Molfetta Calcio - Audace Cerignola 3 – 1. I biancorossi si riprendono il secondo posto
Doppietta di Uva e un super Carlucci affondano i foggiani
Molfetta: Loporchio 7, Baldassarre 7 (25' s.t. Lobascio 7), Salamina 7, Carlucci 8, Campanella 7,5, Tridente 7,5, Uva 7,5, D'Alessandro D. 6,5, Paparella 7 (D'Alessandro 20' s.t.), D'Aloia 7,5, (35' s.t. Sigrisi 7), Aloisio 6,5. All: DI Giovanni 7.
Cerignola: Marinacci, Borrelli, Modesto, Santoli, Colangione M., Morra V., Colangione G. (20.s.t. D'Ambrosio), Porro, Carosella, Carlucci, Grieco. All: Di Corato.
Arbitro: Pagnotta (Nocera Inferiore) 7.
Reti: 13' Uva, 60' Santoli, 75' Carlucci, 94' Uva.
Note: ammoniti Carlucci, D'Aloia, Paparella, Salamina, Carosella, Santoli. Espulso Maurizio Carlucci. Spettatori circa 1200, di cui almeno 200 ospiti.
Un Molfetta cinico e spietato ha battuto il Cerignola per 3-1 e dopo 7 giorni si riprende il 2° posto, in una gara con poche occasioni ma ben combattuta dalle due squadre che hanno cercato di imporre il proprio gioco.
Ritmo, agonismo e una bella cornice di pubblico per due squadre speculari: ben coperte ma pronte ad allungarsi in avanti. Quando i valori si equivalgono, diventano determinanti gli episodi generati dalle giocate inattive. Infatti, 3 dei 4 gol sono arrivati da calci di punizione. Il Molfetta ha avuto il merito di crearle e di sfruttarle al meglio.
Di Giovanni mandava in campo la squadra titolare. Mentre il Cerignola accusava alcune assenze importanti.
Avvio deciso del Molfetta grazie ad un centrocampo dinamico con Carlucci davanti alla difesa a fare il regista arretrato, D'Aloia sulla ¾ a dettare i ritmi dell'impostazione.
Al 10' il Molfetta vicino al gol. D'Aloia da centrocampo pescava Paparella, assist per Uva, perfetto lo stacco di testa altrettanto bella la risposta del portiere Marinucci
Poco dopo il Molfetta passava in vantaggio. Punizione bassa dalla sinistra di Carlucci, Uva sul primo palo bruciava tutti e d'esterno destro gonfiava la rete.
Il Cerignola reagiva, ma Tridente, Campanella e Carlucci, mantenevano gli avversari distanti gli ospiti dall'area biancorossa.
Il primo tempo si chiudeva con due tiri di D'Aloia e Paparella di poco fuori, e con l'espulsione del fantasista ospite Maurizio Carlucci.
La ripresa si apriva con un tiro centrale di Carlucci, ma ben presto il Cerignola pur in inferiorità numerica saliva, con Borrelli e Santoli che padroneggiavano a centrocampo.
Di Giovanni correva ai ripari e inseriva Luigi D'Alessandro per Paparella. Subito dopo la sostituzione il Cerignola pareggiava con Santoli che trasformava con una rasoiata una punizione dal limite.
Il pareggio stordiva i biancorossi e gli ospiti non rallentavano la manovra.
Al 30' Di Giovanni gettava nella mischia Lobascio. Il dinamismo dell'attaccante biancorosso creava scompiglio nella metà campo foggiana. E proprio da una iniziativa di Lobascio, scaturiva la punizione del raddoppio.
Come un corner corto, un uomo solo in barriera, tutti si aspettavano la palla in area, invece Carlucci cercava e trovava la traiettoria a rientrare per la rete del 2-1.
Il Paolo Poli esplodeva con gli ultras che trascinavano il pubblico entusiasta.
