Luca Parmitano conquista Molfetta, l'astronauta italiano accolto con grande entusiasmo in un bagno di folla al Palapoli
MOLFETTA - Chi almeno una volta non ha sognato di fare l’astronauta? Alzi la mano chi non ha mai accarezzato il sogno di volare e sfiorare le stelle, chi, da adulto, ascolta sorridente il proprio figlio scoprendone il medesimo sogno. E c’è chi ha coronato quel sogno, con sacrificio, ostinazione, studio, capacità e tenacia. Luca Parmitano ce l’ha fatta, ha raggiunto il suo obiettivo diventando un astronauta dell’E.S.A., l’Agenzia Spaziale Europea, dimostrando che i sogni si realizzano.
Ed è quello che ha ribadito durante il pomeriggio trascorso al PalaPoli dove ha incontrato gli studenti. Nel Palapoli gremito di genitori, docenti e studenti di tutte le età hanno accolto ed ascoltato il Maggiore pilota dell’Aeronautica Militare Italiana ed Astronauta dell’E.S.A., a conclusione del ciclo di seminari scientifici “Puglia incontra l’Universo”.
I seminari hanno scopi divulgativi riguardo alle attività dell’Agenzia Spaziale Europea, composta da 20 Stati membri, accomunati da ambiziosi obiettivi di ricerca scientifica e relativa applicazione tecnologica per la crescita dei propri cittadini, con scopi esclusivamente pacifici. Dei circa quattro miliardi di euro provenienti dagli stanziamenti degli Stati membri, circa l’85% viene investito in contratti. La dott.ssa Susanna Attolico, dell’ufficio comunicazione dell’ESA-ESRIN di Frascati , centro per l’osservazione della terra, ha elencato le figure professionali e le carriere possibili nell’E.S.A.; non solo astronauti, ma ingegneri, laureati in discipline scientifiche, not only university, but English knowledge e soprattutto valigia pronta! Tra dodici anni saranno effettuate le prossime selezioni, aperte a uomini e donne, per il reclutamento di nuovi astronauti.
Sono state illustrate le interessanti opportunità di carriera all’interno dell’Aeronautica Militare Italiana, per accedere alle quali è necessario superare un pubblico concorso, come Luca Parmitano che nell’Aeronautica Militare ha il ruolo di pilota e che ha ribadito come fondamentali per il raggiungimento del suo sogno, siano state la scienza, la tecnologia, l’amore per l’esplorazione, che porta, come moderni Ulisse, a spostare ancora il limite della umana conoscenza. Parmitano ha raccontato le emozioni nel momento dell’ingresso nella capsula Sojuz, la ricchezza dell’esperienza Volare, durata 167 giorni, vissuta con astronauti di altri Paesi, lo stupore di ritrovarsi nello spazio, la meraviglia della visione della Terra e della bellezza dell’Italia tanto che, afferma, anche un alieno scenderebbe a visitarla.
Non nega di essersi imbattuto in difficoltà, ma per un astronauta, queste sono possibilità e sfide. Parmitano ha condiviso la sua esperienza, le sue emozioni con i presenti, non risparmiandosi, rispondendo a tutte le domande ed accettando di farsi immortalare in selfie, traducendo, se possibile in maniera concreta, l’esortazione del sommo Poeta Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
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