MOLFETTA – E’ sempre in agguato il truffatore dello specchietto rotto, lo stratagemma in uso da tempo in Italia da parte di furfanti che fingono di aver subito il danneggiamento dello specchietto della propria vettura (in realtà già rotto) per estorcere denaro al malcapitato a cui fanno credere di essere stato causa di un impatto che non c’è mai stato.
A segnalare la cosa è Pasquale Mancini che racconta un episodio di tentata truffa di cui è stato testimone:
«Verso le 11 ero incolonnato al semaforo di via Madonna dei Martiri (direzione Bisceglie) quando ho notato un'autovettura in sosta sul lato opposto: perfetta, lucida, ma con uno specchietto rotto.
"Peccato, mi son detto...una macchina tenuta così bene..."
Nemmeno il tempo di completare il pensiero, ed ecco che l'uomo seduto al posto di guida tira fuori una bottiglia di plastica e TAC ! con un movimento repentino colpisce lo specchietto laterale destro di un'auto in transito, che entrava in Città, e ritrae immediatamente la bottiglia. Il conducente sente il rumore e guarda nello specchio retrovisore, convincendosi di aver colpito lo specchietto dell'auto in sosta. E' bastato un attimo...la truffa è avviata.
Spero che la mia occhiataccia (sinceramente ricambiata da quella dei due ceffi nell'auto) , il fatto che ho evidentemente annotato il numero di targa e la mia successiva telefonata alla Polizia Municipale abbia impedito il classico svolgimento del "secondo atto" : la rincorsa, la discussione, la richiesta di risarcimento e, alla fine il bonario componimento con una cinquantina di euro che finiscono nelle tasche dei truffatori.
Non ho dati per esser certo che si sia consumata una truffa, anche se da una visura sulla banca dati ANIA queste brave persone sembrano proprio..sfortunate...a giudicare dal numero degli incidenti "subiti".
Gli "specchiettisti" non sono più quelli di una volta: se capita anche a voi...chiamate i Carabinieri».