MOLFETTA – Gli studenti si mobilitano contro il governo e per il diritto allo studio.
Ecco il comunicato dei Giovani democratici e della Rete degli studenti medi:
«Noi studenti, spesso assoggettati a diverse forme di abuso e privazioni da parte delle istituzioni, siamo chiamati in causa a difendere il valore cardine della nostra società: la Conoscenza. Il diritto allo studio, e quindi la possibilità concreta per tutti di accedere al sapere in tutte le sue forme, deve essere il punto di arrivo di un movimento di protesta. È per questo, per non tacere innanzi ad un Governo che ridicolizza studenti e professori, che chiediamo di manifestare il nostro dissenso, scendendo in piazza martedì 17 novembre.
Noi non vogliamo rimanere inermi di fronte ad un ministro che rende il nostro futuro sempre più incerto, attaccando senza criteri la nostra formazione. Per questo abbiamo deciso di far sentire la nostra voce e difendere la scuola da una riforma che, secondo le prime stime, prevedrebbe 8 miliardi di euro di tagli.
L’impoverimento della Scuola Pubblica porterebbe ad uno scenario desolante: abbassamento del livello culturale, trasformazione delle scuole pubbliche in contenitori vuoti incapaci di formare le future generazioni, rischio concreto di non supportare la formazione dei cittadini migliori, quelli con potenzialità inespresse.
Di conseguenza le scuole private risulterebbero l’unica valida alternativa, però inaccessibile a molte famiglie che non potranno sostenere gli alti costi dei libri, dei mezzi di trasporto e delle tasse. Si arriverebbe ad avere un panorama composto da una cerchia ristrettissima di ragazzi preparati e innumerevoli studenti schiavi di una società che non offre possibilità.
Noi vogliamo che il tema della scuola sia considerato prioritario, perché saremo noi gli eredi dell’Italia del domani. Anche noi crediamo che il sistema scolastico vada riformato, ma per una crescita non per un regresso.
Diritto allo studio, edilizia, trasporti è su questi temi che il Governo dovrebbe costruire la scuola del futuro. Esistono migliaia di scuole italiane che sono ai margini dell’agibilità: aule con infiltrazioni d’acqua, istituti inaccessibili ai disabili e privi di uscite di emergenza. Sono poche in tutta la Penisola le scuole che incentivano le iniziative culturali e sono dotate di biblioteca accessibili agli studenti; sono pochissime le Regioni che contribuiscono a sollevare le famiglie dalle gravi spese di abbonamento ai mezzi pubblici.
Noi, stanchi di essere le vittime di questa crisi economica, scenderemo in piazza il 17 Novembre per gridare “Noi non ci stiamo!”.
La manifestazione vedrà coinvolte le città di Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi. L’appuntamento è alle 9.30 in stazione».