sono impegnate “costantemente” nella liberazione di tartarughe, notoriamente effettuate dal Wwf Molfetta - la replica del Wwf di Molfetta, l’unico presente sulla costa adriatica da Manfredonia a Brindisi -. Vorremmo ricordare al sindaco Azzollini che solo in una manifestazione annuale, generalmente un sabato di maggio, tutte le forze di polizia sono coinvolte nella liberazione di tartarughe marine, insieme a migliaia di alunni provenienti da scuole di ogni ordine e grado e da tutta la provincia di Bari».
Azzollini non solo dimentica il lustro che queste manifestazioni hanno portato a Molfetta (basti pensare alla trasmissione dello scorso agosto
Linea Blu, in cui era stata ripresa la liberazione di 4 tartarughe, o ancora a Uno Mattina e Striscia la Notizia), ma anche il ruolo educativo delle liberazioni, «
come dimostra la sempre maggiore richiesta di partecipazione da parte delle istituzioni scolastiche». Insomma l’affermazione che a Molfetta «
ogni due o tre mesi» mezzi di tutte le Forze dell’Ordine si radunino per liberare le tartarughe assume il tono di barzelletta.
«La questione più grave è che questo sia accaduto nel corso della Festa di San Sebastiano, patrono delle Polizie Municipali, dinanzi ad un pubblico composto in massima parte da amministratori e, soprattutto, da esponenti delle Forze dell’Ordine che, sicuramente, avrebbero preferito ascoltare risposte più adeguate alla soluzione di problemi reali, primo fra tutti la cronica carenza di personale», continua il comunicato del Wwf, che contesta il dilagare del degrado urbano, ambientale e sociale «che colpisce il nostro territorio si combatte con la politica “del fare” non con le boutade».
Azzollini, dovrebbe preoccuparsi, innanzitutto, di far bandire un nuovo concorso di Polizia Municipale per assumere nuovo personale, così come era stato promesso quasi 2 anni fa (ma evidentemente il Comune di Molfetta, il più virtuoso d’Italia, non ha le risorse disponibili per assumere altro personale). Ma anche di cercare una soluzione concreta alla piaga della micro-criminalità diffusa a Molfetta, evitando comunicati propaganda del Comune fini a se stessi: sarebbe ora di convocare un tavolo tecnico o un vertice di concertazione, come più volte promesso, e di «realizzare un sistema integrato di sicurezza sociale» (art.4 Statuto) di fronte al problema della sicurezza a Molfetta, che Quindici ormai lancia da anni.
Ma il sindaco Azzollini trascorre in città solo il fine settimana «e, forse, non si è reso conto che, negli ultimi anni, è stato di fatto sradicato un substrato sociale caratterizzato dal lavoro incessante da parte delle associazioni locali, di ricerca, di pulsazione che solo Molfetta riusciva a trasmettere in tutto il territorio nazionale. Sono nate tante sigle ma l’impegno reale è stato sostituito da logiche affaristiche e clientelari - conclude il comunicato del Wwf -. Dunque, ben vengano le iniziative come le liberazioni, se servono a far crescere nelle giovani generazioni una sensibilità che a tanti (autorevoli personaggi compresi) manca e a concretizzare il senso di prossimità delle forze dell’ordine ai cittadini. Almeno una volta l’anno».
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