Molfetta, finalmente l'Asm decide di migliorare il decoro della città con cestini portarifiuti
MOLFETTA - L'Asm di Molfetta si accinge finalmente, dopo anni di indifferenza, che hanno contribuito alla sporcizia della città (soprattutto per colpa dei cittadini) a tentare di migliorare la pulizia urbana. Del resto l'inciviltà di alcuni molfettesi ha fatto sì che la città divenisse sempre più sporca, ma va anche detto che la mancanza di cestini portarifiuti ha fatto il resto. Non tutti i cittadini hanno l'abitudine e l'educazione di non gettare per terra un tovagliolo dopo aver mangiato qualcosa acquistata in un bar o in una tavolacalda. Non trovando cestini, tutto viene gettato per terra.
Ora finalmente l'Asm sembra aver capito questa cosa elementare, che in altre città è una regola. La presenza di cestini in ogni angolo, migliora la pulizia. Noi di "Quindici" l'abbiamo ripetuto fino alla nausea, ma la dirigenza dell'Asm ha scelto di investire in altre attrezzature (non tutte utili), dimenticando l'elementare principio della pulizia. Certo, ci sono i vandali che distruggono, ma l'Asm deve rimettere a posto i cestini il giorno dopo. Questo avviene altrove, fino a che i vandali rinunciano a danneggiare tutto. E' una scelta di civiltà e di educazione civica.
Ora si è ravveduta e ci fa piacere e evidenizamo l'aspetto positivo dell'inziativa: meglio tardi che mai.
Ecco il comunicato inviato dall'Asm:
"Un semplice foglio di carta, uno solo, lasciato sul pavimento, fa apparire disordinata tutta la stanza. Lascia un solo pezzetto di carta, anche piccolo come uno scontrino, sul pavimento, e vedrai che tutta la stanza, forse tutta la casa, cambia aspetto”.
Lo dicevano le nostre nonne e le nonne loro coetanee ai propri nipoti, oggi adulti della nostra generazione.
Insegnamenti, attenzione, che valevano tanto in casa quanto fuori, per le strade della città. Insegnamenti che, ci sembra, non solo non ripetiamo più ai nostri figli o nipoti, ma che sono stati “dimenticati” anche da molti adulti e perfino da non pochi anziani.
Non è possibile? Guardiamo che cosa imbratta le nostre strade (oltre alle feci canine di cui abbiamo parlato in altro “comunicato”):
- Fazzoletti di carta, abbandonati da chiunque: ho visto un anziano lanciarselo, addirittura, dietro le spalle;
- Scontrini, che evidentemente “pesano” troppo per essere messi in tasca e quindi gettati nella pattumiera di casa;
- Pacchetti di sigarette, loro “componenti” (come il pezzetto di carta argentata che copre i filtri: gli uni e gli altri, evidentemente, anch’essi pesantissimi ed “intrasportabili”), e le cicche “post consumo” (specie in zone molto frequentate);
- Fogli di carta che hanno contenuto cibo da asporto (molte volte la nostra ottima focaccia, come desumibile dalle macchie di unto);
- Le onnipresenti buste in plastica e i loro “parenti stretti” (contenitori plastici di ogni tipo);
- E poi, naturalmente, i volantini: malamente collocati sotto maniglie, tergicristalli e saracinesche, vengono spesso allontanati quasi con rabbia, come per rifiutare una “aggressione” subita nel proprio spazio.
Non citiamo, volutamente, i rifiuti (recuperabili e non) lasciati accanto ai cassonetti: ne parleremo un’altra volta. Oggi ci riferiamo ai piccoli rifiuti sparsi dovunque, che bisogna spazzare (manualmente o con apposite macchine), con costi notevolissimi e – quello che fa più rabbia – evitabilissimi.
Evitabili perché, con un po’ di attenzione, tutti potremmo evitare di imbrattare le strade, semplicemente gettando tutti questi piccoli rifiuti nei cestini gettacarta (ne vennero acquistati alcuni, anni addietro, che disponevano anche di un piccolo posacenere “integrato”) o, al limite, negli stessi cassonetti.
Se ASM potesse “economizzare” (almeno in parte) la forza lavoro oggi impegnata nella pulizia delle strade (che poi vengono regolarmente ri-sporcate), potrebbe potenziare le raccolte differenziate porta a porta (non ci stancheremo di ripeterlo), a costo “quasi zero”, con rilevanti benefici economici ed ambientali.
È in questa prospettiva che, nonostante le limitate risorse disponibili, abbiamo voluto migliorare la “dotazione” cittadina di cestini gettacarta: per facilitare la collaborazione di quanti hanno a cuore il decoro della propria città e l’economicità dei servizi di igiene urbana.
Per la prima volta, inoltre, abbiamo voluto sperimentare la collocazione di posacenere (o se preferite di “spegni – cicche”), in zone nelle quali più frequente è l’abbandono di “mozziconi” sul suolo pubblico.
Confidiamo che lo sforzo aziendale venga apprezzato e che porti buoni frutti per l’intera città".
Ci speriamo anche noi.