Il tecnico ospite Di Corato inseriva una punta, Di Giovanni Sigrisi per D'Aloia.
Il Cerignola reagiva, ma senza lucidità, mentre il Molfetta in contropiede creava diverse situazioni di pericolo.
Allo scadere combinazione Lobascio-Uva, con il bomber che scavalcava il portiere e realizzava la terza doppietta stagionale per il 3-1 finale.
Al triplice fischio del sig. Pancetta di Nocera Inferiore, il pubblico in piedi si attardava a salutare con un lungo applauso giocatori e dirigenti.
Con questa vittoria, il Molfetta sale a 30 punti e vede la scia del Fasano fermato in casa sul 2-2 dall'Altamura di Terracenere. Per la capolista si tratta del 4 pareggio nelle ultime 5 gare. Domenica prossima i biancorossi giocheranno a Copertino, mentre il Fasano a Bisceglie dovrà fare i conti con una squadra affamata di punti.
Dopo gara
Nonostante la sconfitta, il tecnico del Cerignola Di Corato con serenità ha dichiarato: “Oltre per alcune assenze importanti siamo stati penalizzati da un arbitraggio allucinante. Il Molfetta continua a fare risultato grazie ad episodi favorevoli. Quando non troverà più i calci piazzati sicuramente farà altro. Abbiamo dimostrato di non essere inferiori al Molfetta. Stiamo in corsa per un obiettivo importante. Ritengo che la classifica esprima i giusti valori, forse manca all'appello solo il Francavilla”.
Sul versante biancorosso abbiamo sentito Giuseppe Sigrisi, quasi sempre relegato in panchina: “Sono contento d'essere entrato in un momento delicato e di aver dato il mio contributo. Stare fuori non fa piacere a nessuno, anche perché sono stato abituato sempre a giocare. Però per dimostrare che quest'anno la nostra forza è il gruppo, accetto con tranquillità le decisioni dell'allenatore. L'importante è andare avanti, veder la gente venire allo stadio, continuare questo momento magico che stiamo vivendo. Oggi sono contentissimo del ritorno al gol del mio grande amico Carlucci, che considero una dei più forti del campionato. E' stato bravo a mandare la palla nell'angolo dopo il portiere non poteva arrivarci”.
Contentissimo Angelo Carlucci, il migliore in campo del Molfetta: “Finalmente dopo due traverse, questa volta è andata bene. Come ho visto un solo uomo in barriera ho subito pensato di aggirarlo con un tiro a rientrare. Sono scontento per i nostri tifosi che purtroppo oggi sono stati relegati in tribuna. Loro ci tenevano a stare in gradinata, so che avevano preparato una scenografia che poi non hanno potuto fare. E' stata una bella giornata. Finalmente ho rivisto il campo pieno. Spero che il pubblico ci segua sempre di più. Abbiamo bisogno di loro perché è tutta un'altra cosa giocare con il campo pieno”.
Nota stonata
Anche se alla fine tutto è finito in festa, non si può ignorare che il pomeriggio era iniziato nel caos. Per motivi di ordine pubblico, le forze dell'ordine assegnavano tutta la gradinata ai tifosi ospiti, circa 200. Gli ultras biancorossi, che per l'occasione avevano preparato una scenografia, non ci stavano allo sfratto e minacciavano di picchettare l'ingresso alla tribuna. Alla fine si rassegnavano e i cancelli venivano aperti pochi minuti prima del fischio d'inizio. Gli ultras si piazzavano al centro della tribuna che diventava una bolgia, mentre gli altri spettatori che avevano acquistato il biglietti a 10 euro, si stipavano nei settori laterali. Anche lo speaker era costretto a spegnere il microfono.
Ancora una volta lo stadio “Paolo Poli” si è dimostrato inadeguato ad ospitare gare di un certo richiamo. Speriamo che con la gara contro il Bisceglie, si provveda ad organizzare le cose per tempo.
Autore: Francesco Del Rosso