MOLFETTA - Approvato il rendiconto di gestione 2009 con soli voti della maggioranza, dopo la lettura della relazione introduttiva dell’assessore al Ramo Giulio la Grasta durante il precedente Consiglio Comunale (nella foto, da sinistra accanto al vicesindaco Pietro Uva e al sindaco Azzollini, alle spalle il presidente del consiglio Camporeale).
Quasi tre ore di consiglio, in cui l’amministrazione ha sciolto alcuni chiarimenti richiesti dall’opposizione, in particolare dai consiglieri Mino Salvemini (Pd) e Nicola Piergiovanni (Sinistra e Libertà). Se per la riscossione coattiva dei residui attivi il Comune di Molfetta ha operato una «pulizia prudenziale», il bilancio 2009 dell’Asm «non influisce sulla gestione comunale del 2009», ha spiegato Giuseppe de Bari, dirigente del settore economico-finanziario. Inoltre, l’incassato effettivo delle sanzioni amministrative relative al codice della strada ammonta a circa 450mila euro (rispetto a 580mila euro accertati e 700mila euro previsti), mentre 45mila euro sono i proventi delle assegnazioni dei suoli alle cooperative e 724mila euro quelli dell’edilizia privata (oltre a 678mila euro in corso di riscossione per un totale di oltre 1,4milioni di euro).
«Solo numeri e petizioni di principio nella relazione dell’assessore la Grasta» per il consigliere Salvemini, che ha rilevato l’assenza di una valutazione di efficacia ed efficienza della gestione comunale 2009. Eppure, riconosce l’incremento dell’accertamento dei tributi fiscali «cui deve corrispondere un’adeguata riscossione», grazie alle maggiori competenze del personale del settore e/o all’ampliamento della base imponibile.
«Un avanzo di amministrazione aleatorio e fragile», ha marcato lo stesso consigliere in quello che è diventato un vero e proprio monologo: la sua virtualità è determinata dalla presenza di «residui attivi che potrebbero risultare a lungo andare inesigibili», come quelli relativi ai rendiconti di gestione delle trascorse annualità. Insomma, «l’avanzo di amministrazione è costruito sulla sabbia», perché potrebbero essere cancellati circa 2milioni di euro tra le somme dei residui attivi.
«Un bilancio trasparente - ha ribadito il consigliere Angelo Marzano (Pdl) - che ci permette di analizzare ogni punto in questione e farne pelo e contro pelo» e quello dell’eliminazione dei residui attivi è «un trend intrapreso da quest’amministrazione, che proseguirà nei prossimi anni».
Mancando un commento sugli obiettivi raggiunti, sull’effettiva crescita economica, sui miglioramenti nei servizi e sul loro impatto sociale, un energico e graffiante Mino Salvemini ha letto pagina dopo pagina i «presunti» risultati conseguiti dai vari settori comunali, così come negli allegati al consuntivo 2009: esiti «raggiunti sempre al 100%». Un lungo soliloquio che ha inacidito le bocche del Pdl e divertito i guantoni dell’opposizione.
«Molfetta è uno dei migliori comuni in tutta Italia - ha replicato il sindaco-senatore-presidente Antonio Azzollini - mentre la spesa corrente italiana cresce di media non meno del 3%, Molfetta si mantiene al di sotto della media e questo ci rende orgogliosi». La spesa cresce meno dell’inflazione programmatica e «il Comune eroga servizi e riduce la spesa corrente».
Con dovizia di particolari il sindaco Azzollini ha analizzato alcuni dei lavori pubblici in programma nel 2009, slittati all’anno corrente e oltre, ribadendo che «la maggior parte dei ritardi sono provocati dai rapporti con le altre istituzioni»: risposta al consigliere di opposizione Mino Salvemini.
Dal P.i.p. al P.a.i., entrambi rallentati dai contenziosi con la Regione e l’Autorità di Bacino, benché il Comune di Molfetta sia sempre risultato «vincitore in tribunale». Fino alla pista di atletica leggera, per la quale si aspetta il consenso del Coni, e al Mazzitelli, di cui il Comune di Molfetta è rientrato in possesso dopo anni di contenziosi. Infine, il porto commerciale: il ritrovamento di ulteriori ordigni bellici (oltre 7mila disseminati sul nostro fondale), tra cui bombe al fosforo, avrebbe bloccato i lavori, con la conseguente richiesta da parte dell’azienda appaltatrice dei lavori di 7,8milioni di risarcimento. «Nessuno - ha sottolineato un rammaricato sindaco Azzollini - riconosce ancora l’importanza di questa bonifica, la più grande in Italia».
Il consiglio comunale è stato aperto dall’approvazione delle dimissioni dal consiglio del consigliere di maggioranza Giovanni Mezzina (Pdl), ora presidente dell’Asm per i prossimi tre anni, e dell’ingresso di Giuseppe Sgherza (Pdl). Cambiata anche la composizione delle Commissioni Consiliari permanenti: il consigliere Angelo Marzano (Pdl) transita alla prima commissione (Urbanistica, Arredo Urbano, Lavori Pubblici, Casa e Politica del Territorio) e il neoconsigliere Sgherza alla sesta commissione (Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Turismo).
Perplessità per il consigliere di opposizione Mino Salvemini sulla confusione tra ruolo elettivo e ruolo gestionale, secondo il principio che «le cariche dirigenziali debbano essere ricoperte da coloro che sono stati eletti dal popolo». Richiesta maggiore attenzione «perché non è un modo corretto di intendere il rapporto tra ente comunale società controllate dal comune stesso».
La società «Molfetta Multiservizi Spa» ha un nuovo Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2010-2012, composta da Solimini Maurizio, Annese Giovanni e Binetti Pantaleo. Approvazione con soli voti della maggioranza.
Approvato all’unanimità l’ordine del giorno inserito dal consigliere Saverio Patimo (Pd) per la proroga oltre metà agosto della fiscalizzazione degli oneri sociali del comparto agricolo, ovvero l’assunzione diretta da parte dello Stato degli oneri sociali, sopportati dai singoli imprenditori, con lo scopo di stimolare la produzione e dare competitività ai prodotti agricoli. Una proroga richiesta dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) per ridurre i costi contributivi delle aziende agricole.
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