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Molfetta come Genova, centinaia di poliziotti a proteggere Fitto
23 agosto 2002

MOLFETTA – 23.8.2002 Città quasi in stato di assedio per l'arrivo del presidente della Regione Puglia Fitto a illustrare il piano di riordino ospedaliero che ha fortemente penalizzato l'ospedale di Molfetta. Oltre 20 camion tra carabinieri e polizia in assetto anti sommossa hanno blindato la città impedendo l'accesso al consiglio comunale alla gente che voleva ascoltare il presidente. In proporzione, sembrava di essere a Genova in occasione della manifestazione dei no global. Il timore che potesse ripetersi la contestazione di Terlizzi ha spinto i vertici delle forze dell'ordine (che in quell'occasione non sono stati in grado di controllare la situazione, costringendo il presidente Fitto a restare chiuso per due ore nella sua automobile) a una mobilitazione eccessiva che ha dato l'impressione di non essere in una democrazia, ma in uno stato di polizia. L'accesso al consiglio comunale è stato impedito ai cittadini da forze dell'ordine in assetto di guerra. “Chiediamo sanità, ci danno polizia, questa la loro democrazia”, questi gli slogan che urlava la gente infastidita per questa prova di forza. Eppure la contestazione di Molfetta (c'erano circa 1.500 persone) è stata pacifica, non ci sono stati incidenti, né lanci di uova. Molto animata, invece, è stata la seduta del consiglio comunale dove non sono mancati gli scontri tra la maggioranza che ha accettato il piano di Fitto e l'opposizione che l'hanno contestato, solo qualche distinguo da parte dei consiglieri di Alleanza nazionale. Fischiato il sen. Azzollini di Forza Italia, quando ha preso la parola per giustificare il suo intervento inteso a modificare il piano (ricordiamo che il senatore azzurro ha avuto uno scontro molto duro con l'assessore regionale alla sanità, Mazzaracchio). Tra gli interventi più critici dell'opposizione, quelli dei consiglieri della "Margherita" Nino Sallustio e di "Rifondazione" Antonello Zaza. Fitto ha contestato tutte le cifre e le osservazioni, ha difeso il piano, ma ha accolto anche qualche proposta del consiglio. In conclusione, non è stato un bello spettacolo, sia per la massiccia presenza di polizia e carabinieri, sia per la difficoltà di dialogo tra l'opposizione di centro-sinistra e Fitto. La maggioranza si è accontentata di far leggere al sindaco Tommaso Minervini la relazione consiliare con la proposta di modifica del piano di riordino ospedaliero. Il presidente Fitto ha lasciato Molfetta convincendo solo i suoi (per servilismo degli stessi), mentre i cittadini sono rimasti delusi dalle sue parole. La presenza di Fitto è servita, perciò, solo alla solita messa in scena che il presidente sta recitando in tutte le città pugliesi danneggiate dal piano. Michele de Sanctis jr.
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Con il Sig. Natalicchio continuo amabilmente la polemica. Perchè non capisco la cambiale elettorale ad Amoruso. Con il taglio dei protocolli il Fitto ha praticamente segnato la morte del Don Uva (per gli amici del sito l'ex manicomio di Biscglie) con 2.000 posti di lavoro a rischio (concreto) di licenziamento, e di Villa Santa Caterina che si vedrà a presto tagliate le convenzioni (50 lavoratori licenziati). Dunque se è vera la cambiale politica, Amoruso ha rinunciato ai 2000 voti dell'ex manicomio (si sa che hanno votato in massa per lui,come del resto tutti i lavoratori della Sanità) per quei pochi che lavorano all'Ospedale di Bisceglie (dove non sono previste nuove assunzioni ma solo spostamento di personale). Ha dunque voluto l'On. Amoruso condannare se stesso alla non-rielezione? Credo sia un ragionamento che non fila. La verità è che alla conversione dell'Ospedale di Molfetta bisognava pensarci 10 anni fa, cioè da quando nel '92 cominciarono ad operare grossi tagli alla Sanità. Che l'abbia fatto Amato o D'Alema o Prodi non interessa, tutti quanti, medici di Molfetta, politici, funzionari etc. dovevano avere l'intelligenza di capire che così non si poteva più andare avanti (con le forme di Parmigiano trafugate dalla cucina e rivendute, ad esempio). Invece hanno sfruttato la situazione fino all'ultimo per poi, una volta viste le brutte acque, hanno deciso di buttarsi in massa in politica (ammetto soprattutto in Forza Italia). Ma al di là di tutti i discorsi, Sig. Natalicchio, lei avrebbe tagliato il reparto di malattie infettive di Bisceglie al Dott. Francavilla per darlo in pasto a Molfetta, magari ad un primario sconosciuto ma raccomandato?

