MOLFETTA - Non solo parole, ma, si spera, anche azioni concrete, che non si riducano a conferenze o convegni. Azioni che abbiano pregnanza socio-politica per una Molfetta che negli ultimi anni, soprattutto nel 2009 e in queste prime settimane del 2010, sembra aver smarrito se stessa in un cumulo di promesse, errori e paure: l’exploit della criminalità nel 2009, la telenovela-porto, l’arredo urbano, la proliferazione dei fruttivendoli, solo alcuni dei problemi presenti in città (Nella foto: Treglia, Percoco, Petrosillo).
I Giovani Democratici, diretti dal coordinatore
Giovanni Percoco, nella conferenza «
GD Molfetta: un laboratorio di idee» hanno sintetizzato l’attività pubblica realizzata fino ad ora e presentato, in grandi linee, quelli che saranno i prossimi progetti, sia per le imminenti elezioni, sia per il post-elezioni. Inoltre, è stato presentato il nuovo sito,
www.gdmolfetta.it che nasce con la volontà di parlare con la gente.
Il coordinatore regionale GD, Angelo Petrosillo, ha lanciato la «sfida alla Puglia, con la volontà di avvicinare la politica ai giovani e viceversa, attraverso un progetto che sarà presentato a Nichi Vendola, dopo le elezioni regionali - qualora fosse riconfermato - e che potrebbe consolidare l’identità dei GD».
Un progetto che si articola di alcune proposte (costo complessivo di 500milioni in 5 anni), «espressione di una full immersion nelle problematiche della Regione»: «Più fibra per tutti», il cablaggio con fibra ottica per quei Comuni pugliesi che ancora oggi non usufruiscono delle comunicazioni a banda larga; «Acqua pubblica», la ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese, che si vorrebbe trasformare in una public company, in cui i singoli Comuni sono proprietari dei tratti di loro competenza; «Diritto alla casa» per gli studenti fuori sede, per i quali la regione pagherebbe il 65% dell’affitto dell’alloggio, soddisfacendo le necessità delle famiglie; «Software open source», con cui si doterebbe uffici e case di programmi open source, abbattendo i costi delle licenze e delle manutenzioni; infine, «Borsa lavoro», ovvero la creazioni di un archivio regionale in cui s’incontrano domanda e offerta nel mondo del lavoro.
La sfida più interessante e impegnativa sarà, certamente, quella dei GD di Molfetta, che non solo vogliono creare nuovi stimoli per il PD di Molfetta, ormai logoro e accasciato su se stesso, ma anche lanciare la sfida all’amministrazione di centrodestra: creare una alternativa. «Per essere una valida alternativa bisogna fare informazione e non propaganda politica» (Pierpaolo Treglia, Responsabile GD Terra di Bari, ndr): se si vogliono coinvolgere i giovani, ma in particolare creare una nuova coscienza critica, come sostenuto da Giovanni Percoco, non sarebbe stato opportuno, anzi necessario, parlare alla città? Perché, ad esempio, la presentazione del nuovo programma non si è tenuta in una location pubblica, piuttosto che nei locali del partito?
Essere portavoce dell’idea del buon governo, cercare di capire e risolvere i problemi della città e criticare l’attività dell’amministrazione non è abbastanza per svegliare le coscienza e smuovere un consenso verso il centrodestra che, a Molfetta, sembra inattaccabile. Forse non basta nemmeno fare informazione e formazione, perché il potere forte e meschino l’affonda.
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