MOLFETTA - Una giovane coppia di lettori di Quindici, la famiglia Dell’Olio, ci scrive una lettera per evidenziare un problema reale sempre sollevato, ma mai risolto, relativo alla tassa dei rifiuti. Una gestione diversa permetterebbe ai cittadini virtuosi di risparmiare, penalizzando chi inquina. Ma tutto resta fermo, al punto, come osserva la famiglia Dell’Olio, che viene perfino vanificata la raccolta differenziata, alla quale la gente non crede, perché paga sempre la stessa tassa, senza alcune beneficio.
Condividiamo e sottoscriviamo integralmente la lettera e ci auguriamo che il presidente dell’Asm, Pasquale Mancini che si sta attivando per migliorare il servizio, prenda in considerazione l’ipotesi del passaggio da tassa a tariffa e soprattutto il sindaco Antonio Azzollini, il quale, pur dichiarandosi verbalmente sempre pronto ad intervenire, quando è sollecitato dalla stampa, su argomenti scomodi (vedi il porto, ndr) si rifiuta di rispondere a Quindici. Farà così anche stavolta? Ci auguriamo che si attivi almeno l’ufficio stampa, per fornire una risposta anche di circostanza.
Le mancate risposte del sindaco all’opinione pubblica non sono un bell’esempio di gestione pubblica e di rispetto dei cittadini e della stampa. Ma l’esempio, o gli ordini, vengono dall’alto.
Ecco la lettera, sulla quale apriamo, come sempre il dibattito:
«Gentile Redazione,
Siamo una giovane coppia vostra assidua lettrice, con i problemi economici di un po' tutte le famiglie, e animati da un forte spirito ambientalista perchè fortemente convinti che l'unico modo, nel nostro piccolo, per poter contribuire a garantire un futuro sostenibile alle generazioni future sia operare in modo ecologicamente corretto. Pertanto, cerchiamo di spostarci sempre in bicicletta, con i mezzi pubblici, l'auto a metano, il fotovoltaico, l'energia usata con grande parsimonia, e dulcis in fundo, pratichiamo in maniera quasi maniacale la raccolta differenziata, al punto da aver “contagiato” molti dei nostri amici che avevano ancora qualche reticenza in merito alla sua gestione.
Se adottiamo queste pratiche è perchè, in primo luogo, sentiamo profondamente di fare “meno male” all'ambiente, in secondo luogo, e lo affermiamo senza alcuna vergogna, perchè, quando arrivano le bollette di luce, gas e acqua, è piacevole vedere anche i frutti del proprio stile di vita nel conto, meno salato di altri (ma comunque una spesa importante sul nostro bilancio familiare).
Il problema sussiste, e anche molto forte, nel momento in cui ci perviene la tassa dei rifiuti: una sonora mazzata che non guarda in faccia a nessuno, che tu sia ambientalista o no poco interessa, l'importante è la metratura della tua casa, come se da essa si potesse dedurre quanti rifiuti vengano prodotti e come vengano gestiti nel loro conferimento!
Da anni si parla, soprattutto durante le campagne elettorali, del fatidico passaggio da tassa a tariffa, tesa a privilegiare in termini economici chi virtuosamente differenzia e privilegia recupero e riutilizzo, allungando il ciclo di vita di ogni prodotto: ci siamo recati all'ufficio preposto alla risoluzione di problemi relativi alla TARSU e ci hanno chiaramente detto che per il momento questo passaggio ce lo possiamo solo sognare!!! A questo punto capisco perfettamente gli umori di quanti, in modo certo discutibile, si sottraggono al dovere civile di praticare la raccolta differenziata perchè tanto, a loro detta.... SEMPRE QUELLO SI PAGA!!
Ci permettiamo di ricordare cosa implichi questo passaggio. La tariffa rappresenta un’occasione preziosa per riorganizzare e ottimizzare la gestione dei rifiuti urbani in chiave di efficacia e modernità operativa, riprendendo due concetti importanti: da un punto di vista ambientale quello della responsabilità condivisa (chi inquina paga), da un punto di vista economico quello di evidenziare tutte le voci di costo nella direzione di un approccio gestionale della finanza pubblica, ai sensi del D.P.R. 158 del 1999 recante il regolamento per l’elaborazione del metodo normalizzato della tariffa del servizio di gestione dei rifiuti urbani si realizza uno dei passaggi fondamentali introdotti dal D.Lgs 22/97: pagare il servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati in relazione a quanto effettivamente prodotto.
Pertanto:
- Vista l'esigenza da parte della locale Azienda Municipalizzata di migliorare sempre di più il grado di raccolta di rifiuti selezionati;
- Vista la necessità di INCENTIVARE realmente queste buone pratiche, premiando il virtuoso e penalizzando chi continua a gettare tutto “ind a la scaosc”;
· Considerati i tempi neri che stiamo attraversando, in cui poter risparmiare su più cose possibile è fondamentale;
· Considerato che, essendo ta tempo il nostro Comune uno dei più virtuosi in termini di raccolta differenziata, potrebbe anche fungere da modello anche in questo passaggio, ormai realtà consolidata al settentrione ma poco realizzato nelle nostre zone;
· Considerato anche il fatto che l'attuale amministrazione, sin dalle prime campagne elettorali, ha più volte, in passato, rimarcato la necessità di effettuare questo passaggio, e magari, chissà, ha preso voti anche facendo leva su questo nobile intento;
· CONSIDERATO CHE SAREBBE FINALMENTE ORA DI DISTINGUERE TRA COMPORTAMENTE CIVILI E ALTAMENTE NEGLIGENTI, ANCHE METTENDO LE MANI NELLE NOSTRE TASCHE, PRENDENDO QUANDO NECESSARIO E RESTITUENDO QUANDO SI RICONOSCE LA VIRTUOSITA'.
Da semplici cittadini CHIEDIAMO che si riprenda in considerazione al più presto questa possibilità. Siamo sicuri che i risultati si vedrebbero... eccome!!
La ringraziamo per aver letto la nostra testimonianza, saremmo lieti di vederla pubblicata e, sinceramente, ci auguriamo che questa nostra lettera possa far “Rumore” nell'opinione pubblica, e chissà, nella stanza dei bottoni.
Con cordialità».