MOLFETTA - No! Così non va! Domenica abbiamo perso una grande occasione, un esame di maturità sociale per via di un paio di Deficienti. No Caro presidente, mi rivolgo direttamente a Lei. Non può tollerare che un "cosiddetto" addetto alla sicurezza dia al contrario l'insicurezza agli ospitati. Lei e Noi lo conosciamo benissimo e fino a quando rimane ai margini e fa entrare allo Stadio i suoi "amici" è fatto suo, caro Presidente ma non può gettare al vento, ripeto per un paio di deficienti una annata così. E' come se Le stessero rubando!
E con lei stanno rubando un sogno a quei prima cento, poi duecento, poi cinquecento, ora mille tifosi che con il passare delle domeniche si sono avvicinati con la vecchia e mai sopita passione ai colori bianco-rossi. E' bene ricordare che la Squadra della città è si "proprietà dei soci", ma Patrimonio della città, ovvero di tutti noi cittadini. Quindi queste forme di pseudo-violenza vanno stigmatizzate, emarginate in quanto il contesto della Serie Superiore è di tutt'altro spessore e le intemperanze dei "sostenitori" si pagano a caro prezzo. Io so come sia difficile emarginare tali elementi ma è stato fatto in passato con gente... molto più corposa, diciamo così, quindi non possiamo subire le imbecillità di uno scemotto di quartiere. A questo va aggiunto che è necessaria la presenza evidente della forza pubblica che funge da deterrente a tali puerili manifestazioni. Poi sarà anche vero che il tutto è iniziato per volontà di un calciatore avversario ma alla fine sui giornali è andato il nome e direi il cognome della nostra città della nostra gente, di Noi Tifosi. In aggiunta dobbiamo sottolineare come nei "Media" locali, la simpatia per la nostra città è praticamente a Zero. Infatti ascoltando le testate televisive di Barletta ed Andria, entrambe orientate politicamente, o le testate giornalistiche, sembra che stavano aspettando solo questo per darci addosso. Siamo barbari ed incivili siamo folli e via dicendo. Il tutto detto e ribadito senza alcun riscontro diretto di ciò che è accaduto. Questo fa si che se ci fosse qualcuno interessato ad affiancare la dirigenza in questa società con questi atti le dette persone si allontanano. E' necessario tagliare sul nascere questi episodi senza indugio e senza tremori di sorta.
Ultim'ora! Le decisioni del giudice sportivo: 3-1 ovvero tre calciatori del Mafredonia squalificati per complessive 9 gare ed un solo calciatore del Molfetta squalificato per 2 gare complessive. La gara non è stata omologata per ricorso del Manfredonia. Ogni commento è superfluo!
Passiamo ad altro. E' uno schifo! Cosa? Il campo di gioco, naturalmente! Si permette di giocare al Paolo Poli anche le partite fra… scapoli ed ammogliati. Di chi la responsabilità? Ma secondo Voi chi ha autorizzato a disputare anche i campionati di Serie…"Z" sul quel rettangolo di gioco? Sempre e solo per compiacere tutto e tutti in cambio di… . Non si ha il pudore di pensare che tale struttura, certamente a disposizione della collettività, in generale debba essere sempre e comunque salvaguardata e non sfruttata a più non posso per egoismi personali ! Il Buon senso,dov'è finito il buon senso,il sentire comune?Mi verrebbe da dire. Ai miei tempi nessuno si permetteva di mettere piede sul manto del Paolo Poli e non per il capriccio di un bambino ma per salvaguardare il "Bene Comune" . Anzi Noi stessi ci si allenava,pagando, su altre strutture limitrofe o su terreni in terra battuta o sul campetto in cemento nello stadio stesso!E' lo specchio dei tempi,dove gli egoismi dominano sul sentire comune e dove se viene imposto dall'alto allora si obbedisce. Le strutture sportive a Molfetta sono fatiscenti e soprattutto non sono adeguate ai tempi . Vi racconto un aneddoto di qualche anno fa.Chiesi in via del tutto informale al Sig. Sindaco se era possibile presentare un progetto di Gestione da parte di un soggetto quale una associazione sportiva del complesso intero del Paolo Poli. Il progetto prevedeva la gestione dello stesso impianto con il recupero della Palestra "cadente" del Paolo Poli, la costruzione di almeno due campetti per le scuole calcio dei bambini,rendere la struttura più adatta ai tempi con uffici,un piccolo parco giochi per i più piccoli,ampliare la tribuna per rendere meno esposto al vento il campo di gioco,ristrutturare la gradinata , insomma interventi che rendessero il Paolo Poli non uno stadio chiuso ma che avesse funzionalità di aggregazione per i più piccoli, anche per passeggio serale. Naturalmente la proprietà sarebbe restata nelle mani del Comune . Bene,sono passati ben CINQUE ANNI e sono sempre in attesa,ormai vana, di una risposta.Come sempre,Alè MOLFETTA!