Libertas Molfetta: la spensieratezza del calcio, la difficoltà del primato
MOLFETTA - La delusione, come nebbia, ha di colpo cancellato la strada dritta che era visibile. Si è subito impadronita delle menti di tutti coloro che domenica erano presenti al paolo poli per la gara di calcio Molfetta-San Paolo Bari. Questo è il vero nome delle squadre e non i "maquillages" che nel tempo modificano i nomi e le persone.
La delusione ha pervaso tutti, dicevo, tifosi che uscivano fra i mugugni dallo Stadio, prendendo come bersaglio, in ordine sparso, l'allenatore, il centravanti, il portiere, la difesa, l'avversario, ect . Cose…normali! Poi c'è sempre il Gruppo di contestatori sempre e comunque, ma per questi la fine della partita ha altri scopi: devono sfogarsi! Peccato! Perchè fra loro ci sono giovani senza lavoro, disoccupati, chi sbarca il lunario, ogni giorno, chi si alza la mattina e si sente zebra e deve scappare più veloce del leone, chi l'indomani potrà riposare più degli altri perché, tanto non c'è lavoro ed è meglio stare a casa con mamma e papà. Ma sono sicuro che i più delusi erano i calciatori con il loro allenatore.
Perchè nel momento della rete su rigore ( sacrosanto!) il nostro De Santis è corso verso il pubblico per chiedergli l'incitamento, per dirgli noi ci crediamo, e Voi? La Tribuna di Molfetta, sempre con "la puzza sotto il naso": Mai un applauso per incitare nei momenti più difficili, sempre a criticare, come se loro hanno sempre gustato calcio di serie "A" .
E' nel DNA "molfettese", quello di criticare sempre e comunque e soprattutto a sproposito. Analizziamo. Fino a neppure Nove mesi fa a Molfetta non esisteva nulla di paragonabile ad una "seria " squadra di calcio. Solo, scusate la presunzione, serie "Z", e nessuno se la filava, né ULTRAS né Tifosi.
Dopo nove mesi ci si ritrova con una squadra di calcio in Eccellenza, prima in classifica, senza colpo ferire da parte di nulla e nessuno e ci si lamenta e non ci si sente vicini a questa squadra. Ma cosa volete di più?Vincere e basta,solo perché sei di Molfetta?. Misteri della mente umana! Che differenza passa dal pubblico della TRIBUNA con quello della GRADINATA?
Forse nessuna differenza sostanziale,se non di forma: gli uni gridano e urlano incitando la propria squadra, gli altri non gridano e non urlano e non incitano la propria squadra. Solitamente gli opposti si sovrappongono. Però,c'è sempre un però, ad un certo punto,mentre si "giocava" la partita, i cosiddetti "scalmanati" hanno tirato fuori uno striscione a Favore di FEDERICO, certamente un ragazzo meno fortunato di tutti Noi, che non può accedere alle cure mediche con il cosiddetto metodo VANNONI. Incuriosito, sbigottito dalla mia ignoranza, appena giunto a casa ho cercato risposte al mio arcano.
Il Prof. Davide VANNONI presidente della STAMINA Foundation si occupa di ricerca e cura medica di patologie degenerative con l'ausilio delle cellule staminali. Ecco un argomento vero che coinvolge tutti i cittadini Italiani da porre alla nostra nuova Governance. Di colpo l'angolo di osservazione ha preso nuove forme e nuovi colori. Un "Gruppo" di scalmanati ha dato un senso a questo pomeriggio. Si grida , si incita, si dileggia, ma la Solidarietà anche se in modo poco razionale viene sentita e si manifesta come un principio di vita. Accanto alla passione per la squadra della tua città emerge la passione per un problema di un amico, un problema sociale.
E' Bello, Positivo, ti fa gonfiare il petto, ti riempie d'orgoglio. Dall'altra parte solo mugugni, critiche, neppure un applauso al comparire di quell'appello. Che tristezza, ho pensato, dopo aver capito quel messaggio lanciato dall'altra parte del Campo , la mia ignoranza non mi ha concesso di applaudire un sentimento di amicizia così forte.
Spero che, come me, in tanti si siano posti la domanda che mi sono posto Io su quello striscione ed abbiano provato le stesse cose che io ho provato.
Ed ora arrivo al punto. Crederci non costa nulla. Anzi dimostrare la propria solidarietà e vicinanza a questi ragazzotti poco famosi ma che si impegnano al massimo delle proprie capacità sul rettangolo di gioco è doveroso.E non può bastare un mezzo passo falso per farli cadere nel baratro senza dargli una mano.
Sarebbe stato maturo da parte dei "SIGNORI" della Tribuna applaudirli sempre e comunque. Vi stanno regalando "un sogno" senza chiederVi nulla se non un incitamento,un applauso.Vanno controcorrente per come va il nostro quotidiano dove se vuoi qualcosa la devi chiedere e pagare e chissà a che prezzo ( o a che scambio!). Nel momento del bisogno è necessario trovare gli amici, non quando le cose vanno tutte per il meglio.Questo è secondo me il valore che và perseguito,soprattutto in connubio con lo Sport . Crediamoci! Alè MOLFETTA.