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Molfetta, allarme sicurezza: una donna rapinata e minacciata con una pistola
20 aprile 2012

MOLFETTA - Minacciata con una pistola, una donna è stata rapinata nella mattina di ieri (19 aprile, ndr) in via tenente Fiorino.
La trentenne era da poco uscita dal palazzo da cui aveva riscosso una quota per le spese condominiali. Dipendente di un amministratore di condominio, era solita in questa mansione. Forse seguita da tempo o riconosciuta (ma si tratta di supposizioni), la signora è stata affiancata da un uomo dal volto coperto.
Un brivido freddo ha attraversato la schiena della vittima quando si è vista puntata contro una pistola, non potendo far altro che cedere il denaro al malvivente che si è prontamente dileguato. L’accaduto è stato denunciato, ma non si è capito se l’arma fosse vera o un semplice giocattolo. Fatto sta che la donna è ancora terrorizzata.
Con la speranza che il delinquente sia rintracciato e punito secondo legge, Quindici lancia ancora una volta l’allarme sicurezza a Molfetta dove si ha paura a camminare tra auto in fiamme e brutti ceffi che la fanno da padrone. Quali sono i provvedimenti che l’amministrazione Azzollini ha applicato o vorrebbe applicare? La sicurezza dei cittadini è tra le sue prime priorità? Le Forze dell’Ordine hanno avviato delle indagini sui vari atti criminosi (auto incendiati, rapine, furti, ecc.) in un città ormai allo sbando?
È, inoltre, importante che le vittime denunciano alle autorità competenti gli accaduti e senza tacere cadendo nel peccato dell’omertà, segnalando anche alla redazione di Quindici qualsiasi situazione impropria.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Saverio Tavella
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L'individualismo, ora unito con la grave crisi economica che attanaglia più della metà del genere umano, ha trasformato non solo la società civile, ma anche i conflitti sociali. Anche quando molte persone soffrono per lo stesso destino, non c'è nessuna spiegazione unificata e unificante alle loro sofferenze, nessun nemico suscettibile di essere combattuto e costretto ad arrendersi. Ma la cosa più importante, e anche più grave, è che le persone realmente svantaggiate e quelle che temono di scivolare nella loro condizione non rappresentano una nuova forza produttiva, nemmeno una forza con cui oggi si debbano fare i conti. I ricchi possono diventare più ricchi senza di loro; i governi possono essere rieletti anche senza i loro voti; il prodotto nazionale lordo continuare ad aumentare indefinitamente. Non è vero che i conflitti individualizzati siano più facili da affrontare (da regolare) delle lotte con classi organizzate o di altre battaglie; è vero, anzi, il contrario. Essi dimostrano che la gente non ha nessun senso di appartenenza, nessun senso di un impegno sociale e quindi nessuna ragione per rispettare la legge o i valori che l'hanno ispirata. Se sei disoccupato perché non fumare marijuana, partecipare ai droga-party e andarsene in giro con automobili rubate? Perché non rapinare vecchie signore, battersi con le bande rivali e, se necessario ammazzare qualcuno? L'espressione “legge e ordine” copre una moltitudine di peccati e non è sempre facile attribuirle una base concreta. Ma sembra alquanto difficile contestare l'osservazione che la disintegrazione sociale va di pari passo con un certo grado di disordine attivo. Persone più o meno giovani (tra cui anche donne, di età via via più bassa) non vedono nessuna ragione per continuare ad attenersi alle presunte regole generali del gruppo di cui fanno parte: per loro esse sono le regole degli altri; preferiscono dissociarsi da una società che le ha già confinate ai margini e per la quale esse diventano una minaccia. Coloro che se lo possono permettere pagano la propria protezione. I servizi di sicurezza (per quanto mal remunerati e quindi esposti a tentazioni) stanno conoscendo una crescita che non ha l'eguale in nessuna attività professionale. Coloro che non possono permettersi una protezione diventano vittime. La sensazione che si va diffondendo è quella che stia venendo meno ogni certezza: di qui senso di anomia, tramonto di ogni regola, e profonda insicurezza.

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