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Manifestazione "notte bianca...tra i libri" nella scuola R. Scardigno di Molfetta
16 maggio 2010

MOLFETTA - Pubblichiamo il comunicato stampa della scuola R. Scardigno di Molfetta.
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La proposta di laboratorio nasce dalla convinzione che la scuola sia il luogo privilegiato per fornire ai bambini gli strumenti più adeguati per comprendere, in modo sempre più approfondito, testi di varia natura e, soprattutto, per trasmettere loro il piacere alla lettura. 
La lettura permette ai bambini di soffermarsi, di pensare, di imparare, di immaginare, di fare e di farsi domande. Occorre, perciò, promuovere e sviluppare nei bambini l'abitudine al piacere del leggere, di apprendere e di avere la consapevolezza di utilizzare il libro come strumento di apprendimento.
Un incontro per avvicinare alla lettura, divertendo e incuriosendo per trasmettere una profonda passione per i libri, che parlano di ogni sorta e di ogni dove, libri di stoffa, ferro, plastica, legno, lava.; di alcuni si racconta la trama, di altri le illustrazioni, anche servendosi di una lente d'ingrandimento, se necessario, come nel caso del libro più piccolo del mondo ( 1cm x 1cm). 
Nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2010, dalle ore 21,00 alle ore 8,00, presso la sede centrale "R. Scardigno" si svolgerà la "Notte bianca ....tra i libri" che si concluderà con una colazione condivisa con i genitori.  
I partecipanti porteranno con sé: sacco a pelo, spazzolino e dentifricio, bottiglietta d'acqua, asciugamano, un libro. Saranno presenti due insegnanti di scuola primaria, due esperti, due collaboratori scolastici, tre genitori.  
Si tratta di un'esperienza davvero unica nel nostro territorio pugliese".

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Mi sono smarrito e poi ritrovato nei labirinti di manifestazioni culturali, indirizzati alla comunicazione e alla crescita di quelli che saranno gli uomini di domani. Iniziative quanto mai meritevoli di plauso, anche se - secondo un mio personale parere non professionale -, incompleti nella sostanza. "Comunicare per crescere", avviato dalla Consulta Femminile, la "Giornata" Mondiale delle Comunicazioni", a cui si è unita la "Giornata del settimanale "Luce e Vita". Tutte iniziative miranti alla comunicazione e alla crescita attraverso la lettura del "libro", quel libro dimenticato e abbandonato a favore di miti tecnici del nostro tempo. Sono convinto invece che, le nuove generazioni necessitano di conoscenze e educazione umanistica. Educazione umanistica non vuol dire solo imparare a ragionare con la propria testa evitando il menefreghismo sia la delega in bianco, ma vuol dire anche oltrepassare l'angusta fedeltà al gruppo per interessarsi alla realtà di esistenze lontane. Non pensarsi innanzitutto come italiani, tedeschi, francesi, europei, americani, ma come esseri umani. Per oltrepassare questo livello ci vuole la cultura, e per essere ancora più chiari: cultura laica e umanistica. E' qui che, innanzitutto, si deve cambiare la scuola. Non congedarsi dalla cultura umanistica per quella tecnico-scientifica, ma, accanto a questa, portare la cultura umanistica alla sua altezza, che è poi l'altezza dell'uomo in tutte le sue espressioni, che non sono quelle europee e americane, perchè l'Europa e l'America sono ormai abitate da gente di tutto il mondo, con la quale non si può convivere se non la si capisce, e non la si può capire se non sradicandosi almeno un po' dalla propria tradizione.-
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