Molfetta, il Partito dei Pensionati preoccupato per la disoccupazione
MOLFETTA - Pubblichiamo il comunicato stampa del Partito dei Pensionati di Molfetta.
"La disoccupazione è arrivata ai massimi storici dal 2001, infatti da aprile, secondo i dati Istat, ha raggiunto l’8,9%, con 2milioni e 200 mila disoccupati. La disoccupazione è aumentata, fra aprile e marzo di quest’anno, di 21mila unità e questo deve preoccupare seriamente perché dimostra che la crisi si sta tutt’altro che attenuando e forse il peggio deve ancora venire.
Mentre il Governo è impegnato in un ”tira e molla” estenuante, in tante discussioni e incertezze, ogni giorno tante attività commerciali, artigianali, industriali e agricole continuano a chiudere creando sempre nuovi disoccupati.
La manovra economica varata dal Governo oltre che essere ingiusta ed iniqua non contiene elementi per rilanciare la nostra economia e contrastare la disoccupazione. Si pensa all’ordinario, a tamponare le falle più evidenti ma non vi è nessuna forte iniziativa per un vero rilancio della nostra economia e del “Sistema Paese”.
Si crea incertezza e preoccupazione fra i lavoratori allontanando il momento della pensione, si colpisce inusitatamente il pubblico impiego e , addirittura, il mondo della disabilità.
I sacrifici vengono scaricati sulle famiglie – ha rilevato il segretario Paolo Montebello – e su chi vive a reddito fisso come pensionati e lavoratori che vedono sempre più impoverirsi pensioni e stipendi.
La mortificazione proprio di chi ha sempre pagato le tasse e ha fatto il proprio dovere non porterà nulla di buono al nostro Paese, perché si ridurranno ancora di più i consumi con inevitabili ripercussioni sulla produzione e sull’occupazione.
Una manovra totalmente sbagliata , che non chiede sacrifici al grande capitale, alle rendite parassitarie, a chi ha usufruito dello scudo fiscale ma, come sempre, a pensionati, pensionandi e lavoratori.
A giudizio del Partito Pensionati – la nostra economia si salva soltanto difendendo il lavoro e creando nuova occupazione.
In effetti oltre a scialbi propagandistici, comunicati stampa che rasentano il ridicolo ( legasi auto in doppia fila), e comunicati di clientelismo elettorale
Che da un periodo di tempo si scrivono, nessuno realmente pensa a difendere i cittadini, lavoratori , soprattutto tutte le fasce deboli. Noi chiediamo che vengano rivalutati i NOSTRI DIRITTI come PREVISTI DALLA NOSTRA COSTITUZIONE".