Molfetta, arrestato 23enne: per denaro ha tentato di soffocare la nonna
MOLFETTA - Ha tentato di soffocare sua nonna, tappandole la bocca con un guanto di lana, per poi sottrarle oltre 260 euro. La perdita di conoscenza della donna le ha probabilmente salvato la vita, perché l'aggressore ha desistito, convinto di averla uccisa.
E' accaduto questa notte a Molfetta, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un incensurato 23enne, accusato di tentato omicidio e rapina aggravata.
Erano circa le quattro quando il giovane si è presentato in caserma, visibilmente scosso e ha riferito di aver aggredito e probabilmente ucciso sua nonna, allo scopo di sottrarle 260 euro. Portatisi immediatamente sul posto, i carabinieri hanno accertato che fortunatamente la malcapitata aveva soltanto perso i sensi. Soccorsa da personale del 118 è stata poi accompagnata presso il locale pronto soccorso, i cui sanitari le hanno riscontrato delle escoriazioni alla bocca e sul collo guaribili in pochi giorni.
La ricostruzione della vicenda da parte degli investigatori, agevolata dalla stessa confessione del responsabile e dal racconto della vittima, ha consentito di acclarare le ragioni dell'assurdo gesto: il giovane, durante la serata precedente, le aveva chiesto 150 euro, asserendo di dover far fronte a delle spese inerenti la gestione della sua attività lavorativa. Ottenuto il denaro, anche perchè richieste simili non si erano mai verificate in passato, il nipote è quindi andato via. In realtà quei soldi erano serviti per pagare delle consumazioni presso alcuni bar del luogo.
Alcune ore più tardi, invece, il giovane è ritornato presso l'abitazione di sua nonna, chiedendole di poter restare lì. Non avendo nulla in contrario, l'anziana ha acconsentito. Poco più tardi, invece, il ragazzo ha improvvisamente aggredito la ottantenne, otturandole la bocca e il naso con un guanto in lana per poi strangolarla. La vittima ha quindi cercato di difendersi, tanto da procurare al suo aggressore escoriazioni al volto, al collo e a parte del torace, ma alla fine ha dovuto desistere, venendo a perdere conoscenza. Il sopralluogo eseguito in casa ha consentito di rinvenire il guanto in lana e una collana del 23enne spezzata, mentre i soldi sottratti dopo l'aggressione sono stati interamente restituiti.
Il giovane è stato rinchiuso nel carcere di Trani, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.