La vita di Mozart a teatro, storia di un Don Giovanni
Un tuffo nel passato, all'epoca di Mozart, con canti e musiche del grande compositore. L'instancabile Gianni Palumbo, redattore di “Quindici”, con l'Associazione “Luigi Capotorti”, ha dato vita a “Mozart, specchio di un Don Giovanni”, originale rivisitazione della vita dell'artista, messa in scena al teatro ”Don Bosco”. Una biografia visionaria che ha messo in luce un particolare aspetto della vita del geniale compositore: il suo incessante, inappagato bisogno d'amore. Sotto la lente d'ingrandimento del regista, che non manca mai di analisi introspettiva, il difficile rapporto di Amadeus con il padre Leopold, le gelosie della sorella Nannerl, la nevrosi della madre.
Questi rapporti tesi sono all'origine della vulnerabilità del compositore alle prese con i propri turbamenti amorosi. Numerose le donne che segneranno la sua vita e per le quali Mozart finirà per identificarsi, nelle sue fantasie creative, con il seduttore don Giovanni. Ma anche per lui, più preoccupato delle “sottane” che della musica, verrà il tempo di redimersi.
Ammirabile il lavoro degli attori che hanno recitato con costumi d'epoca, trasportandoci quasi per magia (questo è il teatro!) nel 1700, negli anni in cui si svolgeva, tra amori e dolori, la vita di un autentico genio. Ma niente sulla scena è stato posto in secondo piano, dalla scenografia all'accompagnamento musicale, al pianoforte. Si dovrebbe citare tutti ma non si può per mancanza di spazio. Bisogna invece recarsi a teatro e “gustare” questi spettacoli, ancora purtroppo rari, che l'impegno e la costanza di giovani artisti ci offrono, combattendo molte volte contro l'aridità culturale che ci circonda.
Laura Amoroso
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