Recupero Password
Molfetta, Edipostanco: Marco Grossi racconta la tragedia umana
24 marzo 2013

MOLFETTA - Se Edipo è stanco, bisogna capirlo. Dopo innumerevoli traversie, la summa della tragedia umana (e disumana) non può non colpire al cuore lo spettatore. Seppure nella prospettiva tragicomica che ne fa il bravo Marco Grossi nello spettacolo “Edipostanco”, andato in scena sabato e domenica scorsi presso la sede dell’Associazione Culturale Malalingua, per la rassegna “Autori in scena Storie da me”.
Maschera e movenze direttamente dalla commedia dell’arte, il racconto è affidato a un narratore-attore che si divide in cento altri personaggi. È la Sfinge, l’oracolo, Giocasta, Edipo stesso, le donne di Tebe e tutti i protagonisti della tragedia di Sofocle, in un gioco rapido ed efficace.
Tra dialetto e invenzioni linguistiche, la fascinazione del giovane attore sul pubblico ha la forza del gesto teatrale fatto innanzitutto col corpo, tutto il corpo, che ritrova così la sua originaria e potente forza espressiva.
Ma della commedia dell’arte è anche il linguaggio “basso”, che parla alla pancia e dalla pancia viene, un pastiche linguistico forte, sferzante, divertente. Un Edipo, insomma che incontra uno Zanni, la maschera tragica che rivive nel servo furbetto. È questo l’esperimento, riuscito, di Marco Grossi.
 
© Riproduzione riservata
Autore: Lucia G. Binetti
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet