Molfetta, gli armatori restituiscono le licenze all'autorità marittima
Prosegue la protesta della marineria molfettese. Il sindaco Azzollini: "Si apra un negoziato cui partecipino anche gli operatori del settore pesca"
MOLFETTA - Non si ferma la protesta dei pescatori e degli armatori molfettesi contro il regolamento CE 1967/2006 riguardante i metodi di pesca nel Mediterraneo: questa mattina, negli uffici della Capitaneria di Porto, l'associazione Armatori da Pesca ha restituito all'autorità marittima tutte le licenze di pesca del compartimento locale. Presente anche il senatore Antonio Azzollini, sindaco di Molfetta, il quale ha ribadito la propria solidarietà ai manifestanti: "Queste nuove norme, così come sono state concepite, rendono di fatto impossibile la pesca nel Mediterraneo.
Domani pomeriggio incontrerò a Roma il ministro Giancarlo Galan per discutere dell'attuale stato di agitazione delle marinerie pugliesi. È necessario - ha aggiunto il sindaco - che l'Unione Europea accetti di avviare un negoziato, alla luce delle sperimentazioni realizzate in queste ultime settimane, aperto non solo ai tecnocrati ma anche direttamente agli operatori del settore pesca.
Solo così si può avere l'esatta cognizione dei problemi e individuare soluzioni che contemperino due esigenze: quella di garantire il ripopolamento delle specie marine con l'esigenza irrinunciabile di assicurare ai pescatori condizioni di lavoro ragionevoli. Per il resto, insisto: tutte le istituzioni devono farsi promotrici dell'unica misura possibile in questo momento: la sospensione temporanea del regolamento per almeno 12 mesi."