Chi ha avuto la "fortuna" di assistere al Consiglio Comunale ed abbia avuto un minimo di obbiettività ed intelligenza ha subito capito che gran parte degli interventi (fatta eccezione per quelli fatti dall'opposizione) apparteneva ad una farsa già scritta in altra sede. Infatti possono testimoniare amici di destra e di sinistra che alle ore 19,30( il consiglio si è concluso alle 23,00 circa) ho sussurato alle loro orecchie come si concludeva la "farsa". Tutto ciò non perchè io abbia dei particolari poteri magici, ma ormai ho imparato a riconoscere il linguaggio di quelli che sono i "mestierandi" della politica. E vi posso garantire che gli amministratori di DESTRA nazionali, regionali e locali farebbero oggi impallidire i più scafati "Democristiani" del passato circa la loro abilità nel fare il gioco delle tre carti. Prima di entrare in consiglio (lo dice la Repubblica) si sono incontrati Fitto, il Sindaco ed il Senatore. Sucessivamente a parte i soliti piagnistei (gioco delle parti) gli interventi degli esponenti di DESTRA (Sindaco, Panunzio ecc.) si concentravano esenzialmente sul recupero di Ematologia e Preventorio e voilà "les jeaux son fait" il Governatore grazie all'intervento del Sindaco ci concede "Ematologia e ...forse se ci sono soldi....Il Preventorio".(La Repubblica, La Gazzetta del Mezzogiorno)) E tutti noi.. Grazie Sindaco....hai salvato Ematologia.(ed il Polo Chirurgico?) Ma siete convinti che i cittadini sono tutti così fessi da credere ancora alle commedie?. Altro che Festival del Mare, credo che quest'estate la migliore commedia andata in onda a Molfetta sia stato il Consiglio Comunale di Agosto e tutto a costo zero per i cittadini; peccato che questa commedia per tutti i molfettesi presto si rivelerà una tragedia.


IN PIAZZA C'ERO ED HO FISCHIATO : ECCO PERCHE'! Fitto merita in pieno tutte le contestazioni che sta ricevendo perchè: - ha usato un metodo antidemocratico ed arrogante: nessun confronto in Consiglio regionale; confronto-farsa, a cose fatte, con le comunità locali; - ha partorito un piano irrazionale, inefficace, che penalizza importanti realtà del territorio per soddisfare appetiti politici anzichè il bisogno di salute dei cittadini, penalizzati da ticket e addizionale regionale, con oggettivo favoritismo alla sanità privata. Per quanto concerne il sen. Azzollini: - il richiamo,inopportuno e forse provocatorio, nell'incipit del suo discorso al nome di Gaetano Salvemini ha profondamente indignato me, come tanti cittadini di sinistra che conoscono la storia personale del nostro senatore - ritengo che, anche in questa circostanza, il nostro senatore non abbia rappresentato degnamente la sua città; il suo intervento mi è apparso un vuoto sproloquio, ripetitivo, intriso di retorica paraforense e sostanziale ipocrisia politica; - non credo che mi sarebbe stata offerta l'opportunità di interloquire o controbattere, perciò ho manifestato il mio dissenso nell'unico modo possibile nelle condizioni date (polizia permettendo); ascoltare in silenzio sarebbe stato eccessivamente masochistico. P.S. : si sarà notato che altri interventi ( Sindaco, Petruzzella di F.I.)sono stati accolti in modo diverso, quindi i fischi li ha presi chi li ha ampiamente meritati: le palesi contraddizioni, i servilismi, le ambiguità, le falsità non meritano rispetto; d'altronde, i fischi non sono pietre.





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