MOLFETTA – Con le maniere forti l’amministrazione Azzollini è stata costretta a rispondere. L’area verde del prolungamento di via Samarelli (nella foto), su cui Quindici si è soffermato proprio lunedì scorso, è stata ripulita dalla flora infestante ristabilendo la funzione del marciapiedi parallelo alla linea ferroviaria e dando la possibilità ai pedoni di circolare in tutta sicurezza. Al ripristino dell’area verde, secondo il capitolo di spesa, seguirà la piantumazione di essenze arboree e la realizzazione di un impianto d’irrigazione.

Sarebbe anche necessario individuare (finalmente) un custode per il parco adiacente con gli strumenti stabiliti dalla legge e con un maggiore attivismo e una costante attenzione ai problemi del verde. Del resto, procedere a una risistemazione e riqualificazione dell’area in oggetto senza che nessuno poi possa custodirla, è uno spreco di denaro pubblico che forse servirebbe solo ad accontentare qualcuno.

Dopo la petizione dello scorso 19 dicembre 2011 a firma dei cittadini residenti a Rione Paradiso (in via Luxemburg, nei pressi dell’ex ufficio postale), il Comune di Molfetta ha anche deciso di riqualificare la piazzetta che ormai da troppi anni versava in uno stato totale di degrado (lavori di messa in sicurezza). I pini piantati non meno di una decina di anni fa non sono stati curati e, abbandonata l’area, anche i pini più grandi hanno danneggiato il manto stradale e la pavimentazione della piazzetta stessa, utilizzata spesso come campo di calcio.

Non solo, ma la zona antistante l’ex ufficio postale è di solito sfruttata come parcheggio. Resta anche da capire quale destinazione d'uso l'amministrazione abbia programmato per quest'area.

Ancora una volta, un affidamento privato da 17mila euro (applicato il ribasso del 10%). Ormai un habitué a Molfetta, un vero e proprio malcostume dell’amministrazione Azzollini. Anche perché il Comune di Molfetta ha approvato altri due affidamenti diretti (alcuni comparti, area antistante la nascente struttura sanitaria in via Spadolini, ecc.) per un importo complessivo di quasi 49mila euro.

Gli interventi alla piazza di Rione Paradiso e al prolungamento di via Samarelli, come quelli dell’area antistante la nascente struttura sanitaria in via Spadolini, se associati alla ennesima riqualificazione per le altre piazze della città (per altro, a pochi anni dall’esecuzione di opere similari), sembrano iniziative “politiche”, essendo già in campagna elettorale. Perché rispondere solo ora alle petizioni dei cittadini, se negli anni passati sono rimaste nel silenzio le loro proteste e comunicazioni agli uffici comunali? Si sarebbe potuto agire prima e con una migliore organizzazione amministrativa.

Perché il Comune continua ad affidare direttamente i lavori? Non si rischia di derogare al principio di concorrenzialità? Se i lavori affidati non fossero stati suddivisi, ma presentati in un blocco unico, si sarebbe superata la soglia dei 50mila euro, tale da rendere inapplicabile l’art.125 del Codice degli appalti e contratti (che prevede l’affidamento diretto per spese inferiori proprio a 50mila euro): il Comune sarebbe stato costretto a redigere e pubblicare un bando pubblico. Sarà solo un caso? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

 

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