Mezzina e Roselli, consiglieri di “Molfetta prima di tutto” si dichiarano indipendenti e De Cosmo li espelle
Crisi interna al movimento “Molfetta prima di tutto”, che fa parte della maggioranza di centrodestra al governo della città.
Alle ultime amministrative risultarono eletti nelle sue fila due consiglieri, Giovanni Mezzina e Luigi Roselli, mentre “in quota” a questo movimento fu attribuito a Mimmo Corrieri l'incarico di assessore al Bilancio. Lo stesso sen. Enzo de Cosmo, padre del movimento a Molfetta, chiarì che la presidenza dell'Mtm era destinata al responsabile dell'AIPPE – Associazione Italiana del Partito Popolare Europeo, cui il movimento è associato, cioè Franco Andriani; mentre il posto nel consiglio di amministrazione dell'Asm alla prima dei non eletti, Eleonora Caputi (Nella foto: Mezzina, de Cosmo, Corrieri, Roselli).
Sembrava tutto quadrasse.
Solo fino a quando i consiglieri Mezzina e Roselli hanno cominciato a dare segni di insofferenza, diffondendo una lettera in cui lamentano una scarsa democraticità interna alla formazione politica e mostrando di mal sopportare il piglio decisionista del sen. Enzo de Cosmo, che avrebbe lasciato poco spazio alla loro azione politica, concludendo di dichiararsi: ”indipendenti”.
Una lettera che, hanno rivelato a Quindici i due consiglieri: «Era volta non a provocare una rottura, ma a sollecitare una maggiore democraticità negli organi dirigenti di questo partito, che non sappiamo bene fra l'altro come siano stati individuati; parlavamo in essa di scelta “a tempo”, lasciavamo una porta aperta alla discussione, invece la risposta della segreteria è stata l'espulsione».
Infatti, senza por tempo in mezzo, la segretaria politica del Movimento, “a larga maggioranza”, tiene che si sappia la preside Maria Calzi, che l'ha presieduta, ha deciso l'espulsione dei due consiglieri da “Molfetta prima di tutto”.
“Non ci siamo messi a piangere – ha dichiarato a Quindici il sen. De Cosmo -. Loro se ne sono andati e noi ne abbiamo preso atto. Devono chiedere scusa all'elettorato che li ha votati. Queste presunte dittature di cui mi accusano devono tener conto che io non ho chiesto nulla per me e, poi, tutte le determinazioni sono state prese all'unanimità, loro presenti. Abbiamo anche messo a disposizione del gruppo consigliare altre eventuali nomine spettanti al Movimento”.
Già, la questione delle nomine nelle municipalizzate ed altre ancora. Mezzina e Roselli negano che il loro atto sia legato alla voglia di gestirle in prima persona: “Noi intendevamo soprattutto arrivare ad un riequilibrio della gestione politica di Molfetta prima di tutto”.
Fatto sta che, espulsi, ai due non è restato che nella seduta di consiglio comunale del 29 ottobre fare la seguente dichiarazione: “Noi eletti, pur in presenza di conflittualità interne al movimento che ci pongono in disaccordo con l'attuale dirigenza dello stesso. Rimarcando l'adesione ai principi ispiratori di Molfetta prima di tutto e della coalizione di cui fa parte sentiamo di rappresentare in Consiglio gli elettori della lista Molfetta prima di tutto per cui continueremo a parlare per conto della lista”.
Il problema è chi sia legittimato ora a parlare per il Movimento. Mezzina e Roselli rivendicano di essere stati eletti dalla base di “Molfetta prima di tutto”; De Cosmo afferma, invece, che “le rappresentanze nelle istituzioni devono essere proporzionali al peso elettorale dei partiti, la nostra lista ha preso circa 1800 voti, loro solo 700 in tutto, i voti di lista non sono la semplice sommatoria di quelli di preferenza. Del resto i due in campagna elettorale non facevano che affermare che era facile chiedere consensi dicendo di stare con De Cosmo”.
In ballo c'è la posizione dell'assessore Corrieri, che ricoprirebbe così il suo incarico “in quota” ad una forza politica non più rappresentata in Consiglio.
“Abbiamo bisogno di tempo per riflettere ora, di valutare serenamente la situazione”, hanno dichiarato a Quindici, Giovanni Mezzina e Luigi Roselli.
Staremo a vedere quel che accadrà in una maggioranza di centrodestra apparsa fino ad ora granitica.