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Molfetta libera: perché ancora abbandonata spiaggia Maddalena? Interrogazione al presidente del consiglio comunale
13 settembre 2022
MOLFETTA
- C'è ancora il clima della Festa Patronale appena trascorsa, ma un luogo tanto caro alla Marineria molfettese e situato a metà strada tra il viale dei Crociati e il Porto ottocentesco, sta vivendo un lungo periodo di abbandono che nell'estate appena trascorsa ha toccato il suo culmine come si vede dalle foto che alleghiamo e che, a distanza di alcuni anni, ci raccontano tutto sullo stato di degrado dell'area dei cantieri navali e, in particolare, della sua più grande "suppigna" ovvero l'ex Cinet. Quindi, con l'interrogazione urgente presentata dal consigliere Domenico Gagliardi della lista
Molfetta Libera
, costituita dal movimento Area Pubblica e dal partito di Sinistra Italiana, noi chiediamo informazioni precise al Presidente del Consiglio Comunale ma anche al SINDACO sul perchè dello stato e sul futuro di SPIAGGIA MADDALENA. Di seguito il testo dell’Interrogazione:
Al Presidente del Consiglio
Al Sindaco
CITTA’ DI MOLFETTA
Interrogazione consiliare ex articolo 43
del Regolamento del Consiglio comunale
Oggetto: Stato dei capannoni “Ex Cinet” all’interno dei Cantieri Navali zona Spiaggia Maddalena
VISTA
l’approvazione da parte dell’Amministrazione Comunale di vari atti amministrativi sulla questione Cantieri Navali in zona Spiaggia Maddalena, tra cui:
DGC 154/2018
DGC 16/2019
D. 724 del 4 ottobre 2017
D. 937 del 6 settembre 2018
D. 159 del 21 febbraio 2020
D. 1018 del 15 settembre 2020
DGC 70/2020
DGC 144/2020
DGC 201/2020
CONSIDERATO CHE
A firma dell’ex consigliera comunale Silvia Rana, in data 7 dicembre 2020, fu inviata in PEC ai precedenti Presidenti del Consiglio Comunale e Sindaco una interrogazione “a risposta scritta” sullo stato dei Progetti riguardanti l’area di Spiaggia Maddalena, ma che a tale interrogazione non è mai giunta alcun genere di risposta o riscontro;
EVIDENZIATO CHE
numerosissimi documenti custoditi negli archivi locali testimoniano l’antica storia della cantieristica molfettese sullo scalo della Maddalena, che fin dal XIV secolo, ha costituito un punto di riferimento per un territorio più vasto di quello comunale e ha attratto verso la nostra città una importante committenza mediterranea unica nel suo genere;
l’arte dei nostri Maestri d’ascia ha generato nel tempo un ampio indotto di attività, che hanno visto operare le mani forti di falegnami, calafati, fabbri, funai, ma anche quelle svelte e precise delle nostre donne fabbricanti di reti;
l’area dei Cantieri Navali e di Spiaggia Maddalena è un punto nevralgico della città sotto l’aspetto storico, per l’altissimo pregio paesaggistico e per la presenza in situ di tante testimonianze di archeologia industriale, dalle bitte in pietra e in ferro, ai vasi in legno per il varo e l’alaggio delle imbarcazioni, organi di manovra, fino alla presenza delle
suppigne
, piccoli edifici storici, in alcuni dei quali sono ancora custodite le antiche
seste
e tutta l’attrezzatura dei maestri d’ascia;
VALUTATO IN PARTICOLARE CHE
particolare rilevanza va data al cantiere in abbandono "ex Cinet", l'unico, fra tutti quelli ricadenti in zona demaniale, ad essere rimasto a disposizione del Comune e mai dato in concessione; la cittadinanza costituitasi anche in
Comitato Civico Spiaggia Maddalena
, supportato anche dagli abitanti dell’adiacente quartiere marinaresco “San Domenico”, negli anni scorsi aveva avanzato l’importante
proposta di Museo del Mare
, completamente assente in tutti gli atti amministrativi promulgati;
EVIDENZIATO IN PARTICOLARE CHE
a tal proposito si ricorda che la destinazione del cantiere Ex Cinet a Museo del Mare (già prevista dal Piano Regolatore Portuale -PRP- approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 528 del 16 maggio 2006) è stata ufficialmente riproposta il 22 febbraio 2019 nel corso dell’iniziativa pubblica promossa dall’Amministrazione Comunale “
Il mare in primo piano”.
