Molfetta, insegnante consegna le pagelle imbavagliato e incatenato ma…arrivano i carabinieri
MOLFETTA - Anche a Molfetta così come in altre città d'Italia l'insegnante Stefano Bufi, titolare presso la scuola R. Scardigno, ha deciso di consegnare i documenti di valutazione alle famiglie, imbavagliato e incatenato con una sua collega.
E’ la protesta ideata dai docenti di diverse scuole e condivisa sul web, per portare avanti la mobilitazione contro il ddl di Renzi sulla cosiddetta “Buona scuola”.
“La lotta prosegue - afferma l'insegnante Bufi, esponente provinciale dei Cobas Scuola -, anche se il premier Matteo Renzi minaccia, prende ostaggi, ricatta e cerca vendetta”. I lavoratori gli rispondono continuando la mobilitazione contro il ddl e così, hanno deciso di consegnare “imbavagliati” le pagelle: un modo “per rendere ‘fisicamente’ chiaro a tutti cosa significa ‘smantellare la scuola pubblica’.
La cosa assurda e inaspettata è che nel mezzo della protesta, serena pacifica e anche gioviale, (l’insegnante spiegava ai genitori le motivazioni della protesta e salutava con carezze e bacetti i suoi alunni), qualcuno assurdamente ha chiamato i carabinieri. Sono arrivati due militari per verificare che l'eventuale “male intenzionato” non commettesse atti violenti e sconsiderati!
Dopo averlo identificato e accertato che l’insegnante era sano di mente, tranquillo e persino sorridente, sono andati via, mentre tutti gli altri insegnanti con i genitori al seguito, sono stati costretti a spostarsi, per ordini ricevuti, al piano sottostante.
“La lotta continua - afferma deciso l'ins. Stefano Bufi -, oggi i Cobas Scuola hanno organizzato proteste contro il DDL in tutta Italia e a Roma davanti al Senato io sarò presente con i miei compagni di lotta!”.
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