In tale sede l’ing. Domenico Mastropierro, incaricato dal Comune di Molfetta di redigere il piano di riqualificazione della zona dei Cantieri Navali, con uno specifico riferimento all’ex Cinet, presentò il disegno degli spazi interni, da lui ripensati con la specifica destinazione a Museo del Mare, posto in stretta connessione con l’area antistante, che reca ancora oggi importanti testimonianze (bitte in pietra e in ferro, vasi in legno per il varo e l’alaggio, seghe a carrello) dell’antica arte dei costruttori molfettesi di imbarcazioni. Oggetti-testimoni che corrono ormai il serio rischio di soccombere all’incuria, ai saccheggi, alle offese del tempo. Complessivamente, siamo dinanzi a un patrimonio di archeologia industriale unico in Italia, fra l'altro tutelato anche dalla legge regionale n.1/2015;
RILEVATO CHE
quasi tutta l'area dello "Scalo" ha subito negli ultimi anni interventi invasivi quali cementificazione del suolo e rimozione di numerose attrezzature "storiche", ad oggi i capannoni "ex Cinet", dopo anni di progressivo abbandono, risultano privi di protezioni agli agenti atmosferici che purtroppo anche durante questa stagione estiva hanno arrecato danni a fabbricati e strade cittadine.
TUTTO CIO’ PREMESSO
si fa richiesta di una risposta in forma scritta ai seguenti quesiti
Quale Impresa ha operato e con quale autorizzazione, senza peraltro alcuna indicazione tabellare esterna all’area, l’asportazione della copertura in tegole che ha peggiorato la già precaria condizione del solaio del cantiere Ex Cinet, nei progetti sede del Museo del Mare? Inoltre, dove sono state conservati i materiali asportati?
Quale è l’indirizzo dell’Amministrazione Comunale in merito alla destinazione dell’edificio Ex Cinet e quale la possibilità reale di ospitare in spazi più adeguati i reperti del Museo del Mare situato nella Fabbrica di San Domenico e gestito dalla sede locale dell’Archeoclub d’Italia?
Su area Ex Cinet, vi sono imprenditori privati che hanno proposto all’Amministrazione una destinazione d’uso diversa da quella di Museo del Mare dell’edificio? E quali sono le intenzioni dell’Amministrazione sul punto?
Si può escludere una sdemanializzazione – parziale o totale - dell'edificio per futuro uso "commerciale"?
Quali sono le ragioni per cui non sono stati attivati percorsi partecipativi?
Vi è intenzione di attivare progetti di coinvolgimento della cittadinanza circa le prospettive di sviluppo dell’intera area di Spiaggia Maddalena?
La Città attende risposte!!!
Il coordinamento di Molfetta Libera
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Giuseppe
13 Settembre 2022 alle ore 15:28:28
Buongiorno, non illudiamoci altro che area museale, altro che patrimonio di archeologia industriale unico in Italia, altro che sviluppo turistico-culturale legato alla storia cantieristica della città. L''ex immobile Cinet senza il tetto non esiste più come edificio, dimentichiamocelo. Spiaggia Maddalena tra una decina d''anni diventerà zona edificata come già successo a Levante prolungamento lungomare ex parcheggio piscina, ex capannone Spagnoletti, ex terreni vuoti senza alcun edificio pre-esistente che magicamente diventano ad alto indice di fabricabilità. Una città senza una prospettiva, in balia dei costruttori privati. Giuseppe
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